Come previsto dal DPCM del 17 maggio, anche la Federazione Italiana dell’Arrampicata Sportiva ha redatto uno specifico protocollo per la ripresa in sicurezza delle attività sportive di competenza.
Il protocollo per la ripartenza della arrampicata sportiva
L’impianto indoor Manga Climbing di Milano, con pareti SintRoc (Foto BG/Tsport)
La ripartenza della arrampicata sportiva, che nelle palestre indoor sarà possibile dal 25 maggio, è accompagnata da uno specifico protocollo elaborato dalla FASI con il contributo di un gruppo di lavoro composto da dirigenti sportivi, medici specialisti, giuristi in ambito sportivo, gestori di impianti sportivi, tecnici federali, che intende attuare quanto indicato al punto g) dell’articolo 1 del DPCM del 17 maggio e fornire il necessario supporto alla riapertura in sicurezza degli impianti d’arrampicata sportiva, nel rispetto della normativa vigente e finalizzato al contenimento e la riduzione del rischio da Covid-19.
Le particolarità dell’arrampicata
Il “Protocollo per la riduzione del rischio da COVID-19 per la ripresa dell’attività sportiva indoor e outdoor su strutture artificiali e naturali di arrampicata sportiva” nelle premesse ricorda che in rapporto alla riduzione del rischio di contagio l’arrampicata sportiva presenta già alcuni aspetti positivi.
Intanto è già un’attività dove le distanze sono rigidamente regolamentate ai fini della sicurezza; non è comunque uno sport di contatto e non è uno sport di gruppo (si pratica da soli o in coppia).
L’ attività dell’arrampicata sportiva, nella disciplina della difficoltà (lead), si svolge solitamente in coppia mediante l’uso di una corda di sicurezza: mentre un atleta esegue le manovre di assicurazione, (tiene la corda con strumento apposito) e sta a terra, l’altro atleta esegue l’ascensione sulla parete dopo essersi legato all’altro capo della corda.
Lo spazio occupato a terra dall’assicuratore non può essere condiviso per sua intrinseca natura con altri praticanti per questioni di sicurezza. Di norma le distanze tra praticanti che assicurano a terra non sono inferiori ai 2 metri.
In parete, mentre si arrampica, esistono già indicazioni che prevedono di rispettare delle distanze per garantire la sicurezza degli altri utenti. Esistono inoltre sistemi di autoassicurazione (avvolgitori automatici) che consentono l’arrampicata in completa autonomia, cioè senza la necessità di avere un compagno che esegue le manovre di sicurezza a terra: tale possibilità si verifica soprattutto nella disciplina della velocità (speed), dove l’uso di un avvolgitore automatico è la normalità.
Per quanto riguarda la disciplina del bouldering l’atleta arrampica da solo, in quanto non è previsto l’uso della corda poiché vengono posizionati a terra idonei materassi di protezione: in questo caso l’atleta quando cade atterra sui materassi.
All’interno delle palestre di arrampicata, si tratterà dunque di mettere in atto tutte le cautele già previste per gli impianti sportivi in generale (leggi qui), mentre per la pratica sportiva sono state previste alcune specifiche modalità procedurali.
Le modalità di scalata in sicurezza: il LEAD
L’utilizzo delle vie d’arrampicata Lead potrà avvenire avendo cura di scegliere itinerari che consentano di rispettare la distanza di sicurezza, di almeno due metri, da altri scalatori già impegnati su vie limitrofe. La sequenza di igienizzazione che lo scalatore dovrà seguire è la seguente:
- Indossare la propria attrezzatura e fare il nodo;
- Igienizzare le mani;
- togliere la mascherina;
- iniziare a scalare.
A tale scopo ogni scalatore è invitato ad avere con sé una soluzione igienizzante. In nessun caso lo scalatore dovrà, durante le fasi di moschettonaggio, mettere la corda in bocca e/o toccare parti del proprio viso.
