L’arrampicata sportiva nell’anno della pandemia

Come per tutte le attività sportive, le disposizioni emanate per limitare la diffusione della pandemia dallo scorso marzo a oggi hanno fortemente limitato la possibilità di allenarsi anche sulle pareti di arrampicata, pur non trattandosi di uno sport di gruppo che possa favorire gli assembramenti.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 337
(foto BG/Sport&Impianti)

La FASI (Federazione Arrampicata Sportiva Italiana) ha prontamente elaborato un protocollo di sicurezza, aggiornandolo all’uscita di ogni nuovo DPCM, e tuttavia le disposizioni relative alla “seconda ondata”, emanate il 3 novembre scorso, hanno stabilito che “è consentito lo svolgimento, a porte chiuse e nel rispetto dei Protocolli anticontagio, di eventi e competizioni sportive individuali e di squadra riconosciute di interesse nazionale dal C.O.N.I. così come gli allenamenti degli atleti in preparazione a tali eventi e competizioni”.

È rimasta quindi sospesa l’attività sportiva nelle palestre di arrampicata, ad eccezione delle sedute di allenamento per gli eventi di cui sopra. Il Coni ha individuato come competizioni “di interesse nazionale” il Campionato Italiano Assoluto, la Coppa Italia e il Campionato Italiano Giovanile.

Le nuove pareti di arrampicata

Con spirito positivo e uno sguardo ottimista verso il futuro, intanto, i gestori e le associazioni sportive non sono rimaste inerti durante questi mesi di forzato “riposo”.

A fine 2020 si contano infatti in tutta Italia molte nuove palestre o pareti attrezzate, pronte ad accogliere gli appassionati e gli sportivi non appena la pandemia lo consentirà. In effetti la speranza era quella di poter riaprire al pubblico in autunno, ma l’esperienza è al momento ancora rimandata.

A settembre è stata inaugurato a Ferrara il Deva Wall, una sala boulder tra le più grandi del nord Italia con 500 mq arrampicabili. La parete più interessante è un boulder lungo 18 metri con 2.000 prese, alcune illuminate da led, realizzato da Walltopia.

Ai primi di ottobre a Guamo, frazione di Capannori (Lucca) l’asd The Farm Boulder Gym ha aperto una palestra di arrampicata indoor con 650 mq di pareti in uno spazio di 1000 mq, realizzata dalla francese EntrePrises.

A Ravenna, all’interno di una ex falegnameria la società sportiva Istrice ha installato diverse strutture per l’arrampicata, unite ad una palestra e a un’area studio per i ragazzi.

Ad Asti, la sezione del Cai Asti Climbing ha ristrutturato durante l’estate la propria palestra di arrampicata con il riallestimento completo della struttura portante e dei percorsi.

A completamento del panorama, in questa conversazione abbiamo chiesto ad Angelo Seneci qual è la situazione delle palestre di arrampicata realizzate da Sint Roc.