L’arredo urbano nella Parigi di Haussmann

Quello che oggi definiremmo arredo urbano è minuziosamente descritto nelle incisioni di Adolphe Alphand che corredano i due volumi delle “Promenades de Paris”, pubblicati tra il 1867 e il 1873.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 341
Nel dipinto di Jean Béraud (1849-1935), Boulevard des Capucines (collezione privata), si osservano in dettaglio gli elementi di arredo descritti nelle tavole di Alphand: le panchine a due facce, le griglie ai piedi dei platani, i lampioni.

Per inquadrare il lavoro di Adolphe Alphand dobbiamo fare riferimento al grande piano urbanistico parigino del Barone Haussmann (1809-1891), che connota ancor oggi il volto della capitale francese.

Il Barone (che era un prefetto e non un urbanista) sventrò il fitto tessuto dell’antica città medievale, fatto di vicoli tortuosi e stretti, focolaio di epidemie e facile alla creazione di barricate, attraverso la costruzione di nuove arterie stradali, rettilinee, ampie e alberate, che si snodano per 165 chilometri in tutta Parigi. Fra le motivazioni di Haussmann c’era sicuramente una base economica di tipo speculativo sulle rendite immpobiliari; ma anche una velleità (mai sopita nei parigini) di grandeur finalizzata a conferire alla capitale un aspetto moderno e grandioso, valorizzando i monumenti esistenti e costruendone altri con attenzione scenografica.

A questi aspetti si univano le motivazioni sanitarie e quelle di gestione dell’ordine pubblico in arterie facilmente tenute sotto controllo dai militari.

Il piano prevedeva norme specifiche cui le abitazioni private dovevano attenersi nell’affacciarsi alle nuove arterie, e un generale arricchimento del verde urbano

Entra qui il ruolo di Adolphe Alphand (1817-1891), ingegnere dei Ponts et Chaussées (l’amministrazione pubblica deputata alla viabilità, corrispondente in qualche modo al nostro “genio civile”).

Adolphe Alphand

Jean-Charles Adolphe Alphand nasce a Grenoble, il 26 ottobre 1817. Dopo brillanti studi liceali, a 18 anni entra alla scuola politecnica dei Ponts et Chaussées: a 22 anni è destinato a Bordeaux come ingegnere ordinario dei Ponts et Chaussées, dove rimarrà per 15 anni dirigendo le installazioni marittime e ferroviarie.

Nel novembre 1854, Haussmann, da poco nominato prefetto del dipartimento della Senna, lo chiama a Parigi, dopo aver avuto dall’Imperatore, Napoleone III, le istruzioni per la trasformazione della città.

La città – che supera già il milione di abitanti – è carente di spazi verdi: l’Imperatore cederà ai parigini il Bois de Boulogne e il Bois de Vincennes purché diventino parchi paesaggistici aperti al pubblico. È il primo passo del lavoro su cui si impegna Alphand facendosi aiutare dall’architetto Davioud e dall’orticultore Barillet Deschamps, che sarà completato in due anni.

Il progetto prosegue con la creazione di piccoli giardini pubblici in ogni quartiere (chiamati “square”) e la piantumazione di filari lungo le nuove strade e viali; nel frattempo si aprono i cantieri per altri tre parchi, le Buttes Chaumont, il Montsourirs e il Parc Monceau.

Per le strade pubbliche, il programma prevede la messa a dimora di 82.000 alberi, a cura di un apposito corpo di cantonieri e giardinieri. Le strade larghe almeno 26 metri saranno affiancate da un filare di alberi; da 36 metri, due filari. Al di sopra dei 40 metri, sarà creato un rilevato al centro della carreggiata.

Gli alberi saranno collocati a 5 metri dalle facciate delle case e a 1,50 dal bordo della carreggiata. Vengono piantati principalmente platani, ippocastani, olmi, tigli. Per le strade più strette, robinie, aceri, catalpe e paulownie, l’acacia, l’albero della lacca; piante che ancora oggi in gran parte Parigi può vantare. Un opportuno sistema di drenaggio garantisce l’areazione e l’irrigazione.

(Dettagli dalla tavola: “Voie publique – Détails”).

I due volumi delle “promenades” più che essere una guida all’arredo urbano sono una “storia” dei lavori svolti per abbellire gli spazi creati dagli sventramenti haussmanniani: in larga parte le illustrazioni descrivono i grandi e piccoli parchi creati a partire dal 1854, disegnando accuratamente i vari chioschi e padiglioni, nonché le cancellate e i recinti, le fontane e i ponticelli, e perfino gli eleganti orinatoi.

Le pubbliche vie sono descritte attraverso le tipologie indicate per il posizionamento e la protezione degli alberi, con le distanze da rispettare, le panchine e gli altri accessori.

Alphand muore all’improvviso il 6 dicembre 1891, pochi mesi dopo la scomparsa del Barone Haussmann: a quanto pare, i parigini gli tributarono onori funebri ben più sentiti rispetto a quelli riservati al Prefetto.

Il libro

Adolphe ALPHAND. Les Promenades de Paris. Paris, J. Rothschild, 1867-1873. 2 volumi.

Storia, descrizione degli abbellimenti, della creazione e manutenzione del Bois de Boulogne e Vincennes, Champs-Elysées, parchi, giardini, boulevard, piazze alberate. Studio sull’arte dei giardini e Arboretum. Con 487 xilografie, 80 incisioni in acciaio e 23 cromolitografie. Spettacolare e notevole sintesi del lavoro svolto da Adolphe Alphand. Il primo volume contiene una storia dell’arte del giardinaggio, e una descrizione degli abbellimenti degli spazi verdi parigini, con numerose xilografie nel testo. Il secondo volume è composto da un superbo frontespizio in rame e 126 tavole montate su schede fustellate, di cui 77 incisioni in acciaio e 27 xilografie su appliqué Chine. Completato con le sue 22 famose tavole cromolitografiche di piante e fiori.

Fonte delle immagini: gallica.bnf.fr / Bibliothèque nationale de France.