Un attento restauro conservativo ha permesso di convertire le ex-scuderie nel più grande Parco termale di Milano, De Montel-Terme, che unisce le storiche strutture liberty a una progettazione moderna e contemporanea.
Il Parco termale De Montel-Terme a Milano

(Foto Andrea Cherchi)
Nato da un progetto di conversione urbana, è stato inaugurato in zona San Siro a Milano l’elegante Parco termale De Montel-Terme, il più grande del genere in Italia.
L’attento restauro conservativo insieme alla rifunzionalizzazione contemporanea sviluppa un masterplan di oltre 16.000 metri quadrati. L’intervento unisce l’eleganza storica delle strutture in stile liberty con un cuore contemporaneo basato sulla progettazione energetica passiva, a Zero emissioni di carbonio e una strategia energetica improntata all’utilizzo del TLR e dall’acqua termale riconosciuta dal Ministero della Salute, che si emunge da un pozzo a 392 metri di profondità.


Ortofoto Google Earth dell’area nella prima fase dei lavori (nell’angolo in alto a destra si intravvede lo Stadio Meazza) e lo stato delle Scuderie nel 2021 (archivio Tsport).
La storia: dalle ex-scuderie al Parco termale De Montel-Terme a Milano
Le scuderie furono costruite tra il 1915 e il 1918 (la data sulla facciata riporta il 1921) dall’architetto milanese Vietti Violi per conto del nobile banchiere ebreo Giuseppe De Montel, in uno stile liberty che si richiama a quello delle scuderie del duca di Condè presso l’ippodromo internazionale di Chantilly. La zona era una vasta distesa di prati dove correvano e si allenavano i purosangue ma anche i soldati del Savoia Cavalleria.
Prestigiose e rinomate, le scuderie dovettero essere cedute dai De Montel con l’avvento delle leggi razziali, passando alle Pie Opere Missionarie che le affittarono, nel dopoguerra, ad altri allevatori.
Ne seguì un graduale abbandono, fino al passaggio al Comune – negli anni 80 – nell’ambito della lottizzazione del quartiere adiacente. Protette da un vincolo storico-paesaggistico, sono andate via via degradando pur conservando degli elementi decorativi riconoscibili.
La possibilità di creare un polo termale nella zona di San Siro si era profilata nel 2007, quando venne individuata una sorgente di acqua sulfurea a oltre 300 metri di profondità in corrispondenza delle Scuderie De Montel.
L’occasione è arrivata nel 2018, quando Milano ha partecipato al bando internazionale “Reinventing Cities”, promosso dal C40 Cities Climate Leadership Group e reso possibile grazie al contributo di Climate KIC e ofo.
Con lo scopo di avviare una rigenerazione urbana resiliente e a zero emissioni, quattordici città hanno individuato insieme 31 siti sottoutilizzati da ricostruire, invitando architetti, operatori, esperti ambientali, comunità di quartiere, artisti, a costituire team multidisciplinari e a concorrere per trasformare i siti scelti in nuovi baluardi di sostenibilità e resilienza. Le proposte dovevano dimostrare come sia possibile realizzare soluzioni innovative che rispettino l’ambiente, parallelamente ad architetture di alta qualità e benefici per la comunità.

Fra i siti individuati dalla città di Milano, l’area degradata delle Scuderie De Montel, di proprietà comunale, per una superficie di circa 16.000 mq: vincitore per questo sito è risultato il progetto, ideato dall’architetto Giancarlo Marzorati (qui a fianco, un suo schizzo), che riprende proprio l’idea dell’utilizzo dell’acqua sotterranea per creare un Teatro delle Terme.
Il bando comunale prevedeva obbligatoriamente il ripristino degli edifici esistenti e il recupero della memoria storica del luogo; prevedeva inoltre la vendita dell’area all’operatore che avrebbe realizzato l’intervento.

