Il campo sportivo “Fontana”, chiuso dal 2005 per la presenza di pirite nel sottosuolo e inserito tra gli 81 siti per i quali l’Italia è stata posta sotto infrazione dalla Commissione europea, ha finalmente raggiunto la fine del suo iter burocratico e dei lavori.
Speciale Green Building / Augusta (Siracusa) – La bonifica del Campo Sportivo “Fontana”

Nel 2005 dopo che era stata riscontrata la presenza di pirite in cenere, provenienti delle zone industriali, il campo era stato chiuso e l’area delimitata. I lavori hanno riguardato, innanzitutto, la bonifica mediante “capping”, ovvero isolando lo strato di rifiuti pericolosi con una impermeabilizzazione mediante geocomposito bentonitico, sul quale è stata regolarizzata la superficie con apporto di diversi strati di inerti.
Una volta bonificata l’area si è iniziata la costruzione del nuovo impianto sportivo, con la realizzazione del campo di calcio in erba sintetica di ultima generazione (per competizioni fino alla serie D) con relativo impianto di irrigazione, e la pista d’atletica a 6 corsie.

La procedura d’infrazione
L’area oggi occupata dal campo sportivo, alla periferia di Augusta, era in passato interessata da vasche per la produzione di sale alimentare.
A partire dal dopoguerra, in concomitanza con l’espansione della città, le saline sono state colmate per dar luogo a una massiccia urbanizzazione, e fra i materiali utilizzati risultano esserci abbondanti ceneri di pirite provenienti delle zone industriali con i loro residui di lavorazione nella produzione di zolfo ed acido solforico.
Nel 2003 la Commissione Europea dava avvio alla procedura di infrazione 2003/2077 che si concretizzava, nel 2007, con la prima sentenza di condanna da parte della Corte europea di giustizia poiché l’Italia è venuta meno, in modo generale e persistente, agli obblighi relativi alla gestione dei rifiuti, in particolare l’applicazione delle direttive 1975/442 sui “rifiuti”, 1991/689 sui “rifiuti pericolosi” e 1999/31 sulle “discariche”.
Nel 2013 la Corte europea ha ritenuto che l’Italia non abbia posto in essere tutte le azioni volte a dare esecuzione alla prima sentenza e per tale motivo (causa 196/13), nel 2014, la condannava al pagamento di una sanzione forfettaria di circa 40 milioni di euro e di una penalità semestrale di oltre 42 milioni di euro da pagare fino all’esecuzione completa della sentenza.
Dopo la condanna della corte europea, per l’esecuzione delle attività di regolarizzazione dei siti è stato Nominato, nel marzo 2017, dal Presidente del Consiglio, un Commissario Straordinario.
Il sito di Augusta è inserito nella procedura di infrazione del 2003 essendo stato identificato come “discarica abusiva”, per un’area di circa 25.000 mq, è stato quindi inserito nel Piano Regionale delle Bonifiche.
A seguito di numerose Conferenze di Servizio e tavoli tecnici, è stato redatto ed approvato un progetto di messa in sicurezza permanente che prevede la copertura (capping) dell’intera area secondo quanto previsto dal D.Lgs. 36/2003: tale decreto regolamenta e disciplina la realizzazione, la gestione operativa e post operativa delle discariche e, pertanto, è stato individuato come strumento tecnico per la definizione dell’intervento. Il capping prevede sostanzialmente l’impermeabilizzazione dell’area al fine di impedire l’infiltrazione delle acque meteoriche e quindi il contatto di queste ultime con le ceneri di pirite.

