Il Comune di Gragnano, conosciuto come capitale della pasta, si è dotato del progetto di un parco urbano di 56.000 mq con un mix funzionale che recupera aree degradate rispettando nel contempo la vocazione e la storia produttiva del territorio. Si tratta di uno dei tre concorsi di progettazione in due fasi indetti dal Comune nel dicembre 2021.
Gragnano (Napoli): il parco urbano del Vernotico

Panoramica sul parco del Vernotico in direzione del Vesuvio (dalle tavole di progetto).
Lo scorso luglio i progetti vincitori sono stati presentati alla cittadinanza in una mostra-incontro pubblico; il prossimo obiettivo sarà il reperimento di tutte le risorse necessarie, che nel caso del Parco Urbano del Vernotico serviranno anche per le procedure di esproprio delle numerose porzioni di proprietà privata.
Riportiamo la descrizione dei progettisti.
l progetto paesaggistico per il Parco urbano del Vernotico valorizza le potenzialità del luogo e ricerca, attraverso soluzioni costruttive di grande efficacia e semplicità, il migliore adattamento funzionale alle destinazioni d’uso e alle attività richieste.
Il Parco sviluppa un’area caratterizzata da diverse fragilità intrinseche, aggravate da interventi urbani ai margini che hanno prestato poca attenzione alle caratteristiche del luogo e del paesaggio, sia per quanto riguarda la vocazione naturale del territorio, sia per le forme tradizionali di gestione del suolo che lasciano segni ancora oggi perfettamente riconoscibili e recuperabili.


La struttura e la suddivisione degli spazi valorizza l’integrazione con il contesto creando un lessico di soluzioni semplici, durevoli e di facile manutenzione che consente di generare la struttura di base degli spazi funzionali che possono essere implementati in modo flessibile e adattati alle esigenze attuali e future della comunità. Con questa strategia le diverse aree del grande corridoio ecologico per Gragnano sono configurate in modo da soddisfare i seguenti obiettivi:
1. Concentrare i nuclei di attività più intensa, come le aree di accesso, connessione e parcheggio, le aree sportive e per eventi informali, i campi da gioco e le aree di sosta;
2. Ricreare le tradizionali forme tridimensionali di trasformazione del territorio, adattandole alla pratica agricola con la realizzazione di orti urbani e uliveti;
3. Garantire l’integrità fisica e funzionale delle linee d’acqua e del bosco associato, assunti come motore essenziale del racconto leggibile dall’osservazione e dall’esperienza sensoriale del luogo.

Qualità urbanistica e rifunzionalizzazione di aree pubbliche
La proposta sviluppa le indicazioni del PUC per le aree naturalistiche/agricole e coincide con il grande “Ambito di riqualificazione urbana e ambientale per standard urbanistici per la realizzazione del Parco fluviale del Vernotico”. In adiacenza all’area è previsto l’importante nodo intermodale, in corrispondenza della Stazione della nuova linea ferrotranviaria di Madonna delle Grazie, finalizzato allo scambio fra trasporto privato su gomma e pubblico su ferro, sia da parte dei cittadini da e per Castellammare, che da parte dei turisti diretti in città e alla Valle dei Mulini.
L’area è di grande interesse per la riqualificazione del tessuto urbano, turistico e sociale di Gragnano; oggi si presenta come un “sistema che divide” la città nuova dalla città antica, tranne le due connessioni esistenti (ponte di via G. Della Rocca a Sud e ponte pedonale verso Nord). La proposta prevede di rafforzare i ruoli pedonali e di sviluppare ulteriori agganci fra tessuto nuovo e antico (collegamento con la cittadella scolastica ai lati del campo sportivo San Michele; collegamento con piazza Trivione e via V. Veneto tramite il ponte esistente su via ferroviaria; ingresso esistente tra piazza Amendola e via V. Veneto presso l’ex Stazione ferroviaria; collegamento nella zona intermedia del parco con via V. Veneto; collegamento con il Giardino della Bellezza e l’impianto sportivo, per trasformare un vallone “che divide” in un Parco “che unisce”.

Come previsto dal PUC uno degli obiettivi principali è la salvaguardia dei caratteri ambientali e la ricerca di fruizione compatibile con il valore paesaggistico. La proposta prevede, previa messa in sicurezza delle zone verso il torrente, la tutela delle aree di alta naturalità e delle coltivazioni agricole tipiche esistenti, anche attraverso convenzioni con i proprietari dei suoli per la realizzazione di orti urbani, sociali e didattici. Su questi presupposti il progetto introduce attrezzature leggere per bambini, ragazzi e anziani, campetti per attività sportive, aree per incontri e spettacoli. Si valorizza inoltre una risorsa sottovalutata: la splendida visuale dal Parco verso il Vesuvio. Al fine di permettere l’intermodalità prevista, si conferma la presenza dei parcheggi nella via parallela ai binari, integrandone l’uso per una passeggiata pedonale, attraverso la razionalizzazione e piantumazione di idonee essenze arboree, per attutire l’isola di calore, aumentare la permeabilità del suolo e rendere quest’area un’estensione del parco stesso. Qualità architettonica e valenza sociale La proposta progettuale tiene conto delle esigenze sociali del contesto e della necessità di offrire nuove infrastrutture verdi, aree per lo sport e luoghi per l’incontro, la cultura e lo spettacolo.
L’accessibilità, la fruibilità e la sicurezza degli spazi favorisce la socializzazione e l’inclusione sociale. Potenziando i punti di contatto tra il parco e le due parti di città oggi divise dal vallone del Vernotico si punta ad una integrazione tra i due versanti urbanistici e sociali della città.
L’introduzione delle attrezzature indicate facilita l’incontro e la socializzazione della comunità nel Parco. I terrazzamenti e le opere funzionali alle diverse attività verranno realizzate con sistemi di ingegneria compatibile con la delicatezza del luogo, rifacendosi alle opere di terrazzamento tradizionali. Verranno preservate le essenze arboree di principale interesse, tutelata e rafforzata la vegetazione riparia, introdotte ulteriori specie arboree e arbustive, anche con differenti colorazioni stagionali, per migliorare la qualità dello stare insieme nel Parco, e rafforzare il valore di “corridoio ecologico”, attirando la piccola avifauna locale; un contributo importante al riequilibrio ecologico e alla piacevolezza del riscoprire la campagna e la natura in città. Gli orti urbani previsti potranno essere in parte attribuiti e curati dalle scuole, incentivando l’amore dei bambini per la natura.

Mobilità urbana sostenibile
Il progetto prevede spazi destinati a piste ciclabili e percorsi pedonali, attraverso soluzioni ecosostenibili, volte a valorizzare le nuove aree del Parco. Si sviluppano le previsioni del PUC (riattivazione della linea ferrata come tranvia urbana fino a Castellammare con polo intermodale situato nella parte sud dell’area, in prossimità della vecchia stazione). Il polo intermodale prevede uno scambiatore tra mobilità su ferro, su gomma e su biciclette anche a pedalata assistita, per un diradamento del traffico e della congestione attuale per gli abitanti e per i flussi turistici diretti alla visita della città della pasta, ai suoi pastifici ed alla bellissima Valle dei Mulini. Con la realizzazione del Parco del Vernotico si potrà godere di un polmone verde che assorbe CO2 nel cuore di Gragnano, delle diverse attività progettate e della scenografica vista verso il Vesuvio, valorizzata dal progetto. I percorsi ciclabili e pedonali innervano e connettono il parco con le aree urbane.