Massa: pista di atletica leggera al Campo Scuola

All’interno dell’area sportiva comunale di Massa, che comprende anche lo stadio e il palazzetto dello sport (vedi Tsport 328), è stato riqualificato il complesso per l’atletica leggera
con anello e pedane, al fine dell’omologazione dell’impianto a 6 corsie in classe B.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 343
marina di massa atletica

Oggetto dell’intervento è la riqualificazione del complesso per atletica leggera all’interno dell’impianto denominato “Campo Scuola”, in un’area sportiva che comprende lo Stadio Comunale e il recentissimo Palazzetto dello Sport.
Il Campo Scuola comprende, oltre alla pista e alle pedane, anche un corpo spogliatoi e servizi, una tribuna da 640 posti, con locali sotto tribuna, un campo da pallacanestro, uno da calcio a cinque, uno da tennis e una pista di go kart.
Nel Comune di Massa – oltre 69.000 abitanti – l’impianto è l’unico esistente; il Campo Scuola resta aperto per 50 settimane l’anno, con un utilizzo da parte delle scolaresche nelle ore del mattino e di un utenza varia nel pomeriggio e nel fine settimana, attraverso associazioni sportive del territorio che praticano sport a livello agonistico, amatoriale o dilettantistico.

L’intervento di riqualificazione – limitato per ora alla pista e alle pedane – è finalizzato ad ottenere il rinnovo del collaudo e dell’omologazione dell’impianto nella classe più elevata prevista dalla FIDAL per una pista a 6 corsie, ossia la classe B, così da poter utilizzare l’impianto non solo per l’attività amatoriale ma anche per quella agonistica a livello provinciale e regionale.
L’impianto venne realizzato negli anni ’60 con un sottofondo, tuttora esistente, formato da una massicciata di circa 25-30 cm e soprastante manto in Rubkor (un misto di asfalto e gomma).
Nel 1980 il manto di usura originario venne sostituito con uno strato di binder di circa 5 cm e soprastante manto elastico colato in opera. Nel 1996 la pista è stata oggetto di retopping con spruzzatura di granuli EPDM e resine colorate, a seguito del quale è stata omologata.
Nel corso degli anni all’usura superficiale si sono aggiunti cedimenti e rigonfiamenti del sottofondo dovuti alla crescita di radici dei pini che circondano la pista, talché risultava ormai necessario un intervento radicale sia sul manto che sul sottofondo per garantire agli atleti una risposta omogenea, sia per la trazione sia per l’assorbimento di energia.

Gli interventi eseguiti

La pista di atletica leggera, a 6 corsie di 400 metri oltre a una corsia interna per i 3000 siepi, con prato interno all’anello, è realizzata planimetricamente con due curve monocentriche, di raggio al cordolo interno pari a 39,69 m e al cordolo esterno 47,01 m, e da due rettilinei paralleli, idonei per le gare di 100 metri e 110 ostacoli. La larghezza utile risultava di 7,64 m: geometricamente questa viene leggermente ridimensionata nel tracciare le nuove segnature, portando le 6 corsie alla larghezza di 1,17 m ciascuna oltre a 5cm di linea.
Il progetto di ripristino ha previsto la rimozione del manto esistente e la realizzazione di un nuovo manto sintetico, impermeabile, con finitura topping seminato, previa la stesura di un tappetino di usura in conglomerato bituminoso da almeno 3 cm immediatamente al di sopra del manto bituminoso preesistente.
Una volta perfezionato il sottofondo e messi in quota i cordoli interni ed esterni, si è proceduto alla formazione del nuovo manto sintetico con le modalità previste dal punto 5 della tabella V.1 della Circolare FIdal 2019 “Manto sintetico misto , impermeabile, realizzato con strato di base in tappetino di gomma prefabbricata e finitura a topping seminato”.

In dettaglio, le lavorazioni specialistiche per la posa del manto sono le seguenti:

  • Manto di attacco con primer poliuretanico per l’ancoraggio al sottofondo bituminoso;
  • Strato di supporto in telo prefabbricato a spessore costante costituito da fibre e granuli di gomma SBR uniti con un legante poliuretanico monocomponente, dello spessore di 10 mm e incollato al sottofondo;
  • Strato impermeabilizzante (turapori) in mescola di resina poliuretanica bicomponente colorata e polvere di termopolimero EPDM pure colorata;
  • Strato di usura superficiale dello spessore totale di 4 mm, formato da uno strato con rivestimento continuo in poliuretano applicato allo stato liquido, autolivellante, e finitura superficiale eseguita con semina manuale di granuli di gomma EPDM colorata sullo strato di resina bicomponente non ancora catalizzata per ottenere il parziale inglobamento in essa. Dopo l’aspirazione dei granuli in eccesso non legati, il manto ha uno spessore di 13 mm e le caratteristiche richieste dai regolamenti tecnici federali.

Per assicurare un fondo omogeneo e uniforme, senza avvallamenti o dossi, prima di realizzare il nuovo manto sono stati eseguiti interventi localizzati di scavo per l’eliminazione delle radici affioranti. È stato anche necessario eliminare una parte dei pini troppo vicini alla pista, il cui taglio è stato compensato con la piantumazione in luogo idoneo di un numero doppio di esemplari.
Oltre all’intervento sulla pista, è stata effettuata la risagomatura della fossa siepi (in quando non conforme alle misure previste dalle norme attuali) e il risanamento della corsia di emergenza esterna con verniciatura speciale.
A fronte della eliminazione delle ampie zone pavimentate in corrispondenza delle pedane per i salti in estensione e in elevazione non più necessarie, è stata realizzata una nuova area pavimentata all’interno della lunetta sudest, dove sono state spostate la pedana per il lancio del martello e le aree per il salto in alto; nella stessa area rimane la pedana per il lancio del giavellotto e una pedana per il lancio del peso.
In questo modo si va a migliorare la conformazione dell’impianto rendendolo conforme agli indirizzi di settore. Complessivamente la nuova pavimentazione interessa una superficie di 6.030 mq in più.