(Foto EvrenKalinbacak / Shutterstock)

La sabbia, materiale minerale della dimensione compresa fra 0,06 e 2 mm, è impiegata in diverse tipologie di impianti come materiale per realizzare o completare le superfici sportive. Tracciamo un quadro delle principali applicazioni.

CALCIO, RUGBY

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Nei campi sportivi in erba sintetica la sabbia ha la funzione di stabilizzare il tappeto artificiale, e viene poi ricoperta da un ulteriore intaso – in granuli di gomma o materiali di origine naturale –  con funzione prestazionale.

Il regolamento della LND detta precise caratteristiche cui deve corrispondere la sabbia da utilizzare. L’intaso deve essere di un solo tipo, non sono ammesse miscele di sabbie di natura diversa. La sabbia deve essere silicea, lavata, depolverizzata ed essiccata, con un tenore di silice maggiore o uguale all’85%. La granulometria deve essere compresa tra 0,4 e 1,25 mm; il coefficiente di friabilità deve essere inferiore al 20%, e la polverosità è definita con un massimo del 0,5% per particelle inferiori a 0,08 mm. La forma dei granuli deve essere conforme alla tabella della norma UNI EN 14955:2006 nelle classi B e C, mentre sono vietate le forme della classe A.

L’intaso di stabilizzazione è analogo per tutti i manti in erba sintetica, come per il calcio a cinque, il rugby, l’hockey su prato.

Vai al Regolamento LND per campi di calcio in erba artificiale.

PADEL, TENNIS

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I campi da padel sono dotati di manti in erba sintetica a pelo corto, che richiedono come unico intasamento lo strato di sabbia. In questo caso, quindi, la sabbia assume anche una funzione prestazionale in quanto determina le modalità di rimbalzo della palla e quindi le caratteristiche di gioco.

Le norme federali richiedono un tenore di silice (SiO₂) maggiore o uguale al 96%, con una percentuale di CaO inferiore al 3%. Come per l’intaso dell’erba calcistica, la forma dei granuli deve essere a spigoli arrotondati.

Analoghe caratteristiche avrà la sabbia da intaso per i campi da tennis in erba sintetica.

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BEACH VOLLEY, BEACH TENNIS

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Negli sport che potremmo definire “da spiaggia”, il cui capostipite è il beach volley, la sabbia costituisce la parte essenziale del campo da gioco.

Le regole prevedono uno spessore di sabbia di almeno 25 cm, che diventano 40 per i tornei internazionali.

Le caratteristiche della sabbia – ed in particolare la granulometria – possono essere diverse a seconda delle condizioni in cui si trova il campo: per il gioco all’aperto è importante che la sabbia favorisca anche il drenaggio, evitando il compattamento dovuto all’umidità; è inoltre diverso il tipo di sabbia da utilizzare a seconda che il campo sia destinato ad attività amatoriale, allenamento o gare di alto livello, con un diverso impatto sulle articolazioni dei giocatori.

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ATLETICA (SALTI IN ESTENSIONE)

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Un altro sport che richiede un elevato spessore della sabbia è l’atletica leggera, precisamente per la vasca di atterraggio dei salti in estensione (salto in lungo, salto triplo). In questo caso, la sabbia ha solo la funzione di attutire l’impatto dell’atleta dopo il salto.

In base ai regolamenti, la zona di caduta deve essere riempita di sabbia fine di fiume lavata e umida la cui superficie sia a livello della tavola di stacco. La fossa viene riempita di pietrame per 30/40 cm, allo scopo di favorire il drenaggio, e di sabbia per altri 40 cm.

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GOLF

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La realizzazione e la manutenzione dei campi da golf richiede una cura particolare in tutti i settori che tipicamente compongono il percorso di gioco: il green, il fairway, il bunker.

In particolare il bunker è la parte in cui la sabbia costituisce l’elemento principale. La caratteristica di maggior rilevanza che deve avere la sabbia per bunker è la permeabilità: in questo caso quindi sono da preferire granuli di una opportuna dimensione a spigoli vivi anziché arrotondati. Le caratteristiche e le dimensioni della componente sabbiosa devono essere a norma USGA (United States Golf Association).

