Il Gran Premio d’Italia di Formula 1 è giunto nel 2025 alla sua 96ma edizione. La storica pista dell’Autodromo di Monza, dopo gli importanti adeguamenti realizzati lo scorso anno, programma nuovi interventi strutturali, indispensabili per l’aggiornamento alle più recenti norme tecniche e di sicurezza e per garantire ancora un futuro al circuito rilanciandone l’identità come simbolo della tradizione motoristica italiana.
Monza: parte la seconda tranche di lavori all’Autodromo

Il passaggio delle Frecce Tricolori sopra il rettilineo dell’Autodromo l’11 settembre 2022 (foto Cristiano Barni).
L’Autodromo Nazionale di Monza è pronto a un nuovo passo nel suo processo di trasformazione. Dopo il completamento della prima tranche di lavori nel 2024, il circuito si prepara ad affrontare un’ulteriore fase di rinnovamento, con interventi strutturali previsti per il 2025. L’Automobile Club d’Italia (ACI), società che gestisce i 180 ettari dell’area in cui sorge il circuito – concessi dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, con la partecipazione di Regione Lombardia, Comune di Monza e Comune di Milano – ha pubblicato il 7 maggio 2025 il nuovo bando relativo al secondo pacchetto di opere. Un tassello fondamentale nel più ampio programma di lavori avviato in occasione del centenario dell’Autodromo, celebrato nel 2022.
L’obiettivo dell’intero piano è duplice: da un lato, adeguare l’impianto alle normative tecniche e di sicurezza più recenti, dall’altro rilanciare l’identità del “Tempio della Velocità” come simbolo della tradizione motoristica italiana, capace di coniugare funzionalità moderna e rispetto per il contesto paesaggistico e storico in cui si inserisce. La gestione operativa dell’impianto è affidata da ACI alla società in house SIAS S.p.A., incaricata di seguire le attività quotidiane all’interno dell’Autodromo. Gli Accordi Quadro tengono conto della complessità logistica di eventi ad alta affluenza come il Gran Premio d’Italia, che supera le 100.000 presenze giornaliere e prevedono l’affidamento della progettazione esecutiva, l’esecuzione e supervisione dei lavori, il coordinamento della sicurezza durante l’esecuzione, e le attività di collaudo.

Il 2024 ha segnato una tappa cruciale in questo percorso. Tra l’8 gennaio e il 30 agosto sono stati realizzati importanti lavori di riqualificazione straordinaria, con un investimento complessivo di 21 milioni di euro. Oltre 240 operai e 92 mezzi hanno lavorato a ritmi serrati per completare tutto in tempo per la 95ª edizione del GP, culminata con il trionfo della Ferrari guidata da Charles Leclerc davanti alle McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris.
Questa prima ondata di rinnovamento ha posto le basi per una visione più ampia, che prenderà forma nel 2025 con la seconda fase di interventi previsti dal nuovo Masterplan. I lavori eseguiti nel 2024 hanno interessato 78.000 mq di asfalto lungo l’intero tracciato, i cordoli e la corsia box, utilizzando materiali rigenerati e sostenibili, in linea con le direttive ambientali della Formula 1. Sono stati demoliti e ricostruiti tre sottopassi (ingresso Santa Maria alle Selve, zona piscina e viale Mirabello), con l’aggiunta di un nuovo collegamento veicolare tra Porta Vedano e la famosa curva Parabolica. Il sistema di drenaggio è stato rinnovato, così come i cordoli e le vie di fuga. Infine, sono stati realizzati nuovi percorsi pedonali per migliorare l’accessibilità al pubblico.

Nel 2025, invece, il focus si sposterà sulle strutture e la logistica. Un’evoluzione funzionale necessaria, da gestire con risorse economiche più contenute rispetto alle previsioni iniziali: a causa dello sforamento del budget 2024, che ha visto un aumento del 73% su pista e sottopassi rispetto a quanto previsto, l’importo complessivo è passato dai circa 21,75 milioni di euro inizialmente stimati a circa 37,63 milioni di euro. La nuova progettualità è stata quindi ricalibrata su criteri di sostenibilità economica ed efficienza funzionale, senza rinunciare all’ambizione di elevare la qualità del circuito prevedendo un budget di 39,37 milioni di euro (il 29% in meno rispetto ai 55,25 milioni previsti dal Masterplan originale sottoscritto da ACI, MIT e Regione Lombardia).

