Lo Speciale pubblicato in Tsport 365 mette a confronto la dimensione dei più grandi impianti sportivi esistenti al mondo, con i grandi eventi sportivi di livello internazionale: e non sempre c’è corrispondenza fra questi e quelli. Qui parliamo della prossima Olimpiade invernale.
Speciale Grandi eventi
4 – Los Angeles 2028 (XXXIV Olympic Games)

Il Los Angeles Coliseum (foto Chad Robertson).
I Giochi della 34ma Olimpiade si svolgeranno a Los Angeles (USA) dal 14 al 30 luglio 2028. È la terza volta che la città californiana ospita le Olimpiadi estive, dopo il 1932 e il 1984. Va ricordato che nel 2017, quando furono discusse le candidature per il 2024 e per il 2028, tre paesi già proposti si erano ritirati: la Germania, l’Ungheria e anche l’Italia, che aveva ipotizzato l’evento a Roma. Rimasero quindi in lizza solo Parigi, che ottenne l’edizione 2024, e Los Angeles per il 2028.

In vista della scadenza, Los Angeles ha attivato un vasto programma di implementazione dei trasporti pubblici, in parte già attuato e in parte da concludere nei prossimi tre anni (va detto che si tratta di interventi comunque già pianificati, che sono solo stati accelerati per l’occasione).
Le sedi di gara
Il programma generale prevede 40 sedi di gara, distribuite in varie zone della conurbazione di Los Angeles. Come raccomandato dal CIO (ma non sempre seguito…), la candidatura statunitense è stata improntata all’utilizzo di strutture già esistenti, o comunque già in costruzione, unite alle inevitabili strutture temporanee da prevedere per taluni sport soprattutto outdoor.

Ecco quindi che mancheranno i grandi progetti visti nelle più spettacolari Olimpiadi moderne: dalla straordinaria esperienza urbanistica di Barcellona nel 1992 alle strutture iconiche – citando per soli esempi – di Pechino nel 2008, di Rio de Janeiro nel 2016, di Tokyo nel 2021. Alcune strutture verranno adeguate o implementate, ma nessun nuovo impianto è in programma.
Le strutture temporanee previste sono 9. Due saranno realizzate nella Carson Zone, in particolare per il tennis; tre nell’area di Long Beach, con le pareti di arrampicata sportiva e il beach volley; una nel centro per lo squash, e tre nella Vally Zone con bmx e skateboard.

Il Los Angeles Memorial Coliseum
L’impianto che vedrà le cerimonie di apertura e di chiusura dell’Olimpiade sarà il Memorial Coliseum, uno dei più illustri stadi degli USA. Costruito nel 1923 su progetto degli architetti John e Donald Parkinson, padre e figlio, funge da memoriale di coloro che hanno militato nelle Forze Armate statunitensi durante la Prima guerra mondiale. È la casa dell’USC Trojans Football Team, è stato sede del Super Bowl, ed ha ospitato le altre due Olimpiadi californiane.



Il Los Angeles Memorial Coliseum, assai noto anche fuori del mondo sportivo perché usato come scenografia in diverse occasioni cinematografiche o televisive (come il terzo episodio della seconda stagione di “Colombo”, 1972), ha subìto nel 2019 un significativo intervento di restauro e di adeguamento che ha comportato la revisione totale dei posti a sedere, l’aggiunta di suite di lusso e la creazione della Scholarship Tower, uno spazio moderno con una capacità di 3.000 posti. La torre vanta due livelli di Founders Suites, servizi di ristorazione, una lounge per eventi aperta tutto l’anno e una terrazza sul tetto in grado di competere con gli hotel di lusso del centro di Los Angeles. L’intervento ha comportato complessivamente la riduzione della capienza totale da 92.348 a 77.500 spettatori; è stato inoltre introdotto un aggiornamento tecnologico completo, introducendo il WiFi in tutto lo stadio, una novità assoluta.


