Parma: impianti coperti per il campus universitario

Presso il Campus Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi, gestito dal CUS Parma, sono state realizzate due tensostrutture che sostituiscono le coperture collassate durante una nevicata nel 2015: con l’occasione, le pavimentazioni sportive sono state riqualificate con nuovi manti dalle elevate caratteristiche tecniche e prestazionali.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 340

Il CUS Parma è un organo periferico del Centro Universitario Sportivo Italiano (CUSI), ente di promozione sportiva con personalità giuridica, riconosciuto dal Coni nel 1979. Il compito istituzionale del CUS Parma è quello di promuovere e organizzare la pratica sportiva propedeutica e agonistica degli studenti dell’Università degli Studi di Parma. Gestisce inoltre tutti gli impianti sportivi costruiti sull’area dell’Università di Parma.
Il campus che sorge a sud della città occupa un’area di circa 15 ettari e comprende un palazzetto con diverse palestre per attività muscolare e di combattimento, campi da tennis e polivalenti outdoor, campi da calcio a cinque sia in erba naturale che sintetica, un campo da Golf a 6 buche con annesso campo pratica, un rettilineo coperto da 60 m con 4 corsie, una pista di atletica a 6 corsie con relative pedane.
Oltre a quanto descritto sopra, erano presenti due coppie di campi da tennis, coperti fino al 2015 da due strutture geodetiche che sono collassate a seguito di una importante nevicata.

Con l’intervento realizzato all’inizio di quest’anno, sul sedime delle vecchie tensostrutture sono stati realizzati due nuovi impianti coperti, uno dedicato al tennis e uno polivalente. L’inaugurazione è avvenuta il 12 maggio, alla presenza del Rettore Paolo Andrei, del Presidente del CUS Parma Michele Ventura, del Delegato del Rettore per lo Sport Nelson Marmiroli e del Vice Sindaco del Comune di Parma Marco Bosi.

Quella nevicata del 6 febbraio 2015

Fu una nevicata eccezionale per la città di Parma, ma alcuni aspetti particolari concorsero a determinare il crollo delle due strutture sportive all’interno del campus universitario.

Il vortice depressionario formatosi nei giorni precedenti sul Tirreno aveva favorito l’avvezione di aria fredda da nord-est sulla pianura padana, ma, contemporaneamente, un richiamo mite dall’Adriatico che, sin dal giorno 5, fece innalzare le temperature a partire dalle coste romagnole.
Pertanto le abbondanti precipitazioni collegate alla depressione si manifestarono sotto forma di pioggia a est della linea Bologna/Brescia, (come si può osservare dall’immagine satellitare), sotto l’alito dello scirocco, mentre ad ovest, pur con temperature comunque non inferiori allo zero, caddero sotto forma di neve.
L’ammontare delle precipitazioni, durante la notte tra il 5 e il 6 febbraio, fu di 34 cm a Parma città (quantitativo superato, in un sol giorno, solo altre 6 volte negli ultimi 120 anni). Tuttavia la situazione termica indotta dallo scirocco fece sì che il quantitativo di acqua corrispondente ammontasse a ben 66 mm, dando quindi alla neve una densità pari a oltre 190 kg per mc, quasi il doppio della norma per una nevicata a zero gradi.

La neve eccezionalmente bagnata gravava quindi per circa 65 kg/mq sulle superfici piane. Un peso notevole ma ancora largamente inferiore allo standard di sicurezza (che, in base alle NTC in vigore dal 2008, è per Parma, di 1,50 kN/mq). Pur osservando che la struttura collassata era antecedente alla Norma (il carico neve era allora normato a 90 kg/mq), si devono però considerare le caratteristiche geometriche della copertura stessa. Dalle immagini zenitali della vecchia struttura, si può ipotizzare che, se la neve lungo la curvatura esterna era facilmente soggetta a scivolare al suolo, quella verso l’interno non ha fatto che accumularsi gravando sulla sottostante struttura fino a superare il limite di rottura. Le tensostrutture di nuova progettazione sono largamente in grado di far fronte a simili eventi eccezionali.

