Speciale palestre multisport
Mantova: Efficientamento energetico di una palestra

Descriviamo un intervento che possiamo considerare esemplificativo di quanto si può realizzare senza particolari accorgimenti per rendere più sostenibile dal punto di vista energetico un edificio risalente ai primi anni ’80 non adeguatamente isolato. L’intervento prevede l’efficientamento energetico della struttura attraverso la riqualificazione completa dell’involucro edilizio con la realizzazione di facciate ventilate, che miglioreranno non solo l’aspetto estetico della struttura, ma anche le sue caratteristiche isolanti.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 364

Lo scorso 25 febbraio la giunta del Comune di Mantova ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica relativo alla riqualificazione della palestra Boni e della scuola primaria “Mazzolari”. Il progetto, redatto dall’architetto Mara Gobbi, vede un investimento complessivo di 956.394 euro, attraverso fondi strutturali e di investimento europei “Generare il futuro: dalla scuola alla città”.

L’intervento prevede l’efficientamento energetico della struttura attraverso la riqualificazione completa dell’involucro edilizio con la realizzazione di facciate ventilate, che miglioreranno non solo l’aspetto estetico della struttura, ma anche le sue caratteristiche isolanti. Inoltre, vi sarà l’installazione di un nuovo impianto di ricambio aria meccanizzato negli spogliatoi della palestra.

Il progetto si inserisce all’interno di un piano di sviluppo urbano sostenibile volto a migliorare la qualità degli spazi scolastici e sportivi, contribuendo alla creazione di un ambiente più moderno, sicuro e accessibile.

La strategia, intitolata “Generare il Futuro: dalla scuola alla città”, intende rafforzare il legame tra l’istruzione e il territorio, promuovendo interventi che rispondano alle esigenze di efficienza energetica, sostenibilità ambientale e inclusività.

Lo stato attuale

La Palestra Boni è stata realizzata all’inizio degli anni ‘80 per conto della Banca Agricola Mantovana con il progetto “Palestra in valletta Valsecchi”.

Si tratta di un edificio destinato a palestra per attività sportive completa di relativi locali di servizio.

L’edificio comprende un corpo di fabbrica destinato a palestra con gradonata sopraelevata sotto la quale sono ricavati armadiature di deposito ed un corridoio di distribuzione per gli spogliatoi.

Sul lato nord, in aderenza alla palestra, è presente una sala attrezzata attualmente utilizzata per la pratica della boxe.

Sul lato est è presente un gruppo spogliatoi per gli atleti e sul lato sud un vano ingresso con servizi generali quali uffici e una sede del “Club Alpino Italiano”.

La copertura del corpo della palestra è realizzata con tegoli prefabbricati in c.a.p., mentre la copertura del corpo dei servizi è realizzata con solai a lastre tipo “Bausta”. La copertura del corpo palestra è stata oggetto di recente riqualificazione.

Il tamponamento esterno è realizzato con pannelli prefabbricati in c.a. che appoggiano sulle travi di fondazione ed ancorati alla struttura verticale nella parte alta.

I tamponamenti interni sono invece realizzati con prismi tipo “LECA” con cordoli di irrigidimento.

I serramenti esistenti sono distinguibili in due tipologie: nel corpo servizi sono in alluminio con doppio vetro a finitura satinata; nel corpo principale palestra sono curtain wall in alluminio con doppio vetro a finitura satinata, recentemente oggetto di sostituzione.

Gli interventi sull’involucro edilizio

L’involucro della palestra sarà oggetto di un intervento di riqualificazione estetica che migliorerà non solo l’aspetto della struttura, ma anche le sue caratteristiche isolanti, aumentando il comfort degli spazi interni.

Per quanto riguarda i corpi bassi, che comprendono spogliatoi, uffici, locali destinati al Club Alpino Italiano e alla boxe, è stato previsto un sistema con facciata ventilata dotato di isolamento termico, intercapedine areata e pannello in fibrocemento.

