È giunto finalmente a conclusione il processo di realizzazione del nuovo palazzetto dello sport di Lamezia Terme, iniziato ormai quindici anni fa. La struttura unisce leggerezza e fluidità con la sagoma arrotondata e asimmetrica data dalla struttura reticolare ricoperta da segmenti pressurizzati di teflon, che annulla la differenza fra pareti verticali e copertura.
Il nuovo palazzetto dello sport di Lamezia Terme

Nel dicembre 2010 il raggruppamento di professionisti guidato da Vittorio Grassi vinceva il concorso di progettazione indetto dal Comune di Lamezia Terme per il nuovo palazzetto dello sport, ubicato in prossimità dello stadio Carlei (inaugurato nel ’99 e attualmente chiuso).
Nel piano strategico 2009 e poi nel piano strutturale comunale di Lamezia, l’area era destinata a diventare una cittadella dello sport, con la realizzazione del nuovo palazzetto, il recupero e rimessa in funzione dello stadio Carlei con la pista di atletica, la realizzazione di palestre, piscine, attività e servizi annessi.
Prossima alla Strada Statale 280 dei Due Mari, alla stazione ferroviaria, all’aeroporto e all’Autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria, l’area, pur distante dalla città, appare posizionata in modo strategico per diventare un punto di riferimento e di attrattiva per tutta la regione.

Una prima fonte di finanziamento era stata identificata nei fondi PISU (Progetti Integrati di Sviluppo Urbano), stanziati dall’Unione Europea per riqualificare aree urbane degradate. Fra le aree destinatarie dei fondi, la Regione Calabria individuava, con provvedimento dell’8 aprile 2009, il Comune di Lamezia Terme. Con un addendum alla convenzione, nell’aprile 2012 venivano individuati i fondi per il palazzetto.
I lavori cominciavano nel 2014, ma l’utilizzo dei fondi PISU diventava oggetto di stralci e diversioni, talchè l’opera ha dovuto attingere negli anni a successive coperture finanziarie. Completata la struttura nel 2017 e la copertura reticolare nel 2019, il palazzetto era pronto con l’involucro esterno ma non con le finiture e le attrezzature interne: l’appalto relativo alla fornitura e posa in opera di arredi, attrezzature, complementi di arredo veniva aggiudicato solo nell’agosto 2023 con fondi concessi dalla Regione Calabria a valere sui PAC 2007/2013, in conto residui del 2012.
Collaudato nell’estate 2024, ad oggi il palazzetto di Lamezia Terme sconta ancora un problema di collegamento con le reti stradali: le opere non sono ancora avviate, così come i lavori per la riqualificazione dell’adiacente stadio Carlei, appaltati a fine 2022, con relativi parcheggi, che andrebbero a rivitalizzare complessivamente l’area sportiva.
Ultimo capitolo aperto è quello della gestione: il Comune ha infatti affidato a Deloitte Financial Advisory l’incarico di predisposizione una specifica analisi di mercato, per effettuare un’analisi costi benefici e fornire uno specifico supporto amministrativo-legale per la definizione concreta della forma dell’organismo che si occuperà della gestione della struttura; provvisoriamente, dal 1° marzo al 31 ottobre prossimo la gestione è affidata alla società in house Lamezia Multiservizi.
Intanto, da metà aprile, rimosse le coperture protettive del parquet, il palazzetto è agibile.




Gli obiettivi del progetto del palazzetto di Lamezia Terme
L’avveniristico palazzetto si estende su una superficie di circa 8.000 mq – inserita in un’area complessiva di 5 ettari – con una capienza massima di 3.500 posti a sedere, ampliabile fino a 4.300 per congressi e concerti grazie all’utilizzo del parterre.
Il progetto è stato concepito per adempiere precisi criteri funzionali come l’ottimizzazione della visibilità e della vicinanza degli spettatori al campo di gioco, la separazione degli accessi per pubblico e atleti, la fruibilità delle palestre e degli spazi per l’utilizzo quotidiano, con particolare attenzione alle performance energetiche e acustiche dell’edificio.
Fra gli obiettivi enunciati dai progettisti nel quadro di quello che viene definito un “approccio olistico fortemente integrato”, quello dell’equilibrio e della continuità tra spazi interni ed esterni – tra pieni e vuoti, tra spazi verdi e spazi minerali – viene perseguito attraverso l’ideazione di una copertura semitrasparente delicatamente appoggiata sul terreno, raccordato con la sagoma organica dell’edificio attraverso due terrapieni laterali.
L’impianto è attrezzato per la pratica agonistica della pallavolo, della pallacanestro e della scherma, quest’ultima praticabile su pedane mobili sovrapposte al parquet sportivo. Le caratteristiche consentono l’omologazione FIPAV fino al Campionato italiano Serie A1, e quella FIP a livello regionale.

L’architettura e la distribuzione del palazzetto dello sport di Lamezia Terme
La forma fluida e asimmetrica trae ispirazione dal tipico profilo dei sassi della costa lametina, creando un connubio armonioso tra aerodinamicità, asimmetria e trasparenza.
La struttura reticolare metallica costituita da elementi sottili e da una tripla membrana esterna traslucida articolata in 900 palloni pressurizzati in ETFE, oltre alla ottimale risposta alle sollecitazioni sismiche, fa sì che l’aspetto esterno dell’edificio cambi continuamente sotto l’effetto della luce diurna e di quella notturna, e contemporaneamente risponde ai requisiti di trasmissione luminosa e termica richiesti per l’attività sportiva. L’innovativa soluzione di cuscini a pressione costante riduce l’ingresso di calore estivo e le dispersioni termiche invernali. Inoltre, la ventilazione naturale viene favorita catturando i venti dominanti grazie alla forma della copertura.



In alto, rendering dimostrativi della costruzione; qui sopra, sezione longitudinale
con le tracce del sistema energetico naturale
Il dialogo con l’ambiente circostante è rafforzato dalle ampie vetrate trasparenti dell’anello superiore del palazzetto, che lasciano intravvedere le attività all’interno ed offrono la vista del paesaggio al pubblico della gradinata superiore.
Il livello d’ingresso, a quota zero, ospita gli ambienti per la pratica sportiva: oltre al campo di gioco, in parquet di legno smontabile, 4 spogliatoi per gli atleti, e per i giudici di gara, uno per il personale, due locali di pronto soccorso, uno per il controllo anti doping e depositi per il materiale sportivo. Inoltre, questo livello comprende le hall d’ingresso, servizi igienici ed area bar. Sul retro sorgono i locali tecnici.
A quota +3,60 si trovano le gradinate e il sistema delle vie d’esodo costituite da 5 rampe di scale esterne in carpenteria metallica. A quota +8,40, sull’asse centrale del campo, sono garantite le postazioni per gli operatori televisivi. Il perimetro di questo livello è circondato da una griglia metallica atta a garantire la sicurezza del pubblico e a proteggere da atti vandalici la membrana in ETFE della copertura.
Le tribune, in cemento armato prefabbricato, si sviluppano fino a quota +8,40 con 14 file di gradinate dotate di sedute in polipropilene. La copertura ha forma di una cupola ad arco ribassato di forma irregolare e ingombro 61×82 m, e un’altezza massima di circa 20,80 m.
A completamento del palazzetto propriamente detto ci sono le centrali tecnologiche collocate in un fabbricato in c.a. di 38×25 m. L’edificio copre una superficie totale di 4.970 mq, di cui 3.770 per il palazzetto e 1.200 per il locale tecnico.
