Pietrasanta (Lucca): ristrutturazione della pista di atletica

L’impianto di atletica leggera posto all’interno dell’Impianto Polivalente “Falcone e Borsellino” è stato oggetto di una necessaria riqualificazione.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 346

L’intervento concluso nel mese di aprile fa parte del primo step di ristrutturazione del campo di atletica, con un investimento complessivo di circa 800 mila euro, per metà finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e dal Bando nazionale “Sport e Periferie”.

Un secondo lotto prevede la sistemazione delle attrezzature mobili e la copertura della pista di pattinaggio, con la creazione di un’area attrezzata multidisciplinare.

La descrizione dell’impianto è tratta dalla Relazione Generale del progetto esecutivo redatta dall’ing. Marco Massei.

Lo stato di fatto

Collocato nei pressi dell’uscita Versilia dell’autostrada A11, al centro di una zona di forte richiamo turistico, l’impianto si trova in una favorevolissima posizione non solo geografica ma anche climatica. Lo sfondo delle Alpi Apuane e il contesto ambientale scarsamente urbanizzato costituiscono inoltre uno splendido scenario per gli utilizzatori dell’impianto.

L’impianto di atletica leggera, costruito nella seconda metà degli anni 80, è dotato di una pista a otto corsie con tribune da circa 1000 posti, ampi spogliatoi e spazi di servizio per riscaldamento atleti. Negli anni successivi sono stati aggiunti un anello per la pratica del ciclismo ed una pista di pattinaggio.

Tutto questo fa sì che sia dal punto logistico che tecnico esistano i presupposti per la realizzazione di importanti manifestazioni di atletica leggera, e già in passato sono state organizzati eventi sportivi di livello nazionale e internazionale.

Inoltre, approfittando del clima favorevole, nel periodo primaverile ogni anno centinaia di turisti stranieri scelgono l’impianto di atletica di Pietrasanta come sede per i loro allenamenti.

Il normale bacino di utenza dell’impianto si estende, oltre a tutto il comune di Pietrasanta, anche ai comuni limitrofi di Forte dei Marmi, Seravezza e Stazzema, territori privi di impianti per l’atletica leggera. Nell’impianto si allenano anche numerosi atleti di livello nazionale ed internazionale, tanto che è stato qualificato dalla FIDAL come centro nazionale per la disciplina dei lanci.

Fino all’anno scorso però l’impianto non poteva essere utilizzato nel pieno delle sue potenzialità: il deterioramento del manto sintetico della pista e delle pedane, unito alla mancanza di gran parte delle attrezzature fisse e mobili ormai logore o mancanti, rendeva difficile il suo utilizzo anche per i soli allenamenti.

L’organizzazione di manifestazioni, anche solo a livello regionale, non era più possibile e anche l’afflusso dei turisti stranieri si andava man mano riducendo stante le pessime condizioni. L’utilizzo era perciò limitato agli allenamenti degli atleti locali, seppure con difficoltà, e all’attività amatoriale.

La scelta progettuale

La situazione della pista di atletica era peggiorata negli ultimi anni, tanto che il tappetino non presentava più idonee condizioni di utilizzo per una corretta pratica sportiva. Un rilievo plano-altimetrico ha permesso di stabilire che la pista di atletica e le pedane, salvo alcune aree localizzate, presentavano dimensioni e pendenze che rispettavano i requisiti imposti dalla normativa di settore vigente. Con apposito strumento è stata misurata l’elasticità del manto e, come previsto dopo tanti anni dalla sua realizzazione, è risultata non più rispondente ai parametri previsti dalla normativa vigente per lo svolgimento di manifestazioni agonistiche. A questo deve aggiungersi anche lo stato di gran parte delle attrezzature fisse e mobili ormai logore o mancanti.

Per rendere nuovamente funzionale l’impianto, prima che fosse completamente deteriorato e del tutto inutilizzabile, è stato necessario procedere con un intervento di rifacimento del manto sintetico della pista. La principale normativa di riferimento è la Circolare Tecnica FIDAL 2019 per la realizzazione degli impianti di atletica leggera. L’intervento di rifacimento comportava l’asportazione completa del manto esistente e la realizzazione di un nuovo sottofondo bituminoso contenuto da nuove cordonate e canalette, completato con la stesura del nuovo manto. Stesse considerazioni valgono per la pedana del salto in lungo e triplo, la pedana dell’alto e quella del giavellotto, per le quali al fine di portare le caratteristiche prestazionali delle stesse in conformità alle prescrizioni di cui alla circolare tecnica FIDAL, è stato necessario un rifacimento sostanziale di quello preesistente.

Una volta predisposto il sottofondo bituminoso, e stesa una mano di attacco in primer poliuretanico per l’ancoraggio, è stato realizzato il pavimento sportivo, costituito da un manto sintetico elastico sandwich, ottenuto mediante stesura di un primo strato di 10 mm in tappetino di gomma prefabbricata realizzata in fabbrica con idonei valori di peso specifico incollato al sottofondo bituminoso mediante collante poliuretanico adatto; successivamente stesura di resina poliuretanica turapori su tutta la superficie, di uno strato superficiale di usura dello spessore totale di 4 mm, costituito da colata autolivellante in resina poliuretanica bicomponente colorata, e successiva semina di granuli di termo polimero (EPDM) pure colorati, eseguita sullo strato di resina bicomponente non ancora catalizzata per ottenere il parziale inglobamento nella stessa.

Si tratta di un intervento dai costi più elevati che però garantisce un impianto nuovo, moderno e dalle prestazioni elevate. Seguendo la necessaria manutenzione il nuovo manto potrà essere omologato per 20 anni come “Impianto di Attività” e sarà possibile organizzare manifestazioni di qualsiasi livello.

Anche il turismo sportivo potrà avere un nuovo impulso grazie a una nuova pista ad alte prestazioni inserita nello splendido contesto in cui già si trova.

Insieme ai lavori di ristrutturazione della pista si è provveduto anche al rinnovamento delle attrezzature acquistando il materiale deteriorato o mancante in modo da poter ottenere l’omologazione FIDAL ed avere un impianto adeguato ad ospitare i numerosi atleti provenienti anche dall’estero che cercano le condizioni ottimali per effettuare i loro ritiri sportivi.