Il progetto di conversione: il nuovo Parco termale De Montel-Terme a Milano
L’edificio delle ex scuderie De Montel rinasce attraverso una riconversione urbana unica nel suo genere, passando dalla sua funzione originaria (stalle e fienili) al più ampio Parco Termale Urbano italiano.
Il minuzioso restauro rigorosamente conservativo, unito alla rifunzionalizzazione contemporanea dell’intero edificio, sviluppa un masterplan urbano di oltre 16.000 mq: 6.000 mq coperti e 12.000 mq tra accurati percorsi benessere e il grande Parco termale.




L’intervento coniuga l’eleganza storica dell’architettura Liberty, con un cuore contemporaneo, basato sulla progettazione energetica passiva e sull’acqua termale riconosciuta dal Ministero della Salute, che sgorga da un pozzo a 392 m di profondità. L’acqua termale, elemento centrale e cuore dell’intervento, sgorga in 10 vasche interne ed esterne, per una superficie totale di circa 680 mq.
La strategia complessiva pone l’accento sulla progettazione energetica passiva, oltre che sull’approccio Zero Carbon Emission e su una strategia energetica improntata all’uso del TLR, al fine di ottimizzare i consumi energetici necessari per l’impianto termico e recuperare parte degli stessi.
Un sistema di riutilizzo dell’acqua piovana raccoglie l’acqua in due cisterne interrate, garantendo l’irrigazione completa delle aree verdi e fornendo acqua di servizio per gli scarichi dei bagni del centro. Inoltre, sono stati installati pannelli solari e impianti fotovoltaici per garantire l’utilizzo di energia rinnovabile, con la previsione di piantare 3.500 tra nuove essenze arboree, alberi e cespugli nel cortile e nel parco.
La mobilità sostenibile è un altro obiettivo chiave, raggiunto attraverso l’introduzione di una stazione di bike-sharing per facilitare l’accesso al nuovo Parco termale e sottolineare l’infrastruttura sostenibile.
Secondo le stime del progetto, quasi il 40% dell’energia termica sarà prodotta da fonti rinnovabili.
Il progetto di De Montel-Terme di Milano si integra armoniosamente nel suo ambiente attraverso la valorizzazione della storia del complesso, tramite una ristrutturazione altamente rispettosa dell’architettura originale e alcuni ampliamenti puntuali e funzionali, al fine di poter definire un involucro edilizio armonioso e un cuore funzionale efficace e contemporaneo, rispetto alle esigenze necessarie ed alla customer experience richiesta.



La nuova destinazione degli spazi interni è inserita nella cornice di un meticoloso restauro filologico, svolto sotto il controllo della Sovrintendenza Milanese, che ha restituito alla loro originaria integrità e bellezza i prospetti esterni e le pareti della struttura, recuperati grazie alle tecniche più avanzate, anche per una ottimale manutenzione e garanzia di qualità nel tempo.
In quest’ottica, la generazione degli spazi interni totalmente adibiti alle differenti customer’s experience è stata realizzata con la costruzione di una struttura in acciaio autoportante per permettere lo scarico dei pesi sulla stessa, senza impatto sulla facciata storica.



Nella corte interna si sviluppano diverse grandi vasche di acqua termale, dedicate alla balneoterapia, mentre il rigoglioso parco outdoor viene enfatizzato da diversi livelli, con ampie aree relax, una sauna, banja russa, varie vasche termali, di cui una a sforo, prospicente la facciata principale dell’immobile con svariate attrazioni e giochi d’acqua, che porta la prospettiva all’elemento di novità sul territorio italiano, ovvero il cenote (che simula una piscina naturale di acqua dolce, tipica del Messico).
I benefici per la comunità sono molteplici: la piazza antistante, aperta al pubblico, diventa uno spazio pubblico per eventi e attività, favorendo l’aggregazione; servizi come il bike-sharing e le rastrelliere per bici private, migliorano la mobilità sostenibile e ne accentuano l’efficacia e la promozione; iniziative sociali e culturali sono supportate da contributi economici e spazi dedicati; vengono infine previsti sconti per gli over 65, disabili e Associazioni locali, al fine di facilitarne l’inclusione sociale. Il progetto promuove anche lo sviluppo economico attraverso l’assunzione preferenziale di personale locale e la scelta di fornitori del territorio, contribuendo alla crescita sociale e alla coesione della comunità.




