La riapertura dei centri sportivi secondo il ministro Spadafora

Con una informativa al Senato, il ministro dello sport ha annunciato l’intenzione del Governo di aprire palestre e impianti sportivi sin dal 25 maggio, ampliando le possibilità già messe in atto da alcune Regioni.

Palestra comunale a Carvico, Bergamo (da Tsport 332).

Non è ancora una disposizione ufficiale, ma la riapertura dei centri sportivi e delle palestre a partire da lunedì 25 maggio è stata delineata dal ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora durante un’informativa al Senato svoltasi il 13 maggio.

Naturalmente i gestori degli impianti dovranno mettere in pratica tutte le cautele che saranno dettagliate in un apposito protocollo di sicurezza, che sarà reso pubblico nei prossimi giorni. Per le situazioni che avessero difficoltà ad attuare le misure di sicurezza saranno messe a disposizione ulteriori risorse attraverso la società Sport e Salute.

A questo proposito, il ministro ha riferito che il bonus ai lavoratori sportivi previsto dal decreto ministeriale del 6 aprile scorso è stato già concesso ad oltre 75.000 soggetti, mentre le risorse complessive per il settore arriveranno a circa un miliardo di euro.

I protocolli di sicurezza

Si ricorderà che alcune Regioni (fra queste la Lombardia) hanno già reso fruibili gli impianti sportivi ma solo per le attività all’aperto, interpretando la possibilità concessa dal DPCM 26 aprile Di esercitare attività motoria o sportiva a certe condizioni (leggi qui).

L’apertura annunciata da Spadafora riguarderebbe palestre e impianti in generale, previa l’adozione di un protocollo che deve essere approvato dal Comitato tecnico scientifico. Ricordiamo che la Federazione Medici Sportivi (FMSI) ha già stilato e rese note delle linee guida sanitarie suggerite per le diverse situazioni individuabili in vista della riapertura, mentre diverse Federazioni a loro volta hanno stilato indicazioni per i singoli sport (vedi ad esempio la FIN per il nuoto o la Federazione Golfistica Italiana).

In linea con quanto già raccomandato dalle ordinanze regionali cui abbiamo fatto cenno, i protocolli di sicurezza prevederanno innanzitutto la chiusura di spogliatoi ed aree comuni, cosicché gli atleti dovranno arrivare già vestiti in funzione dell’attività da svolgere e al termine faranno la doccia a casa propria.

Gli attrezzi in dotazione al centro sportivo dovranno essere sanificati subito dopo l’uso da parte del singolo cliente. L’accesso dovrà avvenire in modo contingentato ed, eventualmente, solo su prenotazione; apposita segnaletica dovrà indicare i percorsi all’interno del centro sportivo per l’accesso e l’uscita ben differenziati.

L’istruttore rimarrà a due metri dall’allievo e indosserà guanti e mascherina.

Attendiamo ora l’ufficializzazione delle disposizioni per valutarne la praticabilità da parte di gestori che vedranno necessariamente una frequenza assai ridotta rispetto alla normale capacità degli impianti.