Nell’ambito del progetto è stato anche previsto un totale ripristino dell’impianto sportivo attraverso la ricostruzione delle strutture a corredo, del campo da calcio e di tutte le opere necessarie per rendere fruibile alla Comunità l’impianto stesso. Ciò ha imposto la necessità di rendere sinergiche tutte le opere di progetto (capping, impianto sportivo, condotta idrica, sistemazioni esterne, ecc.).
Allo scopo sono stati predisposti diversi elaborati di progetto da varie figure professionali. In particolare, tutti gli elaborati relativi alla messa in sicurezza del sito tramite capping e della condotta idrica emissario sono stati redatti dai tecnici della società Ingegneria Integrata Ambientale s.r.l., mentre tutti gli elaborati relativi al ripristino del Nuovo Impianto Sportivo al disopra del capping sono stati redatti da professionisti interni al Provveditorato Opere Pubbliche.
Il progetto d’intervento
La scelta della messa in sicurezza permanente del sito assolve alla soluzione delle problematiche e delle soglie potenziali di rischio eliminando i fattori connessi con la rimozione e quelli connessi con la filtrazione. Inoltre, la volontà di realizzare la copertura del sito nel rispetto di quanto previsto come capping nel D.Lgs 36/03 determina una garanzia ulteriore sul confinamento dell’area eliminando di fatto ogni possibile zona di contatto e/o esposizione.
Essendo il campo sportivo inserito nel Piano Regionale delle Bonifiche, è soggetto alla normativa tecnica sulle discariche. Pertanto, la copertura superficiale finale deve rispondere ai seguenti criteri:
- isolamento del materiale confinato rifiuti dall’ambiente esterno;
- minimizzazione delle infiltrazioni d’acqua;
- riduzione al minimo della necessità di manutenzione;
- minimizzazione dei fenomeni di erosione;
- resistenza agli assestamenti ed a fenomeni di subsidenza localizzata.
Le lavorazioni effettuate consistono sostanzialmente nella rimozione dei rifiuti all’interno dell’area; la regolarizzazione delle superfici del sito al fine di predisporre il piano di posa del pacchetto di impermeabilizzazione e le opportune pendenze per l’allontanamento delle acque meteoriche; il rifacimento della recinzione perimetrale; la posa in opera di un pacchetto di impermeabilizzazione conforme ai criteri del D.Lgs 36/03; la realizzazione di opere di regimazione delle acque.


Dal basso verso l’alto l’intervento prevede:
- – materiale frantumato di pezzatura massima pari a 30 mm, di spessore variabile comunque non inferiore a 20 cm; tale strato ha la duplice funzione di proteggere il telo superiore da eventuali spuntoni e di consentire il raggiungimento delle quote previste per il pacchetto di impermeabilizzazione;
- – geocomposito bentonitico costituito da uno strato di bentonite interposta tra due geotessili (uno del tipo non tessuto agugliato ed uno tessuto) in filamenti di polipropilene, che garantisca almeno una conducibilità idraulica ≥ 10-8 m/s; i vari componenti devono essere tra loro agugliati;
- – geomembrana in polietilene ad alta densità, con una o entrambe le superfici ad aderenza migliorata del tipo “sabbiata”, conforme alla norma UNI 11498/2013, con permeabilità ai liquidi < 10-6 m3/m2 x giorno;
- – geotessile non tessuto prodotto in fibre di polipropilene vergine ad alta tenacità assemblate mediante agugliatura meccanica, con resistenza al punzonamento statico ≥ 7.000 N;
- – solo in corrispondenza delle strutture del campo sportivo: geogriglie, conformi alle norme EN ISO 10319:2008, costituite da due ordini di nastri tra loro saldati ortogonalmente, così da ottenere una struttura di rinforzo a “griglia”, con resistenza a trazione nominale ≥80 kN/m, riferita ad una striscia di prodotto di dimensione pari a 1 m. I singoli nastri sono costituiti da filamenti di poliestere ad alta tenacità allineati ed incapsulati in una guaina protettiva di rivestimento di polietilene (LLDPE);
- – strato drenante composto da misto granulometrico, avente dimensione massima degli elementi non superiore a 40 mm, per uno spessore di 60 cm in grado di impedire la formazione di un battente idraulico sopra le barriere.




Sequenza dei lavori di bonifica. Tutte le immagini sono concesse da GEO Impianti e Costruzioni Srl, ad eccezione dell’ultima che rappresenta i livellamenti realizzati da Fratelli Anastasi per la realizzazione del campo sportivo.
La rifunzionalizzazione dell’impianto sportivo
Nella riunione del 19 marzo 2019, tenuta presso la sede del Comune di Augusta, è emersa la necessità di integrare sinergicamente al progetto di messa in sicurezza permanente del sito il progetto della costruzione del nuovo Campo Sportivo, atto ad ospitare i campionati della Lega Nazionale Dilettanti (LND) sull’area oggetto di bonifica. Ciò per evitare qualunque azione che possa interferire con il capping realizzato in sede di realizzazione di eventuali sottoservizi o opere di fondazione.

Sezioni del terreno bonificato con la soprastante pista di atletica: 1) cordolo in cls; 2) terreno naturale; 3) strato drenante; 4) geotessile TNT, geomembrana HDPE, geocomposito bentonitico; 5) regolarizzazione in metriale frantumato; 6) suolo in sito; 7) manto sintetico 13 mm; 8) tappetino di usura 25 mm; 9) conglomerato bituminoso 50 mm; 10 massicciata 150 mm.
Va ricordato che un progetto preliminare prevedeva, dopo la bonifica, la semplice realizzazione di aree verdi e arredo urbano.
Questo ha reso necessario valutare la possibilità di non asportare i primi 30 cm di terreno in corrispondenza del campo sportivo; è stato, quindi, necessario rivedere il pacchetto di impermeabilizzazione previsto in sede di progettazione preliminare ed integrarlo con opportune modifiche dettate dalle nuove opere previste per il campo sportivo (tribune con presenza concentrata di spettatori, torri faro, platee per servizi vari).



