A pochi chilometri dalla città di Bergamo si trova il quartier generale dell’Atalanta, la squadra di Serie A che anche nel campionato appena concluso occupa i primi posti della classifica. Il Centro Sportivo Bortolotti nel corso degli anni si è andato ampliando e si allargherà ancora, per accogliere nella stessa sede le attività delle giovanili e gli allenamenti della prima squadra. In occasione del completamento di un nuovo campo in erba sintetica abbiamo parlato con il Direttore Generale Andrea Fabris.
Nuovi campi a Zingonia per l’Atalanta

Il campo in sintetico realizzato questa primavera (Foto FP/Tsport).
Zingonia non è un Comune, ma una località che attraversa i confini di ben cinque Comuni della provincia di Bergamo, la cui costruzione fu iniziativa dall’imprenditore Renzo Zingone a partire dal 1963: oggi il tessuto urbano – in parte residenziale e in parte industriale – salda di fatto gli abitati di Verdellino e Ciserano.
Proprio al centro di Zingonia si apre un’ampia interruzione del tessuto: è il centro sportivo che, acquistato nel 1977 dall’allora proprietario dell’Atalanta, Achille Bortolotti, è oggi intitolato a lui e al figlio Cesare, che fu presidente della Società dal 1980 al 1990.
Negli anni 2000, ai primi 4 campi disposti su 76.000 metri quadrati si aggiunsero le strutture del nuovo centro direzionale e della foresteria (ne parlammo su Tsport 218), con il progetto di aumentare il numero dei campi acquisendo nuove superfici; alla fine degli anni ’10 sono stati realizzati nuovi edifici per il centro giovanile, e due nuovi campi regolamentari in erba sintetica.

A colloquio con Andrea Fabris
Direttore Generale area corporate dell’Atalanta Bergamasca Calcio
Questa primavera, il completamento di un nuovo campo – l’ottavo – è stata l’occasione per una visita e un colloquio con l’avvocato Andrea Fabris, DG dell’Atalanta.
Il centro sportivo Bortolotti comprende oggi cinque campi in erba naturale e tre in sintetico. Questi ultimi sono destinati tutti alle squadre giovanili, mentre di quelli in naturale tre sono utilizzati dalla prima squadra e gli altri due dalle giovanili.

Ci spiega Andrea Fabris: “Il nuovo campo – realizzato ex novo e completato lo scorso aprile – va a soddisfare una reale esigenza di spazi per le squadre: al Bortolotti sono ospitate la prima squadra, le giovanili e le femminili ma non si possono ancora coinvolgere tutte le formazioni che ad oggi sono anche dislocate in altre strutture. Il nostro obiettivo è riuscire, in un futuro prossimo, a portare qui tutte le formazioni (l’Under 23, ad esempio, disputa il campionato di Serie C allo Stadio comunale di Caravaggio); la proprietà ha l’intenzione di acquistare un centro sportivo adiacente e riorganizzare le funzioni: hospitality prima squadra, allenamenti prima squadra e allenamenti giovanili, uffici. Far convivere in un unico luogo le formazioni giovanili con la prima squadra servirà a mantenere alto il senso di condivisione e la visione comune della società e delle squadre, oltre ad attenzionare il vivaio, da sempre focus principale societario: mettere le persone al centro è il nostro obiettivo.
Ma non solo, questo passo renderà più stretto il legame di Atalanta, sotto la guida della famiglia Percassi, con il territorio, con la città, nella consapevolezza che la nostra storia sia parte fondante di ciò che siamo oggi e di ciò che saremo in futuro: nonostante l’espansione internazionale, ci interessa mantenere il radicamento con la comunità locale e questo centro sportivo ne è testimonianza, un tassello fondamentale della nostra visione”.
Il nuovo campo sportivo
Il campo appena realizzato occupa lo spazio che in precedenza comprendeva 9 campi da tennis, un campo da padel e uno da beach volley, ormai in disuso.


