TSPORT Archivio: a Torino nasce lo Juventus Stadium

Nelle pagine di Tsport 269 e 282 ritroviamo il progetto della “casa” bianconera e le prime impressioni colte l’8 settembre 2011 la sera dell’inaugurazione che aprì l’era del primo stadio italiano di proprietà.

juventus stadium gauarena
(Foto Daniele Badolato / Lapresse)

Il progetto del nuovo Juventus Stadium, redatto dagli Studi GAUarena e Shesa, tiene in considerazione il preesistente impianto dello Stadio delle Alpi, costruito alla fine degli anni ’80 come sede della semifinale dei mondiali Italia 90 e come impianto polivalente di tipo cittadino per il calcio, l’atletica leggera ed i megaconcerti di musica rock o eventi similari.

Poiché i criteri con cui è stato progettato tale impianto risultavano, all’inizio del nuovo millennio, ampiamente superati, – in particolare la presenza della pista di atletica da tempo totalmente inutilizzata – si sono abbandonate tutte le soluzioni di conservazione e modifica della tensostruttura di copertura e delle gradinate prefabbricate.

juventus stadium gauarena
(Foto Daniele Badolato / Lapresse)

La novità del progetto consiste nella fusione di due edifici nettamente separati a formare un organismo integrato di nuova concezione: a) un nuovo invaso per gli spalti, costituito da gradinate in cemento armato, con le relative strutture di sostegno della copertura leggera, e b) la preesistente collina a verde, liberata dai pennoni e gradoni e trasformata in un ampio parterre con tutti i grandi spazi posti ai livelli sottostanti che contengono i locali di servizio e di supporto alle attività sportive, posti ad anello attorno al nuovo edificio.

Un nuovo segno architettonico per lo Juventus Stadium

Il profilo della nuova copertura ed il guscio curvato di rivestimento esterno delle gradinate più alte emergono come nuovo segno dello stadio da tutte le visuali all’intorno, con la presenza di nuovi pennoni di sostegno con funi nella zona nord e sud analoghi a quelli preesistenti.

Quello che si realizza è un impianto specifico per il gioco del calcio, con le dotazioni di standard nazionale ed internazionale relative ad una capienza di oltre 40.000 spettatori, tutti posti a breve distanza dal terreno di gioco ed in condizioni di visibilità ottimale, con il prato che si estende dal campo fino a contatto con le tribune; il terreno di gioco è mantenuto nell’esatta ubicazione attuale alla quota altimetrica di circa 10 metri sotto il piano stradale.

juventus stadium gauarena
Sezione longitudinale.

Per i 40.000 spettatori, divisi in 4 grandi settori, e in particolare per la zona ovest che contiene le tribune dei vip e dei giornalisti, sono previsti servizi e dotazioni di alto livello per una fruizione estesa oltre l’evento sportivo, organizzata come una struttura a servizio del pubblico per 365 giorni all’anno.

La proposta di tipo funzionale-distributivo intende rinnovare gli spazi esistenti del vecchio Delle Alpi con l’inserimento di nuove funzioni, conservando sostanzialmente gran parte della struttura dello stadio al di sotto del grande parterre di quota 18.00 ed eliminando le gradinate e la copertura con tutte le strutture metalliche: il potenziamento di alcuni servizi, secondo il principio base di riorganizzare gli spazi disponibili unito ad un concetto di flessibilità e trasformazione degli spazi stessi (ristoranti, sale di riunione, aree nuove, attività ludiche, ecc.) viene attuato nell’ottica di ottimizzare il loro utilizzo per il maggior tempo possibile.

Il sistema di caricamento e svuotamento delle tribune segue sostanzialmente la concezione dello stadio precedente, con la differenza che oggi abbiamo solo due livelli di spalti anziché i tre ordini di tribuna precedenti: si ottiene così un sistema molto razionale di caricamento al livello 3 (quota 7.90) per la parte bassa della tribuna e a livello 6 (quota 18.55) per le gradinate alte. Il nuovo edificio delle gradinate viene poi collegato da passerelle alle diverse altezze con le zone esterne di esodo del pubblico e con la zona dei servizi ubicata nell’ambito delle strutture preesistenti dello stadio, realizzando in tal modo una completa sinergia tra servizi e spettacolo del calcio.

La nuova pelle dello Stadium

La forma esterna del nuovo invaso è definita da una superficie continua di lamelle in alluminio, di andamento curvato a realizzare una vera e propria “pelle” di tipo leggero, che solo in alcune angolazioni lascia intravvedere la regolare struttura delle gradinate. Tale rivestimento metallico si collega con continuità con il manto di copertura, anch’esso parzialmente trasparente e di forma curvata, e inferiormente si lega ad una fascia verticale che diviene uno schermo continuo di informazioni con possibilità di effetti luminosi e di proiezioni in continua trasformazione.

