Negli ultimi anni, il floorball ha iniziato a guadagnare un’attenzione crescente in Italia, con una particolare enfasi su Milano, una città sempre più attenta alle novità nel panorama sportivo. Sebbene in Italia sia ancora poco conosciuto dal grande pubblico, questo sport sta rapidamente affermandosi grazie alla sua accessibilità , al dinamismo del gioco e alla possibilità di praticarlo sia a livello amatoriale che agonistico.
Ecco il floorball, il nuovo fenomeno sportivo di Milano

(foto Tero Vesalainen)
Il floorball, conosciuto anche come unihockey, è uno sport di squadra simile all’hockey su ghiaccio, ma giocato su superfici indoor. A differenza dell’hockey, il floorball si gioca con bastoni leggeri realizzati in plastica e una pallina forata. Le squadre sono composte da cinque giocatori più il portiere, che non utilizza il bastone, e l’obiettivo del gioco è segnare nella porta avversaria, cercando di evitare che la squadra opposta faccio lo stesso.

La qualità delle superfici di gioco è essenziale per garantire una buona esperienza. Il floorball si pratica su campi indoor leggermente più grandi di un campo da basket: la dimensione regolamentare è di 40 metri di lunghezza per 20 di larghezza, delimitata da una serie di sponde in plastica alte 50 cm con angoli arrotondati, pensate per limitare le interruzioni e per garantire dinamicità al gioco.
Il pavimento può essere realizzato in diversi materiali, dai classici parquet in legno degli impianti sportivi professionali, fino a PVC tecnico o resine sintetiche, comuni nelle palestre scolastiche, passando anche per il linoleum nei contesti polivalenti. In alcune palestre non specificamente dedicate al floorball, si trova anche cemento verniciato, una superficie meno elastica ma comunque adatta alla pratica.
Oltre al formato standard, esiste anche una versione a campo ridotto, con dimensioni di 14×24 metri, ideale per palestre più contenute o per attività giovanili e ricreative. In questo caso, le squadre si compongono di tre giocatori di movimento più il portiere. Questa modularità dimensionale permette al floorball di adattarsi a strutture sportive già esistenti, rendendolo praticabile in molte realtà scolastiche e comunali senza bisogno di interventi strutturali invasivi.
Una delle principali caratteristiche del floorball è la facilità con cui si può imparare a giocare. A differenza di altri sport simili, dove imparare le regole può essere più complesso, il floorball offre una curva di apprendimento relativamente rapida e intuitiva. Questo lo rende ideale anche per chi si avvicina al mondo degli sport di squadra per la prima volta. Inoltre, è uno dei pochissimi sport in cui sono previste squadre miste, rendendolo una disciplina fortemente inclusiva.
Inoltre, si distingue per l’attrezzatura semplice e relativamente economica. I bastoni, solitamente realizzati in materiali come fibra di vetro, policarbonato o fibra di carbonio, pesano circa 150–250 grammi; sono leggeri e resistenti, permettendo ai giocatori di essere manovrati con velocità e precisione. Per i principianti, è consigliato l’uso di aste più flessibili (28–32 mm), che aiutano a controllare meglio il movimento. L’estremità curva del bastone, chiamata paletta, è realizzata in materiali plastici o nylon, mentre alcuni modelli avanzati incorporano fibra di vetro o carbonio. Una paletta più morbida consente un controllo più semplice, mentre una più rigida offre tiri più potenti. È possibile modellarne la curvatura con il calore, purché non superi i 30 mm. Infine, l’impugnatura è sostituibile, pensata per offrire un miglior grip, proprio come nelle racchette da tennis.


Elemento essenziale e inconfondibile del floorball è la pallina, realizzata in plastica cava e forata. Ha un diametro di 72 mm, pesa circa 23 grammi e presenta 26 fori distribuiti sulla superficie, che ne riducono la resistenza all’aria e ne aumentano la velocità e la stabilità in volo. Queste caratteristiche la rendono perfetta per eseguire passaggi rapidi e tiri precisi.
La protezione fisica richiesta per questo sport è minima, poiché il contatto tra i giocatori è ridotto rispetto ad altri sport simili, come appunto l’hockey su ghiaccio. I giocatori indossano scarpe da ginnastica specifiche per superfici indoor, che permettono loro di muoversi agilmente su pavimentazioni lisce e scorrevoli.
Il floorball a Milano