Le nuove tensostrutture

I due nuovi impianti coperti, di uguali dimensioni, occupano ciascuno un quadrato di 37,40 metri di lato e raggiungono un’altezza all’estradosso di circa 12,50 m.
La struttura comprende travi di fondazione, sia perimetrali sia trasversali, in cemento armato e una copertura formata da sei travi principali ad arco in legno lamellare con arcarecci trasversali.

La copertura delle strutture è realizzata mediante un telo in PVC a doppia membrana da 750 g/mq con interposta camera d’aria, per ottimizzare le prestazioni energetiche; l’impianto di riscaldamento a tutt’aria prevede una nuova termo ventilante, completa di destratificatori di aria per il comfort termico. L’impianto di illuminazione è dotato di corpi illuminanti a LED ad alto risparmio energetico. Rispetto alla sicurezza sismica, gli impianti rientrano nella classe d’uso III, per cui oltre ad un uso strettamente sportivo potranno essere utilizzati anche ad uso scuola.

Per le superfici sportive, che sono andate a sostituire il vecchio manto usurato, sono state scelte due tipologie differenti; per l’impianto polivalente -su cui si potrà giocare a tennis, pallamano, basket o volley – è stato adottato un sistema stratificato, colato in opera, con caratteristiche tali da ottenere una prestazione ottimale qualunque sia l’attività sportiva che vi si pratica (vedi finestra a pagina 23).
Invece per la struttura dedicata specificamente al tennis è stato scelto un manto sintetico specifico per questo sport.

La pavimentazione sportiva per l’impianto multisport

La pavimentazione scelta per la struttura multisport è realizzata in situ con la sovrapposizione di tre strati autolivellanti di specifici prodotti Conica ad elevate prestazioni.

Il primo strato (Conipur 3335) è un rivestimento in resina poliuretanica bicomponente, priva di solventi e autolivellante, che ha funzione di strato elastico: viene utilizzato per le pavimentazioni sportive in sostituzione dello strato elastico prefabbricato. Presenta infatti un buon autolivellamento ed eccellenti proprietà di disaerazione oltre alle proprietà meccaniche. Lo strato è applicato direttamente sulla vecchia superficie, opportunamente rettificata.
Il secondo strato (Conipur 3380 FL) è un rivestimento ignifugo autolivellante, in resina poliuretanica a due componenti; presenta anch’esso elevate proprietà meccaniche; la colorazione è quella prescelta per il risultato finale, in questo caso azzurro.

Lo strato finale (Conipur 3202 W) è una vernice sigillante per interni a base d’acqua, elastica, bicomponente e satinata a bassa viscosità.
Pigmentata nello stesso colore dello strato intermedio, è resistente ai raggi UV; una volta indurito, presenta eccellenti proprietà meccaniche, che si sommano all’elasticità fornita dallo strato di base per dare i migliori livelli di performance sportiva.

Gli altri impianti

Nello stesso periodo in cui sono state realizzate le due nuove tensostrutture è stata anche rinnovata la superficie, sempre in resina, di due campi esterni destinati rispettivamente al tennis e al basket. Inoltre, nel palazzetto è stata completamente rinnovata la sala pesi, di circa 160 mq, con la disposizione delle attrezzature in chiave moderna e funzionale e un allestimento che riprende quello dei grandi campus americani e i centri di preparazione atletica di tutto il mondo. L’allestimento comprende 9 macchine isotoniche, 4 postazioni RACK per l’uso del bilanciere in sicurezza e con la possibilità di usare pesi liberi, una postazione da powerlifting professionale. Completano la fornitura una pista in prato sintetico e l’area cardio completa di airbikes, vogatori e tapis roulant, attrezzature completamente meccaniche che non richiedono alimentazione elettrica.
Nel prossimo futuro, come è stato annunciato durante l’inaugurazione delle tensostrutture, dovranno essere messe in campo le risorse per il rifacimento della pista di atletica, ultimo tassello di un centro sportivo completo e moderno.