Il tennis al cinema

Speciale tennis e padel (parte 8 di 8).
Una rassegna dei film che hanno il tennis come protagonista, oppure come comprimario in qualche scena “cult”. Con qualche sorpresa.

Kirsten Dunst in “Wimbledon”, 2004

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Di pari passo con il ruolo che il tennis ha avuto nella società, il cinema ha trattato questo sport, almeno fino agli anni ’70, come un passatempo d’élite, giusto per caratterizzare, sullo sfondo, la vita di ricchi annoiati in circoli esclusivi.

È solo quando il tennis ha cominciato a diventare “popolare”, con i suoi eroi seguiti ed imitati, che il cinema si è rivolto allo sport in quanto tale.

Cinema tabella

Dalla tabella, che abbiamo messo insieme grazie ai tanti appassionati di cinema che segnalano in rete sui loro blog curiosità e dettagli, mettiamo in evidenza per primo Wimbledon, del 2004, basato sulla storia di Goran Ivanisevic, primo a vincere uno Slam con una wild card, unito ad una storia d’amore con la tennista Lizzie, e una rivalità avvincente con Jake Hammond. Di qualità il cast, con Kirsten Dunst e Paul Bettany.

Il 1917 ha visto l’uscita del film dedicato alla rivalità fra Bjorn Borg e John McEnroe, incentrata sugli incontri disputati tra il ’78 e l’81, con 7 vittorie ciascuno: a interpretare i due campioni, gli attori Sverrir Gudnason e Shia LaBeouf.

Va ricordato, nello stesso anno un film che parla di battaglie femministe attraverso il tennis: ne “La battaglia dei sessi” è la storia vera di Billie Jean King, che nel 1973 sfidò Bobby Rings, con Emma Stone quale interprete principale.

Il tennis virtuale di Blow up

Molti di più sono invece i titoli in cui il gioco del tennis compare in singole scene come elemento accessorio della storia.

Tralasciando le buffonesche partite di tennis di Fantozzi e Filini (scene girate a Bracciano), vogliamo ricordare invece il simbolico finale di Blow-up, girato nel 1966. In sintonia con l’atmosfera che avvolge tutto il film di Michelangelo Antonioni, un gruppo di mimi scende da una vecchia Land Rover per correre attorno a un campo da tennis, dove due di loro inscenano una partita “simulata”, sotto gli occhi del protagonista, l’attore David Hemmings. Non ci sono parole, solo gesti, il soffio del vento e la luce grigia che avvolge il campo e i mimi. Thomas, giovane fotografo annoiato e ricco della Londra anni ’60, che non trova più le tracce del presunto omicidio che credeva di aver fotografato, comincia a convincersi della impossibilità di distinguere la realtà dall’immaginazione e segue con gli occhi la traiettoria di una pallina che non c’è.

La scena è stata girata nel Maryon Park a Woolwich, non lontano dall’osservatorio di Greenwich, a sudest di Londra; i due campi da tennis, in asfalto tinto di nero nel film, sono ancora identici, con un po’ di colore in più.

La sceneggiatura e le immagini della scena (la n.50 del film) sono visibili a questa pagina.

I Simpsons

Impagabile, e impossibile da ignorare, il ruolo dei Simpsons nella cultura visiva dei nostri giorni.

Parliamo qui dell’episodio 260 (il n. 12 della 12ma stagione), dal titolo “Homer il racchettaro” (originale “Tennis the Menace”), in onda per la prima volta l’11 febbraio 2001 e in Italia il 16 ottobre.

Coinvolti in un torneo di tennis cittadino, i Simpsons, dopo aver litigato fra loro per assicurarsi la vittoria, finiscono con reclutare quattro tennisti professionisti perché giochino al loro posto, fienndo col godersi la partita dei campioni.

L’episodio è scritto da Ian Maxtone-Graham e diretto da Jen Kamerman. Ospiti d’onore, in cartone, Andre Agassi, Pete Sampras, Venus Williams, Serena Williams che nell’originale doppiano se stessi.