Salvataggio di San Siro: le Società ci provano

Milan e Inter comunicano che nei giorni scorsi hanno presentato al Comune di Milano delle proposte per la conservazione di parte dello storico Meazza. Ma forse non è questo il problema.

Le caratteristiche rampe e il terzo anello del Meazza (Foto BG per sport&impianti)

Alessandro Antonello, AD dell’inter, e Paolo Scaroni, presidente del Milan, hanno portato in Comune due proposte per il salvataggio di San Siro: due rendering – redatti con riferimento ai progetti già noti sul nuovo stadio – rappresentanti due soluzioni.

Il progetto di Manica propone il mantenimento della facciata della tribuna arancio con le sue rampe “storiche” e una parte della curva Sud, compresa la torre compresa tra queste.

Il progetto Populous conserva anch’esso la tribuna arancio, oltre a parte delle due curve nord e sud.

Fattore comune alle due proposte è l’utilizzo del campo per la pratica di svariate attività sportive, diverse dal calcio.

L’urbanistica (ancora)

L’iniziativa dei due club va incontro a una delle obiezioni poste dal Comune di Milano all’attuazione del progetto per il nuovo San Siro, quella – cara anche al largo pubblico – della memoria storica, che implica la conservazione di almeno una parte del vecchio impianto.

Ma se questa può essere una scelta che si può liberamente condividere o meno, non lo è la questione delle volumetrie. È quest’altro il vero ostacolo all’attuazione del progetto, dato che il Piano di Governo del Territorio, appena approvato, non consente lo sfruttamento edilizio richiesto dagli investitori (0,63 mc/mq contro i 0,35 consentiti).

In questa direzione non è stato fatto, al momento, nessun passo avanti (o indietro, se vogliamo).