Nuovo San Siro: il progetto va avanti, ma le volumetrie sono sempre troppe

Inter e Milan hanno presentato gli aggiornamenti dei due progetti per il nuovo stadio milanese, rivisti in base alle richieste comunali. Ma non c’è ancora rispetto per gli standard urbanistici.

Un rendering del progetto Manica/Sportium con il recupero parziale del “Meazza”.

Le due società calcistiche milanesi hanno resi noti i progetti per il nuovo San Siro, modificati in particolare per quanto riguarda la parziale conservazione del vecchio Meazza così come richiesto dal Comune di Milano dopo il primo esame.

Progetto Populous.

Questo il comunicato congiunto dei due club:

“AC Milan e FC Internazionale Milano hanno presentato al Comune di Milano un documento propedeutico al progetto di fattibilità relativo alla creazione nell’area di San Siro di un nuovo Stadio con i più elevati standard internazionali e di un Distretto moderno e innovativo per lo Sport e il Tempo Libero. Le due proposte presentate, frutto di un costante e proficuo dialogo con l’amministrazione, sono state realizzate in conformità alle 16 condizioni indicate, nel novembre 2019, dal Consiglio e dalla Giunta Comunale.

I nuovi progetti, sviluppati dagli studi di architettura Populous e Manica/Sportium, prevedono un nuovo Stadio, moderno e con i più elevati standard, e il mantenimento di elementi dell’attuale impianto Giuseppe Meazza nel contesto di un nuovo distretto dedicato al retail, allo sport e all’intrattenimento fruibile 365 giorni all’anno, con aree verdi per 106.000 mq (ovvero il doppio rispetto agli attuali 56.000 mq).

Sarà un “hub” dedicato ad attività sportive, ricreative e culturali, localizzate sia “outdoor” che “indoor”, “running track”, percorso ciclabile, palestra, “skateboard park”, campo da calcetto, il museo dello sport: la maggior parte dei servizi sportivi sarà disponibile gratuitamente al servizio dei milanesi e dei cittadini dei quartieri limitrofi. Un distretto innovativo per le nuove generazioni, all’avanguardia per il basso impatto ambientale e l’elevata sostenibilità; un centro di aggregazione sicuro per il quartiere e la città.

AC Milan e FC Internazionale Milano ritengono fondamentale, soprattutto in questo momento, poter avviare un progetto da oltre un miliardo di euro a Milano, un’opera di eccellenza internazionale che genererà migliaia di posti di lavoro e rappresenta una straordinaria opportunità di rilancio per la Città e per il sistema calcio italiano”.

Progetto Manica/Sportium.
Progetto Manica/Sportium.

L’urbanistica dimenticata

Pur non mettendo in dubbio l’opportunità di realizzare un nuovo impianto funzionale e moderno, e prendendo atto dello sforzo di venire incontro al desiderio di conservare la memoria del vecchio stadio, non si può non notare che l’unico punto di ostacolo alla realizzazione del progetto complessivo – e non ancora affrontato – continua ad essere di natura prettamente urbanistica.

Come abbiamo messo in evidenza in precedenti occasioni (in agosto; in settembre; in ottobre; in gennaio), il Piano di Governo del Territorio, approvato oltretutto da poco, non consente l’insediamento della quantità di volumetrie estranee alla funzione sportiva nella misura richiesta dai club per far stare in equilibrio i conti dell’investimento. Consentire il doppio dei volumi previsti dal Piano di Governo fa saltare il significato stesso della pianificazione urbanistica, che – se si dovesse cedere – non risponderebbe più al complesso equilibrio tra abitanti, funzioni, servizi, che è l’oggetto sostanziale del piano.

Aspettiamo di vedere come si comporterà l’Amministrazione Comunale presa tra l’opportunità di un grosso investimento di sicura efficacia mediatica e il diritto dei cittadini ad essere trattati, anche nell’urbanistica, con regole uguali per tutti.

Progetto Populous.
Progetto Populous.