Orta San Giulio (Novara): sistemazione area per operazioni sportive nautiche

Il progetto degli interventi di nuova costruzione, ridefinizione funzionale, riqualificazione di immobili, spazi verdi e attrezzature turistico sportive sul lago d’Orta è stato scelto dalla giuria del Premio di Architettura “I luoghi per lo sport” edizione 2021 nella categoria “Spazi”, intesi come ambienti e percorsi dedicati alla pratica di attività ludico-motorie anche all’aria aperta. Il riconoscimento, a cura dell’Associazione Etica e Sport, dell’IN/arch Piemonte e del Politecnico di Torino, è stato consegnato il 28 gennaio scorso a Torino presso il Castello del Valentino, sede della Scuola di Architettura del Politecnico.
La descrizione è tratta dalla relazione del progetto definittivo.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 344
lago d'orta

Progetto: architetto Daniele Poli Project Design lab

Premessa

L’area denominata “Bagnera” è costituita da un terreno di proprietà comunale di circa 20.000 metri quadrati, adiacente da un lato alla Strada Statale n. 29 del Lago d’Orta e delimitato dall’altro dalle acque del Lago.
L’area presenta un andamento geomorfologico digradante dalla strada al Lago e si presenta come una superficie verde a prato con alberature sparse: per la sua natura e collocazione risulta un’area molto interessante dal punto di vista paesaggistico e ambientale.
Il Comune di Orta San Giulio in passato è intervenuto in diversi momenti a trasformare quest’area dotandola di alcune importanti infrastrutture: è stato realizzato un parcheggio con terrapieno a raso lungo la Statale, sono stati recuperati i tre edifici presenti per adibirli a bar ristorante e sedi di Società sportive nautiche (canottieri, canoa, subacquea), è stata sistemata una porzione di riva a lago con la realizzazione di un anfiteatro in pietra e di alcuni pontili, è stato posto un grosso tendone in PVC con autorizzazione provvisoria per il ricovero imbarcazioni da canottaggio, sono state create le strade di accesso dal parcheggio al lago con la relativa illuminazione.
Il progetto ha come obiettivo la riconsiderazione generale dell’intera area in funzione di una definizione finale che organizzi e strutturi al meglio la vocazione turistico-sportiva dell’area, preservandone gli straordinari caratteri paesaggistici.

La “Bagnera”, considerata la sua posizione al centro del Cusio e l’accessibilità diretta dalla Strada Statale, risulta infatti un’area strategica per lo sviluppo turistico non solo del comune ortese ma di tutto il Cusio, sfruttabile sia come spazio attrezzato di spiaggia e accesso al Lago, sia come elemento di partenza per l’accesso alla rete di sentieri ciclopedonali verso il territorio a monte che per il collegamento via acqua con Orta, l’Isola di San Giulio e i comuni rivieraschi, in particolare Pettenasco e Pella.
A tal proposito occorre sottolineare come l’attuale disposizione dell’area in questione ed i parcheggi esistenti risultano fortemente penalizzanti per soddisfare adeguatamente la richiesta turistica che, soprattutto nei mesi primaverili ed estivi, risulta ampiamente superiore alla disponibilità offerta.
Con questa premessa all’interno dell’area sono stati definiti in maniera razionale tre spazi: l’area a parcheggio, posizionata lungo la Strada e raddoppiata nella capienza di posti auto; l’area turistica, posizionata lungo la riva a Lago e migliorata nella fruizione dello spazio verde e nella gestione degli approdi a lago; l’area sportiva, circoscritta lungo il lato nord est adiacente al campeggio privato esistente, eliminando il tendone in PVC provvisorio e ricavando gli spazi di ricovero imbarcazioni e palestra con spogliatoi in un volume interrato per tre lati e con un fronte lungo circa 60 metri rivolto verso il lago e incassato sotto il parcheggio.

Il Progetto è stato elaborato su specifica richiesta da parte dell’Amministrazione Comunale per la partecipazione a bandi di finanziamento statali e di fondazioni bancarie, pertanto non contiene tutti gli elaborati richiesti dalla normativa vigente per un Progetto Definitivo, ma solo gli elaborati grafici architettonici di progetto, nonché un computo metrico estimativo redatto basandosi su specifiche lavorazioni alle quali sono stati attribuiti prezzi di mercato derivanti da lavori simili o da preventivi mirati alle singole lavorazioni.
L’elaborazione di questo progetto delinea una proposta definitiva di intervento e ne dà una quantificazione economica complessiva, ponendosi come premessa per l’elaborazione degli elaborati utili al recepimento delle autorizzazioni di legge (Autorizzazione Paesaggistica da parte di Soprintendenza per vincolo paesaggistico ambientale e Nulla Osta Opere Pubbliche per vincolo strada statale).
Il passaggio alla successiva fase di progettazione esecutiva necessita infine della preventiva redazione di uno studio specialistico geotecnico e strutturale, nonché di una relazione sul contenimento energetico e gli impianti, per la conferma e la definizione puntuale delle soluzioni adottate.

