Villa Finzi: a Milano un nuovo parco giochi inclusivo

Con una giornata di festa per i bambini di Gorla è stato inaugurato il secondo dei parchi gioco inclusivi che il Comune intende realizzare in tutti i Municipi milanesi.

Dopo il parco giochi accessibile realizzato in centro, ai Giardini Montanelli nel 2018, è stata presentata e inaugurata sabato 15 giugno la seconda area giochi “inclusiva” nel Parco di Villa Finzi, nel Municipio 2. Altri parchi gioco inclusivi sono già presenti a City Life, alla Biblioteca degli Alberi, al parco Formentano, al parco delle Favole, ai giardini Bazlen; ma con il progetto «Gioco al Centro – Parchi gioco per tutti» il Comune di Milano, con la Fondazione di Comunità Milano e il supporto di diverse associazioni attive nel campo della disabilità, si propone di aprire un parco giochi accessibile a  tutti in ciascuno dei nove Municipi milanesi. La Fondazione di Comunità e l’Assessorato Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano hanno raccolto le indicazioni dei municipi e hanno definito la pianificazione degli interventi: dopo Villa Finzi si lavora al parco per il Municipio 7, mentre dal 2020 si proseguirà con l’obiettivo di due/tre parchi l’anno.

Che cos’è il Parco inclusivo

Un’area giochi inclusiva è uno spazio dove i bambini con disabilità fisiche o sensoriali o con problemi di movimento possono giocare e divertirsi in sicurezza, insieme a tutti gli altri, senza adattamenti particolari. Non si tratta infatti di giochi destinati “solo” a chi presenta disabilità, ma di elementi che possono con naturalezza essere fruiti dai bambini normodotati come dai disabili, in modo da favorirne la reciproca e spontanea condivisione. Così la giostrina è progettata in modo da essere sicura per tutti; l’altalena è dotata di un sedile dove tutti possono salire insieme; il castello è dotato di una rampa per essere attraversato senza dover superare barriere architettoniche.

Un’attenzione particolare è riservata alle pavimentazioni, che già devono essere in grado di assorbire gli urti da caduta; in più, vengono tracciati percorsi che consentono l’agevole accesso anche da parte delle carrozzine.

Alcuni giochi sono collocati ad un’altezza tale da poter essere utilizzati (anche) stando seduti in carrozzina; nell’area sono presenti degli orti rialzati per favorire la percezione delle essenze agli ipovedenti; tabelle in braille illustrano la disposizione dei giochi e dei percorsi guidati.

Le attrezzature del parco inclusivo sono state fornite da Giochipark, Gottardo Giochi, e Legnolandia.

Villa Finzi

Il parco in cui è stata realizzata la nuova area giochi non è un parco qualunque. È infatti un’area verde – di 51.300 m – sulla quale si affacciano diversi servizi pubblici sociali: oltre a un asilo nido e ad una scuola per l’infanzia, sono presenti un centro sociale per anziani (all’interno della Villa), sportelli di orientamento sociale e l’azienda socio-sanitaria territoriale, con i Centri Diurni Disabili Pini e Negri e la Casa Solidale.

La vocazione sociale di Villa Finzi ha radici storiche: a metà ottocento la proprietaria Fanny Finzi Ottolenghi trasformò l’ampio giardino da luogo di piacere dell’aristocrazia a sede di attività assistenziali, facendo edificare una “Casa-giardino per i bambini di Gorla” e un rifugio per ragazzi disabili.

Il parco fu realizzato nel 1829, con un laghetto, serre e tempietti neoclassici (esiste ancora il Tempietto dell’Innocenza, completamente avvolto dai rami di un glicine); le piante originali furono però utilizzate dai milanesi come legna da ardere nell’inverno del 1941, e gli alberi attuali sono stati ripiantati a partire dal 1946; l’ultimo restauro del giardino da parte del Comune – che l’ha acquisito nel 1934 – risale infine agli anni ’80.

Il quartiere di Gorla

Ricordiamo che Gorla non è solo una fermata della Metropolitana milanese, ma è un borgo ricco di storia. Al momento della costituzione del regno d’Italia, Gorla era un paese prettamente rurale di circa 1000 abitanti, collocato lungo il naviglio della Martesana e attraversato dalla importante strada che unisce Milano alla reggia di Monza: fu annesso al Comune di Milano solo nel 1923.

Gorla è nella memoria dei milanesi per i gravi lutti subìti durante la guerra, a causa della sua vicinanza con gli stabilimenti industriali della Breda e lo scalo ferroviario di Greco: in particolare si ricorda il bombardamento del 20 ottobre 1944, quando un ordigno colpì la scuola elementare Francesco Crispi causando la morte di 194 bambini e di tutte le maestre e il personale della scuola.

È dunque un quartiere con un forte carattere identitario. Il suo parco, nascosto a chi percorre il congestionato viale Monza, è un importante punto di riferimento per i cittadini; ma Gorla è anche la Martesana, il naviglio realizzato fra il 1457 e il 1463; è un quartiere di iniziative sociali: oltre a quelle menzionate di villa Finzi, sono nella sua storia il Circolo Martesana, la Canottieri Gorla-Martesana, il Circolo ricreativo di unità famigliare (che poi diventerà la culla del “Teatro Zelig”), la Fondazione “Crespi Morbio” istituita in soccorso alle famiglie numerose con il suo complesso di edifici realizzati su disegno di Franco Bruni ed Emilio Lancia nel 1939. Ed è ancora il quartiere del Polo Riabilitativo del CTO Gaetano Pini, dei campi sportivi della ASD Gorlese Calcio, del Teatro Officina…

(tutte le immagini del servizio sono (c) sport&impianti)