Accordo tra Sportium e Lega Pro per rendere società e stadi più sostenibili e competitivi

È stato presentato il piano operativo del Programma sviluppato grazie a un accordo tra Lega e Sportium, società del Gruppo Progetto CMR, definendo gli investimenti per il periodo 2021-2026 su società e infrastrutture.

Progetto per lo stadio di Terni (tutte le immagini sono tratte dal “Piano operativo” di Sportium/Lega Pro).

Grazie a un accordo tra Sportium e Lega Pro è stato stilato un piano operativo nell’ambito del Programma per lo sviluppo innovativo strategico delle infrastrutture sportive di Lega Pro, per migliorare le condizioni degli stadi.

Il piano ha fissato gli obiettivi e indicato mezzi, strumenti e azioni per raggiungerli. L’intento è trarre benefici per il territorio, alla luce dello specifico contesto e delle esigenze locali, distinguendo tra obiettivi e strategie a breve, medio e lungo termine. 

Con questo piano operativo, studiato per supportare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il panorama delle strutture e delle società sportive di Lega Pro è stato profondamente investigato offrendo interessanti spunti e una nuova visione, che può spingere al cambiamento, al rinnovamento e alla crescita.

Gli Stadi di Lega Pro e l’analisi del contesto

I diversi impianti sono stati suddivisi in base alla loro capienza per poter più facilmente individuare le tipologie di intervento: gli 8 stadi di Lega Pro di “taglia S” hanno una capienza inferiore a 2500 persone, la “taglia M” va dai 2500 ai 4500 spettatori e comprende 13 stadi, la “taglia L” di 20 stadi arriva fino ai 10.000 spettatori e a seguire la “taglia XL” supera i 10.000 spettatori per 17 stadi di Lega Pro. 

Sono state raccolte una serie di informazioni sulle società calcistiche, sulle caratteristiche delle infrastrutture sportive e sul contesto tramite un questionario che ha coinvolto 53 società che fanno parte di Lega Pro. Sono emersi una serie di dati che identificano punti di forza e debolezze, minacce e opportunità che fungeranno da scenario in cui muoversi per definire il piano d’azione e la “mission”:

FORZA E DEBOLEZZE: se le società si sono dimostrate attive sul territorio, con partnership con le scuole e le associazioni locali, eventi e attività con i tifosi, gli stadi, per quanto molti facilmente raggiungibili, sono obsoleti ed evidenziano carenza di funzioni accessorie. Inoltre, gli stessi stadi di Lega Pro sono poco o per nulla frequentati in settimana.

OPPORTUNITÀ E MINACCE: molte strutture analizzate sono oggetto di progetti di riqualificazione o ricostruzione e il contesto urbano in cui si trovano è favorevole, perché ad alta densità e frequentazione anche in settimana. D’altra parte, la presenza media delle squadre in Lega Pro limita una programmazione a lungo termine e lo stesso vale per la proprietà temporanea degli stadi, che può rendere meno agile, interessante e attenta la realizzazione di interventi di miglioramento.

Il nuovo ruolo degli stadi di Lega Pro

Va da sé che il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza PNRR, che l’Italia ha presentato per il periodo 2021-2026, può essere un’occasione eccezionale per la riqualificazione ormai necessaria di tante strutture sportive all’interno della “mission” che si propone il Recovery Plan, tra digitalizzazione e innovazione, rivoluzione verde, inclusione e salute. 

Come ormai si auspica da tempo, lo stadio dovrà diventare un luogo vivo, incubatore sociale di idee e progetti, fruibile 365 giorni all’anno ed efficiente dal punto di vista energetico e sicuro. Inclusivo e aggregante per le diverse fasce d’età, lo stadio deve mettersi a disposizione della città, creando spazi capaci di ospitare attività e servizi, rivolti alla collettività e alle famiglie. 

Lega Pro dovrà rivestire un ruolo centrale come ente coordinatore e promotore di nuove iniziative che mettano in connessione le infrastrutture sportive in reti a scala locale e nazionale. Gli stadi di Lega Pro possono diventare punti di condivisione, di informazione per un turismo che invita a percorsi alternativi tra i centri minori. 

Quali saranno gli impatti di una tale trasformazione? Si stima un impatto diretto sull’economia locale e un valore aggiunto della produzione attivata grazie alla presenza del nuovo stadio, oltre all’occupazione aggiuntiva.