L’Energizer Park di St. Louis è un esempio di integrazione della struttura sportiva in un piano di rigenerazione urbana, all’interno di un più ampio concetto di apertura alla città e vivibilità sostenibile.
Energizer Park a St. Louis, focus sulla rigenerazione urbana

(Ph. Michael Robinson)
Recente vincitore del Prix Versailles 2024 come migliore architettura sportiva al mondo, lo stadio Energizer Park (ex CITYPARK) di St. Louis è anche uno dei focus principali del piano di rigenerazione urbana dell’area di Downtown della capitale del Missouri.
Alla fine degli anni ’90, il centro della città di St. Louis faticava a tenere il passo con il boom delle periferie e il conseguente calo di residenti e attività commerciali. Con una partnership pubblico-privata fu sviluppato un piano, chiamato “Downtown Now!” (1999) con un orizzonte temporale a 5-7 anni, che portò a rivitalizzare l’area in particolare attraverso uno sviluppo residenziale ben organizzato e il recupero e riuso di edifici storici della città.
A distanza di anni, e in conseguenza a quel processo, la città di St. Louis – insieme a una serie di soggetti e associazioni locali (riunite sotto il nome DowntownSTL) – ha realizzato un nuovo piano, chiamato “Design Downtown STL” e adottato a Dicembre 2020, con una visione di rigenerazione urbana che sviluppi un rinnovamento tangibile del centro cittadino entro il 2030, attraverso sostenibilità e implementazione del verde, riqualificazione degli assi viari principali e ripensamento dell’uso degli spazi pubblici.


La passeggiata esterna all’Energizer Park di St. Louis (ph. Michael Robinson)
La necessità era incontrare le nuove urgenze di un’area metropolitana che, a fronte di un +5mila residenti fra il 2010 e il 2020, ha fatto i conti con il cambio di abitudini nel mercato del lavoro e l’impatto negativo sul commercio locale (aumento dello smart-working, meno presenze giornaliere negli uffici, meno utilizzo delle attività e dei negozi), a cui si aggiunge una complessiva disconnessione dell’intero macro-quartiere rispetto al resto della città. Il piano Design Downtown STL è stato realizzato su una base di dati e analisi abbinati a suggerimenti e osservazioni ricevute dai residenti, indagando le condizioni esistenti e le richieste della comunità.
Se nel 2006 la ricostruzione del Busch Stadium di baseball aveva per certi aspetti completato la visione di rilancio contenuta nel piano Downtown Now, oggi è interessante rilevare che un’altra architettura sportiva rappresenti un elemento cruciale del nuovo processo di rigenerazione in corso.

Planimetria generale del distretto sportivo e pianta dello stadio (HOK Studio)
Con l’asse di Market Street suo principale cardine pulsante, l’area di Downtown è compresa fra il corso del Mississippi e il Gateway Arch National Park (a est) e il passaggio di Jefferson Avenue (a ovest). La mancanza di aree verdi, il sottoutilizzo di isolati adibiti a meri parcheggi, il passaggio di grandi arterie viarie che fanno quasi da barriera verso il resto della città e l’esistenza di troppe isole urbane di calore sono alcuni dei punti chiave che il piano si propone di correggere per rivitalizzare la zona.
La costruzione dello stadio Energizer Park dei Saint Louis City SC – franchigia di calcio fondata e ammessa al campionato di Major League Soccer nel 2019, con il successivo debutto nel 2023 – è stato uno dei passaggi chiave in questo processo di sviluppo cittadino.


