A Frascati (Rm) il recupero di una piscina storica

L’architetto Roberto Buccione firma il progetto della nuova piscina di Frascati, che sarà riportata in vita dopo 40 anni nell’ambito di un più ampio progetto cittadino di sostenibilità.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 352

Fra i tanti interventi che beneficiano dell’inclusione nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, illustriamo quello di Frascati, dove viene riportata in vita una piscina risalente agli anni Cinquanta, e dismessa da quarant’anni. Ce ne parla l’architetto Roberto Buccione.

Il polo natatorio di Frascati nasce sotto la firma dell’architetto Antonio Nervi, figlio di Pier Luigi Nervi, e da una ricerca eseguita presso l’archivio del Comune vede la sua creazione nell’ottobre del 1954 con la dicitura di “Piscina Scoperta Tipo”. Gli elaborati grafici progettuali rappresentano in parte quanto costruito nei corpi destinati a servizi con le due vasche ubicate a 90° dall’attuale configurazione.

Rendering di progetto

La piscina di Frascati venne realizzata in concomitanza con le Olimpiadi Estive di Roma 1960 ed ebbe un notevole utilizzo negli anni a seguire fino alla sua chiusura, avvenuta nel 1980 in seguito allo sciame sismico che ha lesionato alcuni volumi con la perdita di tenuta delle due vasche esistenti. Le vasche a disposizione degli utenti erano due, la più grande delle dimensioni di 25.00 x 16,50 m, la più piccola di 25,00 x 4,00.

La superficie del lotto interessato alla ristrutturazione è di 5.224 mq, attualmente occupato da strutture non agibili alla pratica sportiva; Il corpo spogliatoi uomini nel corso degli anni è stato destinato al ricovero dei mezzi della Protezione Civile, lo spogliatoio delle donne come sede della Società di Atletica di Frascati. 

Il lotto sportivo comprendeva, prima della sua chiusura, oltre alle due piscine, due campi da tennis con relativo corpo spogliatoio per uomini e donne ubicato nel lato opposto ai servizi spogliatoi per il nuoto.

I volumi esistenti dei corpi spogliatoi e l’alloggio del custode non vengono modificati. Le superfici dei corpi servizi, alloggio custode e l’ex-atrio ingresso attualmente coperto non vengono modificate (605,00 mq); l’ex atrio sarà rivestito con specchiature vetrate per consentire alle diverse strutture di dialogare e rendere organica la fruibilità complessiva.

I volumi esterni ai corpi servizi comprendono la vasca del nuoto-pallanuoto e la zona di preriscaldamento.

Il piano comunale di Frascati per la sostenibilità ambientale

Il progetto di recupero della piscina di Frascati si inserisce nel Piano Comunale improntato alla sostenibilità ambientale e alla resilienza urbana: il green e il digital conquistano il Comune di Frascati dove l’Amministrazione punta su un piano di rigenerazione sostenibile.  

La Città di Frascati crede nel mantenimento del verde in tutte le direzioni e il recupero e riqualificazione della piscina e servizi di Via Fausto Cecconi sarà uno dei punti qualificanti del progetto. 

Il volto di una città che guarda al futuro vede questo cambiamento partito con la de-pavimentazione delle aree destinate a parcheggi (parcheggio privato nel lato ovest della futura piscina) per continuare nello sforzo di mitigare l’isola di calore, la condizione climatica che, nei periodi dell’anno più caldi, caratterizza le piazze e le strade del quartiere di Via Fausto Cecconi attualmente pavimentate in asfalto/selcio. 

La transizione verde delle piazze avverrà grazie all’utilizzo del terreno “hi-tech”, un substrato di origine naturale studiato per essere più duraturo e nutriente, composto da frantumati di lapillo vulcanico, speciali argille interattive, microrganismi della rizosfera, funghi simbionti e un terriccio di origine vegetale derivante dall’ossidazione e umificazione degli scarti verdi da parte di microrganismi.