Lo spazio rimanente tra i due edifici, rappresentato da un’ampia area pavimentata alla quota 7.90 corrispondente ai vomitori della tribuna bassa, diviene un patio libero, fonte luminosa per i vari servizi, che prima risultavano interrati, mentre ora si affacciano sullo spazio libero dotato di luce naturale e nella zona ovest sono chiusi da una grande vetrata inclinata. I servizi si affacciano su questo grande spazio interno, attrezzato da snelle passerelle che collegano i due sistemi.

Spazi e funzioni

Il nuovo utente viene accompagnato in una sequenza funzionale che parte dall’esterno, dai parcheggi attraverso una zona di accoglienza con dei servizi mirati, alla zona differenziata per gli spettatori che va dai posti più vicini al campo, ad un primo settore, alle suite e quindi al secondo settore, anch’esso molto più ravvicinato rispetto alle possibilità di visione del precedente impianto.

Il livello qualitativo richiesto dalla Juventus ed inserito nel progetto si allinea con i grandi impianti dei club di calcio europei, con una particolare attenzione alla scelta di soluzioni tipologiche e tecniche per ottimizzare i costi dell’intervento: si raggiunge così un equilibrio tra zone ad elevato standard per le sale e le tribune dei vip, dei giornalisti, per gli spazi dei calciatori e degli addetti, ed una sobrietà dettata da un’armonica concezione strutturale per i grandi spazi per il pubblico.

La zona ovest, dove sono concentrati i servizi per i calciatori e gli spettatori qualificati, viene interamente riorganizzata, con nuove sale e palchi per i vip e servizi di ristorazione e ricreazione ai diversi livelli; un’attenzione particolare viene posta alla scelta del rivestimento in alluminio del guscio delle gradinate e dei blocchi edificati che emergono sul parterre della collina.

juventus stadium gauarena

La prima dell’8 settembre 2011

di Bruno Marabotto

In una splendida serata torinese, in questo caldo settembre, mi avvio verso il nuovo stadio della Juventus nel quadrilatero, strada Altessano, via Druento, corso Grande Torino e Corso Ferrara.

Il caos e gli ingorghi di macchine sono quelli delle grandi occasioni, per fortuna a piedi raggiungo velocemente l’ingresso.

Dovevo visitare il cantiere nella sua fase attiva, ma per un motivo o per un altro non ero riuscito ad andare. Meglio così, la sorpresa sarà totale. Il luogo lo conosco bene perché a partire dal 2001 è stato la sede del mio lavoro quasi quotidiano: noi come comune di Torino siamo subentrati nella manutenzione ordinaria e straordinaria e dal 2001 fino al termine della vita del vecchio Delle Alpi questo luogo per me è diventato molto familiare. Adesso il vecchio Delle Alpi non c’è più e al posto è sorto questo modernissimo stadio che non ha ancora un nome ma conosciamo bene il nome dell’inquilino: si tratta della casa della vecchia signora come è soprannominata la Juventus.

Sono le 18,30 di giovedì 8 settembre e varco i cancelli del nuovissimo Juventus Football Stadium e già il logo all’ingresso è molto diverso da “Delle Alpi” o “Stadio Olimpico” e fa percepire che ci troviamo nello stadio di una società sportiva dove tutto, dagli arredamenti agli altri elementi ci parla di questa vecchia e gloriosa società riconosciuta per le strisce bianconere e che ha contribuito a scrivere la storia del calcio nell’ultimo secolo.

Entro, ogni particolare è stato curato con una precisione maniacale e si percepisce l’atmosfera della “prima”. Gli attori sono in parte sul palco e in parte devono ancora arrivare: i tifosi sono già assiepati nei circa 40.000 posti a sedere coperti, si sentono già i cori, si vedono gli striscioni, i giocatori non si vedono ancora ma faranno il loro ingresso durante lo spettacolo e non ci saranno solo i titolari ma tutte le vecchie glorie di questa società: da Sentimenti 4° a Boniperti fino a Del Piero e Pirlo e ad alcuni giovani della primavera che entreranno a giocare durante la partita. Perché in questo luogo gli attori saranno i giocatori, ma anche i tifosi, i giornalisti, i tecnici e il personale che consentirà lo svolgersi delle partite.

Lo stadio è bello ed è proprio lo stadio per il calcio: il campo è a pochi metri, non ci sono più le vecchie panchine che sono sulle gradinate come in altri stadi di moderna concezione, la vicinanza ai giocatori e tra i tifosi è molto più accentuata. La struttura è moderna, piacevole, oserei dire intima e sicuramente farà apprezzare di più le acrobazie dei giocatori e, speriamo sia l’inizio di un calcio nuovo, con meno violenza ma questo non dipenderà solo dalla nuova struttura.

(…)

E siamo arrivati al fischio d’inizio della partita, è un’amichevole contro il Nott County e i corpulenti giocatori di questa compagine che milita nella serie C in Inghilterra, danno del filo da torcere alla vecchia Signora e come poteva essere diversamente, chiunque in questa cornice avrebbe fatto l’impossibile per mettersi in mostra in una serata così memorabile.

Due pari al termine dell’incontro e …palla al centro domenica prossima per l’inizio del campionato che parte alla grande: Juve-Parma quattro a uno, un buon auspicio.