I campi da golf richiedono inoltre una attenta valutazione estetica: è importante quindi prevedere una adeguata colorazione della sabbia, che generalmente si preferisce di colore chiaro, che si stacchi nettamente dall’erba del green e non si scurisca troppo con la pioggia.

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EQUITAZIONE, IPPICA

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Molto particolare è l’impiego della sabbia nelle discipline dedicate al cavallo. Il peso dell’animale, sia nell’ippica che nell’equitazione, incide profondamente sull’assetto del fondo sabbioso, il che richiede una attenta scelta dei materiali da utilizzare.

Tipicamente, il campo esterno per equitazione è realizzato con un primo rilevato in materiale grossolano su cui è posato uno strato di finitura di 15 cm circa di stabilizzato di cava, modellato a quattro pendenze per far defluire le acque meteoriche all’esterno del campo stesso. Su di esso, la sabbia avrà uno spessore di circa 12 cm.

Un campo destinato a scuola di equitazione e non per il salto ostacoli, presenterà un fondo più morbido anche se meno performante, ottenuto miscelando un tessuto non tessuto con della sabbia silico-feldspatica, mentre il campo per il salto può essere realizzato con una miscela di sabbie silicee addizionate a loro volta con tessuto-non tessuto; la dimensione dei granuli può essere inferiore ai 500 micron, entrando nella definizione delle microsabbie. I granelli più piccoli della sabbia permettono di dare la necessaria elasticità del fondo con un effetto anche sulla salute degli animali.

In alternativa al drenaggio orizzontale, i campi per equitazione possono essere realizzati con sottofondo a drenaggio verticale, più performante nello smaltimento delle acque benché più costoso, o ancora con terreni cosiddetti all-weather.

Questi ultimi, impiegati anche nei terreni per l’ippica, prevedono la miscelazione di sabbia e tessuto non tessuto con oli o paraffine liquide, oppure la mescola di sabbia, siliconi e resine naturali, che consentono lo svolgimento di gare in qualunque condizione meteorologica.

Un’ulteriore opzione per le piste da ippodromo è quella dei granuli in gomma EPDM miscelati sul fondo sabbioso (al 20% del peso), che attutiscono l’urto dello zoccolo e il drenaggio delle acque di pista durante la pioggia svolgendo un’azione antitrauma nei confronti dei cavalli.

 Per i campi indoor, infine, è sufficiente predisporre un sottofondo in stabilizzato, su cui stendere della sabbia quarzifera o granitica, sempre per uno spessore di circa 12 cm.

Vai al servizio di Tsport sulla sede della Società Ippica Torinese a Orbassano.

BOCCE

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Per i campi di bocce, la sabbia che può essere utilizzata deve avere caratteristiche particolari.

I campi al coperto possono essere realizzati in terra battuta: viene realizzato un sottofondo in misto di cava seguito da uno strato di chiusura livellato e compattato; su di esso viene steso un tappetino di polvere di maiolica o di laterizio, di spessore variabile a seconda delle caratteristiche di gioco che si intende ottenere.

Per l’esterno può essere adottata la soluzione del manto in sintetico, che sarà realizzato con un massetto in calcestruzzo di 15 cm, finito con uno strato di resine poliuretaniche colate in opera con semina di granuli di EPDM, e infine uno spolvero di sabbia di quarzo, che può avere diverse granulometrie.

La sabbia più fine viene utilizzata per rendere più visibile migliorare la marcatura e la successiva cancellazione dei segni di gioco; l’impiego di una sabbia di granulometria intermedia ha invece lo scopo di ridurre la scorrevolezza del campo.

Le stesse sabbie possono essere adottate anche per la finitura dei campi in terra battuta.

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Approfondimenti

Per approfondimenti sulle aziende che forniscono sabbie per impianti sportivi, vai al settore merceologico “Sabbie” della Mappa dei Fornitori.