Speciale… Quidditch!

Quando, nel 1997, la scrittrice inglese J.K.Rowling pubblicava “Harry Potter and the Philosopher’s Stone” , il primo romanzo della saga di Harry Potter, non avrebbe forse immaginato che in futuro il Quidditch, gioco magico che si disputa a cavallo di manici di scopa volanti, lì descritto per la prima volta, sarebbe diventato una vera disciplina sportiva.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 321

E oggi, a ventun anni dal libro e a diciassette dal film in cui abbiamo visto per la prima volta gli studenti di Hogwarts cimentarsi nel Quidditch di fantasia, l’Italia ospita addirittura la quarta Coppa del mondo di quidditch: a Firenze, dal 27 giugno al 2 luglio.

Quidditch babbano: la storia

Inventato nel 2005 con un campionato intra moenia al Middlebury College nel Vermont, il quidditch è uno sport in cui due squadre di sette giocatori si affrontano su un campo con superficie in erba.
Il gioco è ovviamente ispirato al Quidditch di fantasia della saga di Harry Potter, e per questo viene definito quiddich babbano (giocato, cioè, da chi non ha poteri magici: i comuni mortali). Le regole sono state scritte da Alexander Manshel, primo Commissario di quidditch, utilizzando elementi del rugby, del dodgeball, del calcio e di giochi infantili di strada come il rimpiattino.
Sin dal 2017 si sono svolti tornei internazionali, con diverse definizioni, ultimi dei quali nel luglio 2016 la IQA Quidditch World Cup a Francoforte, Germania, con 23 nazionali di tutti i continenti, e nel marzo 2017 la quinta edizione dell’European Quidditch Cup a Machelen, nella provincia di Antwerp, Belgio, con la partecipazione di 32 squadre provenienti da 15 diversi stati europei.
Il quidditch in Italia nasce nel dicembre 2011 quando Michele Cabassi traduce il regolamento allora vigente e ne dà visibilità attraverso una pagina facebook. Le prime squadre italiane nascono e cominciano a partecipare a tornei locali nel 2012.
Nel 2013 nasce l’Associazione Sportiva Dilettantistica “Associazione Italiana Quidditch” (AIQ), affiliata all’IQA, che si occupa della promozione e della gestione del quidditch in Italia.
L’Italia ha ospitato nel 2015 la prima edizione degli IQA European Games, a Sarteano, in provincia di Siena; nel maggio 2017 si è svolto a Brindisi il quarto torneo nazionale (ora “Coppa Italiana Quidditch”); in questo mese di maggio, a Roma, il quinto torneo nazionale (seconda “Coppa Italiana Quidditch”).