Titoli di testa e un fotogramma del telefilm “Colombo”, Stagione 2, Episodio 3.
Resta aperta la necessità di introdurre, almeno temporaneamente, la pista di atletica all’interno dell’ovale, dato che qui sono previste anche le gare di atletica leggera olimpica e paralimpica. L’intervento in programma (per un investimento di un centinaio di milioni di dollari) prevede la realizzazione di una nuova superficie, rialzata di circa 3,30 metri sul piano attuale di gioco, che andrebbe a ricoprire le prime file di sedute – le quali altrimenti non consentirebbero uno spazio sufficiente per far correre la pista nella lunghezza regolamentare. Questo plateau temporaneo dovrebbe essere sorretto da migliaia di colonne e piastre metalliche. Lo spazio sottostante ospiterebbe l’area di riscaldamento e la call-room, dove gli atleti si registrano prima della gara. Una piattaforma elevatrice porterebbe gli atleti al livello del campo per un’entrata spettacolare.


A sinistra, schema del progetto per la pista provvisoria di atletica nel Coliseum; a destra, rendering rappresentativo (fonte LA28).
Si tratta certamente di un intervento piuttosto invasivo; il manto erboso e lo strato di terra del campo di gioco dovranno essere rimossi per raggiungere la base in cemento dello stadio, su cui saranno disposte colonne regolabili ogni 3 metri circa. La difficoltà operativa sta anche nel fatto che lo stadio ha un solo punto di accesso, e l’introduzione dei materiali da costruzione dovrà avvenire probabilmente mediante gru di enormi dimensioni.
I lavori dovrebbero cominciare appena conclusa la stagione del football 2027, e quindi con tempi abbastanza ristretti.
La cerimonia inaugurale sotto lo storico peristilio del Coliseum sarà seguita da un avvio più formale dei giochi presso il SoFi Stadium, più moderno e spettacolare; sempre al Coliseum si terranno poi le cerimonie di chiusura dei giochi olimpici e paralimpici.
Gli sport supplementari
Il Paese ospitante può proporre l’introduzione di discipline sportive non ordinariamente comprese nel programma olimpico.
Nell’ottobre del 2023 il CIO ha approvato cinque sport non presenti a Parigi: Baseball/Softball, Cricket (T20) e Lacrosse (a sei), che rientrano nel programma olimpico; Flag football e Squash, novità assolute alle Olimpiadi.


Il baseball e il softball hanno fatto parte del programma di diverse edizioni dei Giochi Olimpici: il baseball è apparso più volte come sport dimostrativo prima di essere incluso come sport da medaglia ai Giochi Olimpici di Barcellona 1992, il softball è stato introdotto ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996 come sport da medaglia per sole donne. Più recentemente, entrambi hanno fatto parte del programma Olimpico di Tokyo 2020.
La presenza di cricket e lacrosse risale comunque ai primi del ‘900, e non sono molto praticati al di fuori del Nordamerica.
Il cricket entrerà nelle Olimpiadi 2028 nella formula T20, che indica il numero di sequenze di lanci per inni ng. Il terreno di gioco, in erba naturale, può misurare fino a 170×140 metri, con il pitch centrale regolamentare di 3,66×20,12.
Il lacrosse sarà presente nella versione sixes, che si gioca su un campo di 70 x 36 m con porte a 10 m dalle linee di fondo.


Il flag football è una variante del football americano che a Los Angeles 2028 farà il proprio debutto nel programma Olimpico, non essendo mai stato incluso in alcuna versione ai Giochi Olimpici finora.
Si tratta di uno sport senza contatto, con “placcaggi” effettuati rimuovendo una delle tre “bandiere” di tessuto attaccate alla vita del portatore di palla, una su ciascun lato e un’altra sul retro.
Ai Giochi debutterà nel programma Olimpico anche lo squash, in precedenza inserito tra gli sport dimostrativi ai Giochi Olimpici Giovanili di Buenos Aires 2018, che richiede un campo rettangolare di 9,75 x 6,40 m, circondato da quattro pareti.

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