San Sebastian (Spagna): Riqualificazione dello Stadio di Anoeta

Lo stadio della città basca, dove gioca la Real Sociedad de Fútbol, è stato oggetto di una profonda ristrutturazione per migliorare il rapporto degli spettatori con il campo di gioco.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 330

Lo stadio di Anoeta si colloca nel quartiere di Amara de Donostia, che costituisce un ambito residenziale intensivo nella città dove vive il 20% della popolazione locale, circa 36.000 abitanti.
Lo stadio si inserisce nella cittadella sportivo-culturale di Anoeta che oltre allo stadio contempla un velodromo, un ministadio, piscine, due palazzetti, un palazzo del ghiaccio e altri impianti.
L’attuale stadio di Anoeta fu inaugurato nel 1993 – in occasione della celebrazione dei campionati europei junior di atletica – e venne costruito per rimpiazzare il campo di calcio municipale di Atocha, inaugurato a sua volta nel 1913. Il progetto rispondeva da un lato alla necessità di rimodellare l’antica cittadella sportiva di Anoeta, e dall’altro di risolvere l’inadeguata ubicazione del campo di Atocha nel pieno nucleo urbano della città.
Lo stadio disponeva di 29.000 posti. Nel 1998 si procedette all’ampliamento delle curve nord e sud, portando la capienza a 32.076 posti. Il risultato finale però era uno stadio con le gradinate molto lontane dal tappeto erboso.
L’edificio dello stadio, prima della nuova riqualificazione, oltre al campo di calcio e alla pista di atletica, ospitava un centro culturale, un’area con gli uffici di federazioni sportive, e gli uffici, il negozio e il museo della Real Sociedad de Fútbol che gioca qui in casa. Lo stadio è circondato da un contesto ampio e spazioso, ma il modo di accedere all’interno risultava piuttosto disordinato e scomodo. Alcuni accessi avvenivano attraverso larghe scalinate esterne ma all’interno non esistevano spazi intermedi davanti alle gradinate che consentissero momenti di pausa o di attesa, attività di ristoro, ecc.

Il progetto di riqualificazione

Gli obiettivi fondamentali del progetto di riqualificazione possono riassumersi in questi punti:
Avvicinare lo spettatore al terreno di gioco e trasformare il campo in uno spazio rettangolare con le gradinate parallele al campo;
Soppressione della pista di atletica e ricollocazione dei pannelli pubblicitari e delle panchine;
Incremento della capienza di circa 10.000 spettatori;
– Miglioramento dell’accessibilità;
Eliminazione delle carenze e delle inadempienze normative;
Modernizzazione dell’impiantistica;
– Generazione di nuovi spazi per incrementare l’intensità dell’uso dello stadio;
– Rinnovamento dell’immagine dello stadio potenziandone il valore simbolico;
– Portare a termine la riqualificazione garantendo l’attività calcistica durante i lavori con una capienza minima di 28.000 spettatori.
Per quest’ultimo obiettivo, i lavori sono stati organizzati in fasi distinte e ordinate nel tempo in modo che le interferenze sul terreno di gioco coincidessero con il periodo estivo.

Le gradinate

Nelle condizioni preesistenti lo spettatore restava lontano dal terreno di gioco a causa dell’esistenza della pista di atletica e della fossa perimetrale che circondava il campo. Uno degli obiettivi era avvicinare lo spettatore sia delle curve che delle tribune al terreno di gioco. A questo scopo è stata eliminata la fossa, sono state soppresse le piste e si è abbassata la quota del terreno di gioco.
Si è optato per il disegno rettangolare del terreno di gioco come avviene in 8 dei 10 stadi scelti come sede della Coppa Europa 2016 in Francia (solo due hanno una geometria curvilinea, lo Stade de France e il Parco dei Principi). I nuovi stadi costruiti per questo evento seguono una geometria rettilinea.
Per poter avvicinare al massimo le gradinate al terreno di gioco, le visuali sono portate al limite.
Per la loro verifica sono state applicate le regole fissate dalla UNI-EN 13200-1 (spostando l’origine delle visuali dal centro della circonferenza del capo alla sua estremità) con l’obiettivo di raggiungere la distanza “c” (dagli occhi alla parte superiore del capo) accettabile di 90 mm (si è lavorato su 5 sezioni).
La norma citata stabilisce la distanza “c” raccomandata di 120 mm e accettabile di 90. Tuttavia, il documento “Stadi di calcio – raccomandazioni tecniche e requisiti ” della FIFA stabilisce una distanza “c” ottimale di 120 mm, raccomandata minima di 90 e minima assoluta di 60 mm. Inoltre riporta che “un criterio minimo semplificato è che ogni spettatore nello stadio possa vedere al disopra del capo dello spettatore che sta seduto in linea diretta due file più avanti” (vedi qui il documento in italiano, in particolare a pag. 52).