Le regole

Le regole dello sport sono state codificate dalla International Quidditch Association (IQA).
Il campo di gioco ha una dimensione di 55 x 33 metri, con le estremità a semicerchio, e con un’estensione all’intorno, riservata ai giocatori e priva di ostacoli, pari a 77 x 44 metri: i limiti del campo, se si gioca su terreni destinati ad altri sport (calcio, rugby) possono essere delimitati da coni o birilli.
Lungo una “goal line” disegnata nelle due opposte metà campo sono collocati, su aste di diversa altezza, tre cerchi di uguale dimensione.
I giocatori sono sette per squadra: tre “cacciatori”, due “battitori”, un “portiere” ed un “cercatore”.
Diversi sono dunque i ruoli e anche gli aspetti del gioco che interagiscono fra loro.
Innanzitutto, il boccino (snitch) è una preda che, una volta catturata, determina la fine del gioco. Si tratta di una palla da tennis, inserita in un calzino (sock) che a sua volta viene appeso al calzoncino del boccinatore: costui è un personaggio indipendente dalle squadre, vestito di oro o di giallo, che entra in campo 17 minuti dopo l’inizio della partita e deve muoversi sul terreno di gioco cercando di evitare che il boccino venga catturato: a questo scopo può interagire fisicamente con tutti i giocatori per impedire loro di toccare il boccino. La sua cattura vale 30 punti e determina la fine della partita.
Nel frattempo, i cacciatori ed il portiere si passano la pluffa (quaffle), una palla da pallavolo leggermente sgonfia per poter essere afferrata con una sola mano. Lo scopo è di segnare un goal negli anelli (hoops) della squadra avversaria: il goal può essere segnato sia lanciando che accompagnando la palla dentro l’anello, sia da un lato che dall’altro; ogni goal vale 10 punti.
Un terzo aspetto del gioco è dato dai bolidi (bludger), costituiti da tre palle da dodgeball (un gioco simile alla “palla avvelenata”), a disposizione dei battitori che le adoperano per colpire i giocatori avversari. Il giocatore colpito deve abbandonare l’eventuale pluffa di cui è in possesso, portarsi in prossimità dei propri anelli e toccarne uno prima di ritornare in gioco.
Va aggiunto, infine, che tutti i giocatori sono tenuti a tenere una scopa (broom) tra le gambe, come simbolico riferimento al gioco di fantasia, ma anche come handicap per obbligare a usare una sola mano per maneggiare la palla. La scopa, che può essere rappresentata anche da un semplice bastone con o senza la “coda”, ha dimensioni minime e massime determinate.
La durata della partita non è predefinita, essendo determinata dalla cattura del boccino: in genere non supera i 30 minuti; la vittoria è assegnata a chi ha più punti al momento in cui viene catturato il boccino.

La Four Maximum Gender Rule

Il concetto di inclusività nel gioco del quidditch è espresso dalla regola dei 4 giocatori di uno stesso genere, dove il genere è scelto dal giocatore e può essere diverso da quello biologico. Questa la regola:
A quidditch game allows each team to have a maximum of four players who identify as the same gender in active play on the field at the same time.
A. Including the seeker when released, a team may not have more than four players who identify as the same gender in play.
B. The gender that a player identifies with is considered to be that player’s gender.
C. In the event that a team cannot field a full team as fielding a full team would cause that team to exceed the gender maximum due to injury or players receiving red cards, the team may continue to play with fewer than 6 or 7 if after the seeker floor has ended) players, with the missing player(s) not counting toward the gender maximum.

L’Italian Quidditch Association, ha proposto di integrare la regola con la “Two/three minimum complementary rule”: lo spirito della regola è quello di non superare comunque il massimo di 4 giocatori appartenenti allo stesso genere (liberamente scelto), ma di garantire la presenza in campo di almeno 2 giocatori per ciascun genere anagrafico (deducibile dalla documentazione rilasciata dal Paese di provenienza del giocatore e non necessariamente coincidente con il sesso biologico di nascita: in Italia, ad esempio, la rettifica anagrafica del genere è consentita dalla Legge 164/1982). Questa regola integrativa sarà testata durante la Coppa Italiana Quidditch 2018 senza l’approvazione ufficiale della International Quidditch Association, con la quale è in corso un dialogo per introdurre la suddetta regola come amendment nel Rulebook italiano per la prossima stagione sportiva.

Il Campionato Mondiale di Quidditch

Dunque gli spazi intorno all’Artemio Franchi di Firenze, dove saranno ricavati almeno cinque campi, ospiteranno la sei giorni dello sport ispirato alla saga di Harry Potter, sotto l’egida della International Quidditch Association (http://iqaquidditch.org/) ed in collaborazione con Human Company e con il Comune di Firenze.
Il campionato mondiale di quidditch (IQA World Cup) è il torneo internazionale disputato dalle federazioni sportive che fanno parte dell’International Quidditch Association, la federazione internazionale cui fa capo lo sport del quidditch.
A partire dall’edizione del 2012, disputatasi ad Oxford, il campionato si svolge ogni 2 anni; ad oggi detiene il titolo di campione del mondo la nazionale australiana, che ha vinto nel 2016 in Germania.
A Firenze sono attesi 31 Paesi partecipanti, i cui atleti e staff saranno ospitati nel nuovo Firenze Camping in Town; sarà il più vasto torneo nella storia di questo sport.
Se le gare ufficiali si svolgeranno nell’area del Campo di Marte, la cerimonia di apertura del 27 giugno è prevista nel centro storico, insieme con una serie di eventi collaterali ispirati al mondo di Hogwarts con visite guidate a tema e cacce al tesoro.
Rebecca Alley, direttore esecutivo dell’IQA, ha dichiarato che Firenze è stata scelta per la sua storia, bellezza, accessibilità e per il supporto dei partner di IQA. “Avere le cerimonie di apertura in una storica Piazza e poter far giocare i nostri atleti ai massimi livelli nel cuore di un sito di fama internazionale come Firenze, è un’opportunità incredibile sia per i nostri atleti e volontari che renderanno davvero mondiale la Coppa, sia per rendere più elevato il profilo dello sport”.