Terminata la scalata lo scalatore dovrà:
- Togliere le scarpette o altra attrezzatura e recuperare la corda;
- Igienizzare le mani;
- Indossare nuovamente la mascherina.
L’utilizzo delle vie d’arrampicata con auto assicuratori o in top rope, con corda predisposta sull’itinerario a cura del gestore, dovrà avvenire considerando tale attrezzatura parte integrante della via da toccare solo dopo aver igienizzato le mani. Lo scalatore dovrà, pertanto, seguire la stessa procedura sopra descritta toccando i moschettoni di congiunzione all’imbraco o effettuando il nodo solo dopo aver igienizzato le mani. L’assicuratore nella Lead dovrà sempre igienizzarsi le mani prima di toccare la corda e il sistema di assicurazione, indossare mascherina e occhiali/visiera. È raccomandato all’assicuratore di non sostare, per quanto possibile, sotto la verticale dello scalatore ma sempre nel rispetto delle corrette procedure d’assicurazione.
Le modalità di scalata in sicurezza: la SPEED
Per l’utilizzo delle vie d’arrampicata Speed lo scalatore dovrà, in successione:
- Indossare la propria attrezzatura;
- Sistemare il tappetino di start del sistema di cronometraggio;
- agganciare i moschettoni di giunzione all’imbrago;
- Igienizzare le mani;
- rimuovere la mascherina;
- procedere con la salita.
A tale scopo ogni scalatore è invitato ad avere con sé una soluzione igienizzante.
Terminata la salita lo scalatore dovrà:
- sganciare i moschettoni;
- Togliere le scarpette o altra attrezzatura;
- igienizzare le mani;
- indossare nuovamente la mascherina;
Nel caso di assicurazione manuale nella Speed, essendo raccomandato l’impiego di due assicuratori, questi dovranno sempre igienizzare le mani, indossare mascherina e occhiali/visiera e posizionarsi ad almeno un metro e mezzo di distanza l’uno dall’altro.
Le modalità di scalata in sicurezza: il BOULDER
L’utilizzo delle superfici d’arrampicata Boulder dovrà avvenire avendo, sempre, cura di scegliere circuiti/blocchi che consentano di rispettare la distanza di sicurezza, di almeno due metri, da altri scalatori già impegnati su circuiti/blocchi limitrofi.
Prima di iniziare il tentativo:
- indossare le scarpette o altra attrezzatura;
- igienizzare le mani;
- togliere la mascherina.
A tale scopo ogni scalatore è invitato ad avere con sé una soluzione igienizzante. In nessun caso lo scalatore dovrà, durante le fasi di scalata toccare parti del proprio viso. Terminato il tentativo sul circuito/blocco, salva l’esecuzione di un nuovo tentativo nell’immediatezza e senza alternarsi con altro scalatore, lo scalatore dovrà:
- togliere le scarpette o altra attrezzatura;
- igienizzare le mani;
- indossare nuovamente la mascherina.
Colui che assiste uno scalatore, durante l’esecuzione del blocco, per pararne la caduta dovrà sempre igienizzarsi le mani e indossare mascherina e occhiali/visiera. È raccomandato al paratore di non sostare, quando non strettamente necessario, sotto la verticale dello scalatore ma sempre nel rispetto delle corrette procedure di parata.
L’ arrampicata outdoor e su siti naturali
Le palestre di arrampicata all’aperto presentano intrinsecamente minori rischi di contagio data la maggior ventilazione naturale: si osserveranno comunque tutte le misure di protezione e di comportamento dettate per l’interno.
L’arrampicata su siti naturali, invece, non è gestita ed è paragonabile alla frequentazione libera di boschi e sentieri: per questa attività si raccomanda il rispetto delle misure di contenimento del contagio stabilite dai provvedimenti governativi per le attività sportive e motorie outdoor in generale.
Gli strumenti per il progettista
Trovate le principali informazioni tecniche riguardanti gli impianti per l’arrampicata sportiva consultando gli “Strumenti per il progettista” alla voce “arrampicata sportiva”.