Milano, con la sua crescente attenzione verso gli sport innovativi, sta diventando un punto di riferimento per il floorball in Italia. Una delle realtà più rappresentative è l’ASD Spartak Milano, nata nel 2016 dopo lo scioglimento della QT8 Milano, storica squadra milanese. «Partecipiamo ai campionati regionali e nazionali, con una stagione che va da settembre a maggio» racconta Marco Affò, referente e giocatore della squadra (nella foto). Negli ultimi anni, la Spartak ha visto un timido aumento dei tesseramenti, soprattutto grazie all’attività con i giovani. «Abbiamo avviato delle squadre giovanili con ragazzi tra gli 8 e i 15 anni. In ambito universitario o superiore, però, resta difficile competere con sport più popolari come calcio o basket».
Nonostante la crescita, una delle principali difficoltà rimane l’accesso a impianti adeguati. «Ci alleniamo in una palestra scolastica dell’Istituto Luciano Manara, ma per le partite ufficiali siamo costretti a spostarci, anche fuori Milano, perché mancano spazi omologati disponibili nel weekend». A livello cittadino, infatti, le palestre sono spesso pensate per altri sport, e il calendario sportivo penalizza le discipline meno conosciute.
Le strutture milanesi soffrono quindi di una scarsa polifunzionalità . «Si progettano impianti perfetti per il basket o la pallavolo, ma che non tengono conto della necessità di ospitare discipline diverse. In Europa, come a Praga o Bratislava, le palestre sono versatili e modulari, pensate per accogliere più sport. Qui, invece, si spreca spazio utile per rendere la struttura più spettacolare».
A livello istituzionale, invece, la collaborazione è limitata: «Abbiamo buoni rapporti con le realtà territoriali che si occupano delle concessioni, ma mancano interlocuzioni dirette con chi ha la responsabilità di gestire e migliorare le strutture sportive. Si potrebbe fare molto di più per garantire spazi polifunzionali adeguati, accessibili e all’altezza dei bisogni delle comunità . Sarebbe auspicabile un maggior investimento in spazi multifunzione dedicati allo sport».
Con la presenza di almeno tre squadre attive tra Milano e hinterland, e un potenziale bacino di utenza fatto di studenti e giovani, la città potrebbe aspirare a diventare un polo nazionale per il floorball. «Con un po’ di supporto e visione strategica, Milano potrebbe davvero diventare un centro di riferimento per questo sport. Servono solo spazi adeguati e un cambio di mentalità nella progettazione degli impianti sportivi» conclude Affò.
Il CUS Milano (Centro Universitario Sportivo) è una delle principali strutture dove i praticanti di floorball si possono allenare. Il CUS offre campi e palestre attrezzate per allenamenti e competizioni, ed è diventato un punto di riferimento per gli appassionati. Ci sono poi numerose palestre scolastiche e comunali che ospitano squadre locali e tornei amatoriali. Un altro impianto di rilievo è il Centro Sportivo Sandro Pertini di Cornaredo, nell’hinterland milanese, che ospita eventi di livello nazionale e tornei ufficiali. Questi impianti più strutturati sono ideali per competizioni che richiedono spazi più ampi e attrezzature professionali.
Inoltre, diverse società sportive milanesi organizzano tornei e attività di allenamento per principianti e per giocatori più esperti. Tra queste, alcune organizzano eventi locali e campionati amatoriali, dando così visibilità alla disciplina e attirando nuovi appassionati.
Oltre a Milano, questo sport è presente anche in altre grandi città italiane, come Torino, Roma, Bolzano e Bologna. In queste città , le squadre di floorball stanno crescendo in numero, e anche la presenza di impianti e strutture specializzate è in espansione. Un esempio di come il floorball stia acquistando sempre più notorietà a livello nazionale è rappresentato dal suo inserimento nel programma degli Special Olympics, che ha avuto un grande impatto nel far conoscere la disciplina come sport inclusivo.


La sua accessibilità , il basso costo dell’attrezzatura, e la possibilità di praticarlo sia a livello amatoriale che agonistico fanno del floorball uno sport perfetto per chi vuole avvicinarsi a un’attività dinamica e coinvolgente. Le federazioni nazionali e le strutture sportive stanno facendo un buon lavoro per quanto riguarda la promozione e la formazione di nuovi giocatori. Con la giusta attenzione da parte delle istituzioni sportive e un’adeguata progettazione di impianti regolamentari, il floorball potrebbe diventare una delle realtà più interessanti dello sport italiano del futuro.
La federazione sportiva di riferimento è la FIUF (Federazione Italiana Hockey – Divisione Unihockey Floorball)
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