I lavori più significativi riguarderanno la sopraelevazione e l’adeguamento normativo dell’edificio Box B2, con la realizzazione di una nuova area Hospitality e la creazione di spazi multifunzionali: nuovi uffici per la FIA, una sala stampa, copertura dei box per ampliare l’area del Paddock Club e ambienti dedicati agli sponsor. Il progetto prevede l’impiego di strutture prefabbricate, con un piano aggiuntivo rimovibile e riconfigurabile secondo le esigenze dei varie competizioni ospitate dall’Autodromo.
Parallelamente, si procederà alla demolizione e ricostruzione delle tribune metalliche destinate al pubblico, che saranno modulari, coperte e composte da una parte permanente e una temporanea, anche in questo caso installabile solo in occasione dei grandi eventi. Oltre a queste, verranno completamente rinnovate anche le tribune permanenti, come quelle presenti sul rettilineo principale. Saranno poi dotate di servizi annessi, pensati per migliorare l’esperienza degli spettatori.


A sinsitra, la Prima Variante e la tribuna di fronte viste dalla Tribuna 6-C; a destra, le Grigne sullo sfondo della Curva di Biassono (foto BG/Tsport).
L’intervento comprenderà nei prossimi anni anche la messa in sicurezza e a norma delle strutture edilizie già esistenti, tra cui edifici storici come le “Vecchie Rimesse” e la “Palazzina Tagliabue”, e delle aree riservate al pubblico con la riqualificazione dei percorsi pedonali, delle recinzioni e delle aree di evacuazione. Saranno rifatte le pavimentazioni interne, le protezioni della pista, le reti tecnologiche e realizzate nuove aree ludiche, tra cui una pista kart e spazi gioco per bambini.
Oltre al valore sportivo, Monza rappresenta anche un asset economico molto rilevante per il territorio circostante. Il Gran Premio, infatti, genera un indotto stimato in 100 milioni di euro l’anno, grazie alla presenza di oltre 300.000 spettatori nel weekend di gara. Solo nel 2024, i visitatori internazionali sono cresciuti del 15%, con una spesa complessiva di oltre 50 milioni di euro.
Proprio questo peso economico e simbolico rende imprescindibile la sua permanenza nel calendario del mondiale. Tuttavia, il panorama è sempre più competitivo e in rapida evoluzione. Paesi emergenti (come Africa, Sud America e India) sono pronti a investire in circuiti ultramoderni per conquistare un posto tra i 24 Gran Premi annuali. Il caso recente di Imola, esclusa dal mondiale 2026 nonostante il grande sforzo fatto per tornare in calendario, dimostra che la storia non basta più.

È proprio per evitare di seguire lo stesso destino che Monza ha accelerato il suo processo di modernizzazione. Gli interventi messi in campo negli ultimi anni, e quelli in programma per il 2025, rispondono direttamente alle richieste avanzate dalla Formula One Management (FOM), società che gestisce i diritti commerciali della Formula 1. Il messaggio è stato chiaro: non basta essere il tempio della velocità, bisogna anche dimostrare efficienza, innovazione e capacità di offrire un’esperienza all’altezza delle aspettative di team, sponsor e tifosi.
L’attuale contratto tra ACI e Formula One, in scadenza nel 2025, è stato rinnovato a novembre 2024 per un ulteriore periodo di sei anni, valido dal 2026 al 2031, garantendo così la permanenza del Gran Premio d’Italia a Monza nel prossimo futuro.

Nonostante gli sforzi in atto, però, il futuro resta incerto: a partire dal 2026, infatti, la Formula 1 introdurrà un nuovo meccanismo di rotazione tra i circuiti europei, per mantenere invariato il numero di 24 GP annui ma, allo stesso tempo, dare spazio a nuovi mercati. Alcuni tracciati iconici, come Spa-Francorchamps, entreranno in una rotazione biennale o triennale, e la stessa Imola potrebbe rientrare occasionalmente grazie a questa nuova flessibilità. La pressione su impianti storici come Monza è quindi reale, e proprio in questo scenario i lavori in corso assumono un valore ancora più strategico.
La vera sfida non è soltanto quella di mantenere efficiente un impianto centenario, ma restare competitivi nel panorama globale del motorsport. I lavori già conclusi e quelli programmati rappresentano un investimento sul futuro, una scommessa sull’innovazione. Monza non è solo un circuito: è un simbolo. E, come tutti i simboli, ha bisogno di essere custodito, ma anche reinventato.