La gran parte dei lavori relativi all’impianto sportivo sono stati realizzati successivamente a quelli della messa in sicurezza della discarica. Tutte le strutture e impianti del vecchio campo da gioco (chiuso dal 2005) sono state rimosse e demolite.
Gli spogliatoi hanno una superficie in pianta di mq 270 circa con accessi separati da quelli per gli spettatori; gli spogliatoi per gli atleti e gli arbitri sono conformi per numero e dimensioni ai regolamenti CONI e FIGC.
Gli spazi per il pubblico
Per quanto riguarda la distribuzione planimetrica degli spazi esterni dell’impianto sportivo è stata lasciata la precedente impostazione con le aree destinate agli spettatori divise in due settori (ospiti e casalinghi) poste in posizione contrapposta nord-est/sud-ovest rispetto al campo; le due tipologie di tifosi non entreranno mai in contatto in quanto vi saranno accessi e servizi separati con accessi e spazi separati.
In dette aree sono state realizzate due piastre in c.a. per settore, su cui sono collocate le tribune metalliche prefabbricate per complessivi 1952 spettatori.
La realizzazione degli spalti comprende due ampie strutture in metallo, ciascuna con circa 450 posti a sedere. La tribuna riservata ai tifosi locali è stata allestita con sedili nei colori sociali della squadra di Augusta – verde e nero – mentre quella destinata agli ospiti presenta sedili nei colori della bandiera siciliana.


Le superfici sportive
Il campo di calcio ha dimensioni, riferite all’effettiva zona di gioco, pari a m. 65×105, con una fascia perimetrale intorno al rettangolo di gioco (campo per destinazione) di dimensioni a 2,5 m sui lati lunghi e 3,5 m su quelli corti.
Il nuovo terreno di gioco è realizzato con un manto in erba sintetica artificiale composto da una speciale fibra con particolare forma a due sezioni combinate e legate, non ritorte, con ispessimento centrale di rinforzo a diamante, atte a garantire elevatissima resistenza, resilienza e durata nel tempo; l’altezza è di 50 mm. Il manto è completato da intaso di stabilizzazione in sabbia e prestazionale in granuli di gomma. L’intervento è completato dal relativo impianto di irrigazione.
All’esterno del campo è stata realizzata la pista di atletica a 6 corsie, con un’appendice rettilinea di partenza.
Per ragioni prettamente planimetriche legate agli ingombri disponibili nell’area oggetto di intervento, la pista di atletica in oggetto è stata realizzata con una rarissima tipologia a doppio raggio di curvatura (Double Bend Track), a norme World Athletic, risultando tra le pochissime esistenti in Italia con queste caratteristiche, e probabilmente l’unica in Sicilia.

Planimetria di progetto del campo sportivo: 1) spogliatoi; 2) tribuna settore casa; 3) tribuna settore ospiti; 4) pista di atletica; 5) campo da calcio; 6) area attrezzata; 7) riserva idrica e impianti di pompaggio; 8) parcheggio e viebilità di servizio.
Nello spazio della mezzaluna lato nord è stata realizzata la fossa per la specialità del 3000 siepi con l’ostacolo fisso dotato delle due altezze per la specialità maschile e quella femminile, e all’interno della mezzaluna il pistino per la specialità del salto con l’asta. Nella mezzaluna lato sud è presente il pistino del salto in lungo.
Non sono previste le attività dei lanci (martello, disco, giavellotto) in quanto il manto del campo di calcio è stato realizzato in erba sintetica.


Il manto della pista, steso su sottofondo bituminoso, è stato realizzato con la tecnica della spruzzatura, che prevede la realizzazione di un primo strato composto da granuli di SBR legati tra loro da resina poliuretanica, tramite una finitrice elettrica a controllo millimetrico. Un secondo strato è dato a spruzzo con granuli di EPDM colorati (rossi) miscelati con resina poliuretanica dello stesso colore. Come ultima lavorazione si è provveduto all’esecuzione della segnaletica della pista, a seguito dello sviluppo degli scalari, e la posa in opera di cordolo in alluminio e targhette.
Nella zona fra gli spogliatoi e il settore casalingo è prevista la predisposizione di un’area attrezzata pavimentata con cls drenante che potrà fungere da attrattore oltre che di eventi sportivi anche di altre manifestazioni socio-culturali e/o di eventi di interesse pubblico, e anche per un futuro utilizzo come zona ricreativa o parco giochi per bambini.
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