Pordenone: Rifacimento della pista del velodromo Bottecchia

Il velodromo Bottecchia, fra i primi dieci open air al mondo, costruito nel 1925, è stato recentemente rimesso a nuovo riportando il manto della pista alla ottimale funzionalità in occasione del “3 Sere Internazionali Città di Pordenone”.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 324

Il velodromo Bottecchia (da Ottavio Bottecchia, primo ciclista italiano a vincere il Tour de France),  è un velodromo ma anche stadio calcistico, e ospita competizioni di ciclismo su pista nazionali ed internazionali nonché le gare interne del Pordenone Calcio. Fa parte di un più ampio complesso polisportivo, comprendente il campo d’atletica leggera Mario Agosti, una pista di atletica indoor sopraelevata e alcuni campi da tennis.
Il velodromo è stato costruito nel 1925 da imprenditori privati che successivamente lo donarono al comune di Pordenone che tuttora ne è proprietario; nonostante l’età è un impianto moderno sotto il profilo tecnico ed è tuttora omologato dalla Federazione Ciclistica Internazionale per gare a tutti i livelli, con un anello che misura quattrocento metri ed una capienza di pubblico di oltre duemila spettatori. Dal 2007, accanto allo staff tecnico previsto dai regolamenti federali è operativo un laureato Isef con il compito di sovrintendere agli allenamenti e mantenere i collegamenti con le scuole per iniziative comuni nel contesto dell’accordo di collaborazione fra la Federazione Ciclistica Nazionale e il Ministero della Pubblica Istruzione.

L’intervento

Nella scorsa primavera, la pista, per una superficie di 4.000 metri quadrati, è stata oggetto di una generale ristrutturazione, conclusasi in occasione della manifestazione “3 Sere Internazionali Città di Pordenone”, che si è svolta dal 24 al 27 luglio.
È stato innanzitutto asportato il rivestimento esistente, applicato 20 anni fa, sigillando quindi le crepe del sottostante massetto cementizio con un adesivo epossidico bicomponente; quindi sono stati sigillati i giunti della struttura in calcestruzzo armato con un cordoncino di schiuma polietilenica estrusa a cellule chiuse e un adesivo sigillante poliuretanico.
L’intervento si è concluso con il rifacimento del manto della pista con uno specifico sistema multistrato a base di resine acriliche appositamente sviluppato per la realizzazione di velodromi in ambienti esterni su supporti in conglomerato bituminoso o cementizio. Le elevate caratteristiche del sistema di resistenza all’abrasione, resistenza meccanica e l’ottima combinazione tra scorrimento e stabilità del pneumatico garantiscono all’atleta, ottime performance sportive, durante lo sforzo fisico.
Lo stesso sistema è stato messo a punto anche grazie all’esperienza maturata in questi anni nella realizzazione dei velodromi di Dalmine, Ferrara, Kiev e Guadalupe.
L’amministrazione comunale ha poi autorizzato gli Amici della pista a realizzare sulla pavimentazione i loghi degli sponsor privati, che si affiancano a quelli dei partner pubblici (Comune, Regione, Turismo Friuli Venezia Giulia). I marchi inseriti potranno essere nel tempo sostituiti da nuovi, senza naturalmente intaccare qualità e sicurezza del fondo: un’operazione che prevede, contrattualmente, l’impegno a reinvestire il 10% degli introiti pubblicitari nella manutenzione dell’impianto.