La pista di atletica e i pannelli pubblicitari

La pista di atletica che circondava il terreno di gioco era ormai in disuso. È stata quindi eliminata, avvicinando gli spalti al terreno di gioco.
Riguardo ai pannelli pubblicitari, il documento della FIFA citato stabilisce che le distanze minime tra le linee di demarcazione del campo e questi siano di 5 m sulle linee laterali e dietro le porte, con la possibilità di fare un angolo verso le bandierine fino a un minimo di 3 m. Inoltre i pannelli pubblicitari devono avere un’altezza massima di 90-100 cm, ma nella Coppa Confederazioni e nella Coppa del Mondo della FIFA si utilizzano specificamente pannelli blind-side di 70 cm.
Nell’Anoeta si è prevista l’installazione di pannelli di 78,5 cm di altezza situati a 7 m dalle linee di delimitazione lasciando una fascia operativa libera di 1,50 m.
Occorre precisare che la pubblicità verticale si installa abitualmente in funzione delle esigenze televisive, per cui in corrispondenza della tribuna principale non esiste nessun tipo di ostacolo.
Quanto alle panchine si è optato per la loro integrazione nella gradinata (al modo inglese); sono previste panchine trasparenti in modo che si possa vedere tanto all’interno come attraverso di esse.

La capienza

Per ottenere un incremento della capienza, sono state demolite e ricostruite le gradinate dei lati corti. Nella zona tribune, la gradinata superiore è rimasta inalterata, mentre quella inferiore è stata avanzata con un intervento minimale sulla sua struttura.
Dopo la ristrutturazione, la capienza dello stadio è stata portata da 32.289 a 41.952 spettatori.
Si è affrontato inoltre il problema di riservare una concreta collocazione per i tifosi ospiti: questo requisito deriva dalla necessità che questa zona debba essere controllata dal personale che vigila sulla sicurezza dello stadio.
Si è proposto quindi che sia l’angolo nordest ad accogliere gli spettatori della tifoseria ospite. Questo angolo dispone di propri accessi, toilettes e zone bar. Lo spazio riservato ha una capacità massima che corrisponde al 5% della capienza totale, secondo le direttive stabilite da UEFA e FIFA.

L’accessibilità e altre carenze

Lo stadio nella condizione preesistente presentava una grande diversità di accessi. Con la riqualificazione questi sono stati unificati creando uno zoccolo che serve di transizione tra il livello strada e lo stadio.
Nel progetto si è tenuto conto della necessità di riservare postazioni accessibili. Sono state individuate un totale di 200 postazioni senza barriere architettoniche, mentre nella gradinata superiore sono stati riservati 28 posti.
La collocazione nello stadio delle persone che utilizzano sedie a ruote è studiata in modo che queste si sentano totalmente integrate nella gradinata. Diversi ascensori sono stati distribuiti in tutto l’edificio.
Lo stadio risultava comunque carente di alcuni requisiti minimi obbligatori per ottenere la categoria UEFA 4. Con la ristrutturazione è stato messo in condizione di possedere tutti i requisiti necessari per ottenere tale categoria: nuova illuminazione, parcheggi, sedute VIP, zona hospitality, ecc.
Inoltre, è stata migliorata la modalità di evacuazione degli spettatori eliminando una fila di sedute per ciascun lato dei corridoi scalinati.
Quanto alla distribuzione tra uomini e donne negli spazi destinati agli spettatori, è stata fatta tenendo conto dei dati della Real Societad che sono nella proporzione di 80 a 20. Nella proposta, si è migliorata questa proporzione incrementando di un 10% in più gli spazi per le donne. In ogni caso se questi dati variassero col passar del tempo gli spazi sono predisposti per essere modificati e adattati alle nuove esigenze senza problemi.

Lo stadio oltre il calcio

Con la riqualificazione sono stati ricavati vari spazi disponibili che consentono usi complementari allo stadio, come le zone hospitality, gli antepalchi, ecc.
D’altro canto, grazie al ricollocamento degli attuali concessionari d’uso, lo stadio dispone di maggior superficie a disposizione della municipalità e del governo basco, destinata principalmente ad uso culturale. Nel complesso, i nuovi spazi della hall di accesso aumentano il tempo in cui lo spettatore può permanere nell’impianto tanto prima che dopo la partita.
Guardando all’esterno, è stato realizzato per lo stadio un nuovo involucro in EFTE in grado di proiettare un’immagine rinnovata dello stesso, rinforzandone l’immagine di landmark dentro la città. La stessa posizione dell’edificio come sfondo della lunga avenida Madrid, ha indotto i progettisti a immaginare questa nuova pelle in grado di omogenizzare la costruzione dotando lo stadio di un’immagine visualmente riconoscibile.
Così la riqualificazione dello stadio di Anoeta è diventata un’opportunità per fare dell’edificio un simbolo della Real Sociedad de Fútbol tanto a livello locale come a livello internazionale.

Dettagli costruttivi

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