Il nuovo stadio è andato a occupare uno spazio ibrido e vacante, all’angolo opposto del grande complesso della Union Station, e inizialmente destinato a un ampliamento della tangenziale locale, idea poi abbandonata. Invece di una nuova rampa di collegamento fra le vicine Interstate 44, 55, 64 e 70 – che avrebbe rappresentato un ulteriore elemento di confine tangibile, aumentando la disconnessione fra Downtown e il resto della città – l’area di circa 12 ettari è stata ricollocata nei piani cittadini, aprendo a nuove proposte da cui è scaturita poi l’opportunità del nuovo stadio per la neonata squadra cittadina.
Proprio quel tema di frammentazione e disconnessione, toccato con mano dall’area di Downtown nel post-pandemia nel rapporto fra residenti e attività commerciali, nella sfavorevole disposizione delle grandi arterie stradali e nella destinazione di molti spazi pubblici, è alla base delle urgenze del piano Design Downtown e il progetto dell’Energizer Park di St. Louis rientra perfettamente in un concetto di apertura alla città e di vivibilità sostenibile.
La sua architettura contemporanea e leggera nei materiali è acuita dal terreno di gioco incassato a -12 metri e dalle aperture agli angoli dell’edificio che sottolineano e invogliano lo scambio di scorci visivi fra l’esterno e l’interno. La riqualificazione e riprogettazione delle pavimentazioni pedonali e delle aree verdi circostanti evidenzia la scala “umana” del progetto, che rientra anche nelle chiavi di sviluppo del piano Design Downtown, e la posizione dell’impianto ha favorito questa sintonia.

Market Street, che porta fino al simbolico Gateway Arch, ha già di per sé vissuto una rinascita, arricchito in tempi recenti da una serie di piccoli isolati progettati a parco pubblico (tra cui il Citygarden, con le sue sculture e opere artistiche) e da una migliore concezione della suddivisione delle corsie per pedoni, ciclisti e automobili (su cui il piano Design Downtown punta molto). Ora il viale può proseguire con armonia costeggiando lo stadio dei St. Louis City, ritrovandosi anche in connessione con il centro sportivo del club, appena superata Union Station.
Il training centre si sviluppa infatti al di là di Market St, andando a completare un ulteriore spazio urbano che si allunga fino al passaggio dell’Interstate-64, riunendo quindi in un unico quartiere tutte le infrastrutture del club (caso unico nella Major League Soccer).
Questa coerenza di scelte progettuali e di arredo urbano che l’Energizer Park di St. Louis ha condiviso e amplificato, riesce quindi in uno degli obiettivi del piano Design Downtown, cioè aprire un ideale ingresso in centro città da ovest, di cui lo stadio diventa edificio simbolo. Inoltre, si completa la linea retta fino al Gateway Arch che, fin dalla sua inaugurazione (progetto di Eero Saarinen, 1965), aveva vestito i panni di simbolo “solitario” della città – situazione poi parzialmente ravvivata e corretta dal grande progetto per la riconfigurazione del Gateway Arch National Park, firmato da Michael Van Valkenburgh Associates (2018).



(Dove non diversamente indicato, tutte le immagini sono di Michael Robinson)
Guardandolo su scala più ampia, quindi, il progetto del CITYPARK dimostra che oggi uno stadio di calcio può certamente trovare posto nel cuore della città a patto che accolga e concretizzi obiettivi di sostenibilità e mobilità attraverso le scelte progettuali e strutturali, e nella visione di un dialogo in continuità con il costruito circostante e con la vita delle persone.
Il project team
Energizer Park di St. Louis è stato un progetto in rapida evoluzione con un team ampio e diversificato.
- HOK e Snow Kreilich Architects hanno collaborato alla progettazione.
- KAI Enterprises e WA, Inc. hanno fornito supporto alla progettazione architettonica.
- MAK Joint Venture (Mortenson Construction, Alberici Construction, Keeley Construction) ha svolto il ruolo di direttore dei lavori.
- Il rappresentante del proprietario era Kwame Building Group + Unlimited Partners.
- HOK è stato anche l’architetto paesaggista, l’ingegnere strutturale e il consulente per la sostenibilità.
- ME Engineers ha fornito i servizi di ingegneria MEP.
- Kiku Obata & Company ha progettato la segnaletica e il sistema di orientamento dello stadio.
Il piano Design Downtown STL è stato adottato il 2 Dicembre 2020 dalla Commissione Pianificazione della Città di St. Louis come piano di sviluppo locale e come supplemento al Piano Regolatore cittadino.
Il documento, di oltre 260 pagine, è stato realizzato con il contributo di: Downtown STL Inc.; Interface Studio; Soapbox PR; Arch to Park; Mass Economics; STOSS Landscape Urbanism; CBB Transportation Engineers + Planning; Star City Group.
Leggi l’intervista a due progettisti di HOK Studio.