Harry Potter: The Exhibition

Dal 12 maggio al 9 settembre è aperta a Milano la mostra “Harry Potter: The Exhibition”, presso la Fabbrica del Vapore.
Su 1.600 metri quadrati di esposizione sono visibili materiali ispirati ai set dei film di Harry Potter con i costumi autentici, gli oggetti di scena e le creature fantastiche dei film. Fra le ambientazioni, la sala comune e il dormitorio di Grifondoro, le aule di Pozioni ed Erbologia, la Foresta Proibita, allestite con oggetti originali.
Il Quidditch è presente, oltre che con gli oggetti e i costumi, anche con un momento interattivo, nel quale il visitatore può entrare nel campo e lanciare una pluffa.
La mostra, che ha già girato per le maggiori città del mondo, è organizzata da Warner Bros. Entertainment e, per l’Italia, in collaborazione con GES, D’Alessandro e Galli, Sold Out e Encore.

Filmografia / Bibliografia

https://youtu.be/i71m6NiDaH8

L’invenzione fantastica del Quidditch compare per la prima volta nel libro di J.K.Rowling “Harry Potter e La Pietra Filosofale” (Adriano Salani Editore, 1997), e quindi nel 2001 con l’omonima trasposizione cinematografica della Warner Bros.
Il gioco è rappresentato o citato nei primi 6 libri della saga e nei rispettivi film (ad eccezione di “Harry Potter e l’Ordine della Fenice”, dove la scena è stata tagliata per motivi di timing):
Harry Potter e La Camera dei Segreti (libro 1998, film 2002)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (libro 1999, film 2004)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (libro 2000, film 2005)
Harry Potter e l’Ordine della Fenice (libro 2003)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (libro 2005, film 2009)
La scrittrice ha inoltre “codificato” la storia del Quidditch nel libro Quidditch Through the Ages, citato per la prima volta in “Harry Potter e La Pietra Filosofale” come oggetto di fantasia, ma poi pubblicato realmente nel 2001 per beneficenza (in Italia: Il Quidditch attraverso i secoli, Adriano Salani Editore, 2002).
Naturalmente qui si parla del Quidditch di fantasia, che si usa indicare con la lettera maiuscola distinguendolo dal quidditch babbano – quello reale – che si scrive in minuscolo tranne che negli acronimi.

Videogiochi

Harry Potter e la Coppa del Mondo di Quidditch (Harry Potter: Quidditch World Cup) è anche un videogioco prodotto dalla Electronic Arts. Il giocatore partecipa alla Coppa Quidditch di Hogwarts (a cui sono ammesse le casate di Grifondoro, Serpeverde, Tassorosso e Corvonero). In seguito il gioco permette di accedere alla Coppa del Mondo di Quidditch (fra Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Germania, Scandinavia, Giappone, Spagna, Australia e Bulgaria).
Il gioco risulta piuttosto elementare, con regole simili a quelle del basket e in parte del baseball. In base alle recensioni, il gioco appare graficamente di buon livello, ma con il limite di essere interessante solo per i fan; infine, apprese le tattiche necessarie, risulta un gioco troppo facile.