Il sistema scelto è costituito da pannelli tipo “Isotec Black”, caratterizzati da uno strato isolante in poliuretano spessore 12 cm, con capacità di isolamento termico (λ 0,025 W/mK) e una reazione al fuoco (B-s2, d0).

Il pannello isolante dovrà essere dotato di idoneo rivestimento in lamina di alluminio goffrato avente funzione di barriera a vapore e di impermeabilizzazione. L’intercapedine areata avrà la funzione di favorire la dispersione dell’umidità ed eventuali fenomeni di condensa. Il rivestimento in fibrocemento dovrà essere garantito con idonee caratteristiche di durabilità: resistenza agli urti, resistenza ad agenti atmosferici (grandine), protezione all’umidità e, ove necessario, dotati di sistemi di aggancio di risalita per interventi di manutenzione. I tasselli ad espansione per il fissaggio del pannello isolante alla muratura dovranno avere interasse minimo di 50 cm, così come da prescrizioni del sistema tipo “Isotec Parete black”.

A sinistra la tipologia di isolamento con pannelli Isotec Black; a destra con la lamiera “Sandrini Roots”.

Questi pannelli, dotati di supporti metallici integrati, consentono di creare un’intercapedine ventilata che migliora la traspirabilità della facciata e ne accentua le prestazioni energetiche.

Il rivestimento esterno è stato previsto in fibrocemento, con una finitura a intonaco tinteggiato con colorazioni similari a quanto previsto sul fabbricato esistente tipo “RAL 3032 Rosso Rubino” e “RAL 1035 Perla Beige”.

Per il corpo principale, che ospita l’area sportiva, si è optato per una soluzione simile ma con materiali differenziati. In questo caso, l’isolamento è stato previsto in lana di roccia tipo Fixrock-33-vf spessore 14 cm, abbinato a una sottostruttura metallica che funge da supporto per il rivestimento in lamiera grecata creando un’intercapedine per la ventilazione della facciata.

Il pannello isolante dovrà essere dotato di idoneo rivestimento avente funzione di barriera a vapore e di impermeabilizzazione.

L’intercapedine areata avrà la funzione di favorire la dispersione dell’umidità ed eventuali fenomeni di condensa. Il rivestimento in lamiera grecata dovrà essere garantito con idonee caratteristiche di durabilità come già previsto per la tipologia in fibrocemento.

Il rivestimento esterno sarà realizzato con una pelle metallica in lamiera grecata tipo “Sandrini Roots”, di colore chiaro non riflettente e similare alle tonalità già presenti nel fabbricato esistente tipo “RAL 1013 Bianco Perla”, garantendo un’estetica moderna e pulita.

A sinsitra la lastra tipo Isotec, a destra la lamiera grecata “Sandrini Roots”.

Il profilato di facciata tipo “Sandrini Roots” sarà realizzato con andamento regolare o variabile con piegature quadre di lato 20 o 45 mm, alternate a parti piane o inclinate. Le lastre saranno fissate orizzontalmente o verticalmente alla sottostruttura a mezzo viti autoforanti inox con guarnizione in EPDM, prevedendo un giunto verticale disposto orizzontalmente tra le lastre ogni max 5 mm. La quantità di fissaggi dovrà rispondere alle normative UNI10372, e in ogni caso dovrà essere sufficiente a sopperire le azioni di trazione dovute ai venti. L’interasse della sottostruttura sarà di almeno 1×1 m, da infittirsi nelle zone laterali soggette a spinte di depressione.

Un aspetto fondamentale riguarda la sostituzione dei serramenti, che saranno rinnovati con modelli ad alte prestazioni energetiche. Nei locali spogliatoi e nelle aree alte sotto le gradinate, i nuovi serramenti saranno motorizzati per consentire un’apertura elettronica. Intorno alle finestre, inoltre, verrà installato un’imbotte in lamiera tono su tono per garantire continuità con la facciata ventilata. Tutti i serramenti oggetto di sostituzione, comprensivi di elementi di imbotte, avranno le medesime caratteristiche estetiche di quelli esistenti, con tonalità tipo “RAL 3032 Rosso Rubino”.

Progetto: arch. Mara Gobbi

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