Il Centro Bortolotti prima del nuovo intervento: nella foto a destra sono in evidenza i campi sportivi preesistenti.
In abbinamento a questo campo si sta realizzando un corpo spogliatoi per atleti, arbitri e riabilitazione ed è prevista una tribuna da 350 posti – che si aggiunge alle nuove torri faro alte 30 metri – interventi che permetteranno di avviare l’attività agonistica. Il campo è completo di tutte le opere di contenimento in cemento armato, camminamenti perimetrali incluse nuove recinzioni con parapetti e reti parapalloni.
Il cantiere, iniziato a dicembre, con lo smantellamento dei vecchi campi da tennis, è stata un’opera sfidante soprattutto per le condizioni meteoclimatiche.
Il terreno, infatti, è argilloso e con le piogge – cadute abbondanti in gennaio e in aprile – rimaneva acquitrinoso e plastico. A livello di cantiere è stato perciò necessario tracciare delle “piste” laterali ed interne al campo per consentire l’accesso ai mezzi pesanti. La presenza degli undici campi da tennis e padel ha richiesto la demolizione sistematica di tutte le superfici sportive e dei sottofondi, nonché degli impianti di illuminazione e dei camminamenti interni.
Il rettangolo di gioco con annesso campo per destinazione misura m. 112×73 per una superficie di 8.176 mq, delimitato da canalina perimetrale di raccolta acque; la rigatura di gioco è di m. 105×68.

Ortofoto del centro sportivo Bortolotti, ripresa nel febbraio scorso: si nota in alto il nuovo campo sul quale è in corso la posa del sottotappeto che appare di colore celeste (Google Earth).
Il sottofondo a drenaggio verticale è costituito da un pacchetto di inerti a granulometria decrescente di spessore complessivo 44 cm: lo strato più profondo, per circa 30 cm, è realizzato con materiale inerte riciclato, da calcestruzzi provenienti da demolizioni.
Il drenaggio profondo è costituto da tubazioni primarie perimetrali e secondarie trasversali rispetto agli assi mentre il drenaggio superficiale è formato dalla canalina perimetrale per la raccolta delle acque di ruscellamento e dai pozzetti di ispezione posti agli angoli del campo e alla confluenza tra le tubazioni drenanti. Le tubazioni drenanti hanno un diametro di 160 mm quella primaria e 90 mm quella secondaria, microforate nella parte superiore.
I successivi strati in pietra naturale di cava del sottofondo sono di cm 7 (pietrisco), cm 4 (graniglia) e cm 3 (sabbia di frantoio).
Prima della posa del manto è stato realizzato il nuovo impianto automatico di irrigazione, costituito da 6 irrigatori a cannoncino posti tre per ogni lato lungo esternamente al campo per destinazione, con la capacità di 800 litri al minuto; un serbatoio di accumulo interrato da 20.000 litri, con approvvigionamento idrico proveniente dall’impianto preesistente, è completo di stazione di pompaggio (a pompa sommersa).
Il manto sportivo
Il sistema adottato comprende un sottotappeto performante con drenaggio planare, di alta qualità, in polietilene espanso reticolato chimicamente a celle chiuse, sviluppato appositamente per i campi sportivi in erba artificiale; le sue caratteristiche di stabilità – con prestazioni costanti nel tempo – consentiranno di riutilizzare lo Shock Pad più volte dopo la dismissione del manto superficiale usurato.

Il manto è costituito da fibre monofilo verde bicolore, di altezza 52 mm. L’intaso di stabilizzazione è in sabbia silicea, mentre l’intaso prestazionale è costituito da un misto organico vegetale con il 30% di elastomero (foto a destra, FP/Tsport)..
Le fasce esterne al campo per destinazione ricomprese tra canaletta e muri di contenimento hanno un piano di calpestio di pendenza tale da impedire il ristagno delle acque, costituito da un sottofondo in materiale stabilizzato e pavimentato da un manto in erba sintetica decorativa.
Il campo sarà anche curato da un piano di manutenzione ordinaria programmata e ricarica annuale di intaso prestazionale.
I lavori sugli altri campi


Andrea Fabris ci presenta, infine, le ulteriori opere previste per la nuova stagione sportiva. Oltre al campo realizzato ex novo, è stata effettuata la conversione di un campo sintetico in naturale, con esiti di grandissimo pregio e qualità; si prospetta inoltre la necessità di rigenerare uno dei campi in erba sintetica di più vecchia data con un nuovo manto. “Dobbiamo ringraziare la nostra proprietà per il costante sforzo e gli investimenti fatti per consentire al club di continuare a crescere, focalizzando la propria attenzione sui ragazzi del settore giovanile che potranno sempre di più lavorare in un contesto degno dei migliori centri sportivi europei; lo sforzo di tutti i componenti della società è e sarà sempre quello di un’applicazione continua per meritarsi di appartenere ad Atalanta”.