La necessità di rispettare i tempi di realizzazione delle opere pubbliche che beneficeranno (si spera) dei fondi europei legati al NextGenerationEU mette in discussione – se ancora ce ne fosse bisogno – la farraginosità del nostro Codice degli appalti e la eccessiva durata dei tempi di realizzazione delle stesse.
La prevalenza del progetto
L’ultimo rapporto pubblicato (nel 2018) dall’Agenzia per la Coesione Territoriale rileva un tempo medio di 4,4 anni, di cui 2,5 relativi alla progettazione, 0,6 per l’affidamento e 1,3 per l’esecuzione. Tempi inconciliabili con le richieste dell’Europa.
Con l’obiettivo di accelerare i tempi, si parla oggi di rafforzare l’istituto dell’appalto integrato, così da poter affidare con un’unica gara progetto ed attuazione dell’intervento.
Nel recente passato, l’istituto dell’appalto integrato non ha avuto gli effetti desiderati, sottraendo di fatto all’ente appaltante la regia del lavoro a favore dell’attuatore: talché il d.lgs. 50/2016 lo ha vietato, tranne che in caso di project financing, PPP, e altre situazioni particolari. Salvo poi derogare con successivi provvedimenti a tale divieto, per ora sino a fine 2021 (legge 120/2020).
In ogni caso, il cuore del problema rimane il progetto. Se l’ente pubblico mette a gara un progetto preliminare o definitivo non accurato, l’esecutivo dovrà necessariamente rimetterci mano, che sia slegato o no dalla sua attuazione. Con conseguente slittamento dei tempi di approvazione, e spesso anche dei costi, o, viceversa, con un impoverimento dell’idea iniziale per poterne mantenere la sostenibilità da parte dell’impresa.
Ecco perché non ci stanchiamo di parlare quotidianamente ai progettisti per condividere con loro tutti gli strumenti che possano garantire il miglior risultato, giacché solo con lo scambio delle informazioni si amplia l’orizzonte di conoscenza che sta alla base della creatività e della buona pratica.
Fa parte di questo impegno il programma di webinar organizzati nell’arco dell’anno secondo il calendario che trovate qui, un programma che si affianca alle consuete pagine di Tsport e all’informazione quotidiana del portale Sport&Impianti.