Milano: Riqualificazione della pista al Centro Saini

Il più grande impianto pubblico della città si rinnova per migliorare l’offerta rivolta agli studenti. Primo lotto, la pista per l’atletica leggera.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 332

Situato all’estremità del grande Parco Forlanini, il Centro sportivo Saini è il più ricco e completo di Milano quanto ad attrezzature ed è l’impianto comunale più grande della città. Grazie alla ricchezza delle strutture il centro può ospitare un largo ventaglio di attività: atletica, rugby, tennis, sci di fondo, tiro con l’arco, rollerblade, nuoto, pallacanestro, ginnastica, pallavolo e beach volley, hockey su prato, tuffi, subacquea, baseball e softball, calcio e calcetto, ginnastica in acqua, arti marziali, scherma e football americano.

La gestione del Saini

Il centro si estende per 160 000 m² in via Arcangelo Corelli 136; venne costruito nel 1975 ed era destinato ad essere il Centro CONI di riferimento della Lombardia.
In seguito è stato ceduto al Comune di Milano ed è stato per anni la sede dell’ISEF Lombardia. Per un certo periodo le lezioni vennero spostate a Cernusco sul Naviglio per poi tornare a far base qui con la Scuola di Scienze Motorie.
Nell’ottica di migliorare l’offerta per gli studenti, si è giunti ad un accordo pluriennale frutto di un lavoro molto articolato tra l’Assessorato allo Sport (guidato da Roberta Guaineri) e l’Università degli Studi di Milano (prof. Elio Franzini Rettore, prof. Fabio Esposito Preside) che ha quindi consentito di realizzare un primo lotto di interventi sulla pista d’atletica.

La pista di atletica

La pista, realizzata negli anni ’80 con un manto prefabbricato, era estremamente deteriorata. Il manto sintetico prefabbricato risultava completamente usurato e sconnesso dal sottofondo, le canaline perimetrali interne di raccolta dell’acqua meteorica erano completamente intasate di materiale e non più idonee a svolgere la loro funzione, i cordoli perimetrali non risultavano a quota continua rispetto le tolleranze ammesse per la pista d’atletica, le segnature erano completamente illeggibili e i cordoli in alluminio da sostituire.
L’esigenza della Facoltà di Scienze Motorie era quella di poter dare un impianto moderno ed adeguato agli studenti, dove si possa svolgere l’attività didattica e che possa essere condiviso con le altre realtà cittadine al di fuori degli spazi occupati dall’Università.
La scelta progettuale è quindi stata di rifare tutti i cordoli e le canaline di raccolta delle acque, adeguare la fossa delle siepi al nuovo regolamento e rifare il manto e le rincorse del salto con l’asta e dei salti in estensione andando a realizzare una pista adatta alla didattica ed all’allenamento con un coefficiente di “riduzione della forza (KA)” maggiore o uguale a 0,38 con temperature della superficie sintetica di 20°. Il grado di elasticità che si è voluto garantire è ottimale per chi si deve allenare tutti i giorni evitando di infortunarsi, non trattandosi di una pista destinata espressamente all’attività agonistica.
La pista consta di un anello da 400 m a sei corsie e rettilineo a 8 corsie, di una corsia di rincorsa per i salti in estensione dotata di due buche di atterraggio, di una rincorsa per il salto con l’asta, di una pedana per il lancio del giavellotto, della gabbia dei lanci, della pedana per il peso poste in area separata ed indipendente e di una lunetta per il salto in alto che per esigenze di budget non è stata ancora rifatta.

Il manto sportivo

La scelta del manto è caduta su una tipologia di colato in SBR spessore 10 mm e strato di finitura in EPDM spessore 3,5 mm.
Preliminarmente è stato necessario asportare la pavimentazione sintetica esistente e quindi livellare il sottostante piano di posa bituminoso.
Il nuovo manto sportivo è stato realizzato con un primo strato di supporto in granuli di gomma nera realizzato a macchina e costituito da granuli di gomma SBR con dimensioni controllate, in ragione di 7 kg/mq miscelati ed uniti con un legante poliuretanico monocomponente non contenente metalli pesanti.
Lo strato superficiale finale, dello spessore nominale di 4 mm, eseguito mediante stesura a spatola di primo strato di rasatura del tappetino in SBR eseguita con rasante poliuretanico bicomponente e successiva stesura di secondo strato con rivestimento continuo in poliuretano, resistente ai chiodi, applicato allo stato liquido, costituito da vari strati di poliuretano autolivellante per un consumo minimo di 2 kg/mq.

Le canalette

La completa sostituzione delle canalette preesistenti per la raccolta delle acque superficiali, ormai intasate di materiale e non più utilizzabili, ha previsto la posa di nuovi elementi prefabbricati con fessura, in polipropilene ad alte prestazioni riciclato al 100%, di colore nero.
La copertura della canaletta, specifica per installazione in impianti sportivi, è realizzata in acciaio con rivestimento in KTL antiruggine, anch’esso di colore nero; gli inserti per ottenere le fessure sono in EPDM (da tagliare e aprire in cantiere) e rispondono ai requisiti della IAAF.