Occorre specificare che nella definizione strutturale si è deciso di scartare l’uso dei micropali per la realizzazione del muro controterra verso strada (soluzione questa più cautelativa e sicura) per la necessità di contenere i costi, optando per la soluzione classica di scavo e successiva realizzazione delle fondazioni e del muro in c.a., che necessita l’introduzione di un senso unico alternato per la percorrenza della Statale durante le operazioni di lavoro.
È stata posta particolare attenzione alle tematiche energetiche e di inserimento ambientale: a tal proposito la gronda di copertura per la facciata fuori terra aggettante due metri è stata risolta inserendo moduli ibridi fotovoltaici e termici per formare una falda solare di 60 metri, considerando di rivestire il muro retrostante di altezza variabile con rampicanti sempreverdi, per dare continuità al prospetto con il terreno a prato di fianco.
Infine, considerata la necessità di rendere operativo e più facilmente finanziabile l’intervento, è stata considerata la possibilità di dividere in due lotti i lavori, raggruppando nel primo lotto e dandone una quantificazione economica indipendente le opere funzionali alla realizzazione del raddoppio del parcheggio a raso e alla realizzazione del sottostante involucro strutturale del volume adibito a centro nautico utilizzabile immediatamente a deposito imbarcazioni, lasciando le opere di finitura per la realizzazione di spogliatoi e palestra con i relativi impianti a un secondo lotto di lavori.

Gli interventi a progetto

Il Progetto nasce con l’obiettivo di raddoppiare lo spazio di parcheggio a raso adiacente la Strada Statale per una lunghezza di circa 120 metri, inserendo sotto di esso a piano del terreno a lago un volume adibito ad accogliere gli spazi necessari al ricovero imbarcazioni e alla palestra con spogliatoi per il Centro Nautico.
Si prevede di sbancare per circa 60 metri di fronte il terrapieno verso strada che costituisce il sedime dell’attuale parcheggio, inserendo una struttura in c.a. con soletta prefabbricata per il nuovo piano parcheggio, e utilizzando il terreno di scavo per ampliare allargando verso il lago il terrapieno, negli ulteriori 60 metri di parcheggio.
Così facendo il parcheggio alla quota della statale risulta allargato di circa 6 metri, consentendo una doppia fila di stalli oltre alla corsia di manovra, permettendo di fatto il raddoppio dei posti auto attualmente presenti.
Si prevede di pavimentare lo spazio a parcheggio per un fronte di 120 metri della larghezza di 17 metri con asfalto, realizzando un marciapiede in autobloccanti verso il lago, della larghezza di 1,50 metri per i primi 60 metri sopra la soletta del centro nautico, che si allarga a formare uno spazio belvedere attrezzato per gli ulteriori 60 metri in corrispondenza del terrapieno.

Il volume incassato del Centro Nautico è stato immaginato con struttura in c.a., così composta: fondazione continua e muratura controterra in bilastra prefabbricata da 35 cm per andare a comporre i tre lati interrati; doppia fila di pilastri ovali 55×33 cm posti ad interasse di circa 7 metri con fondazione isolata tramite plinti con sottostanti micropali per sostenere le travi e permettere di gestire liberamente la facciata verso il lago.
Il solaio risulta costituito da elementi prefabbricati alveolari di lunghezza 7 metri posati a secco con gru e successivamente collegati da sovrastante getto di completamento, per uno spessore totale di 50 cm.
Nello specifico si è considerato di eliminare la fila centrale di pilastri nello spazio adibito a palestra, sostituendo le normali travi di altezza 80 cm con due elementi speciali di altezza 1,50 metri.
Non avendo a disposizione una precisa relazione geotecnica, le fondazioni sono state dimensionate in base a considerazioni generali legate all’area, prevedendo l’utilizzo dei micropali per i dadi di fondazione dei pilastri in considerazione degli importanti carichi in questione e del sito costituito da terreno di riporto a distanza ravvicinata con il lago; per il dimensionamento preliminare della soletta e delle travi si è considerando cautelativamente un sovraccarico stradale di 2.000 Kg/mq.

Per realizzare il muro controterra del lato strada, posto a circa 5 metri dalla sede stradale, si considera di dover interrompere il traffico veicolare della corsia verso lago, istituendo un senso unico alternato temporaneo per la durata di tale operazione, stimata in circa 3 mesi.
I muri controterra verranno impermeabilizzati con guaina bituminosa, così come pure la soletta; ritenendo la zona molto ricca d’acqua nel sottosuolo, sono state previste più linee di tubi dreno da apporre dietro al muro durante il reinterro, al fine di smaltire l’acqua e la conseguente spinta orizzontale al muro.
Il volume rettangolare così realizzato, di ingombro esterno 15×59 metri, viene ripartito in tre spazi: deposito imbarcazioni per una superficie di 340 mq, Centro Nautico con spogliatoi per una superficie complessiva di 190 mq, palestra di superficie 270 mq.
I locali del Centro Nautico sono ricavati con pareti isolate con struttura a secco, lasciando un’intercapedine areata di stacco dai muri controterra; è previsto un controsoffitto isolato in cartongesso di altezza 3 metri per i locali e un controsoffitto isolato a quadrotti 120×120 cm fonoassorbenti e resistenti agli urti per la palestra, ad altezza 4 metri.
I pavimenti di palestra e locali sono previsti in PVC a rotoli termosaldati, i pavimenti e rivestimenti di spogliatoi docce e wc sono previsti in piastrelle; per questi ambienti è previsto un sottostante vespaio areato tramite igloo e la posa di un materassino isolante in polistirene ad alta densità.

Il blocco degli spogliatoi, posto al centro della struttura a diretto contatto con la Palestra, è diviso in spogliatoio maschile e femminile: ciascun spogliatoio, di circa 25 metri quadrati di superficie, è dotato di 6 docce e doppio servizio igienico (di cui uno a norma per disabile).
Il locale deposito imbarcazioni non prevede tramezzature né intercapedini mentre il pavimento è previsto in cls lisciato in continuità con il pavimento esterno della fascia di 2 metri sotto gronda; per questo spazio non è previsto il vespaio isolato.
Lo spazio antistante il centro nautico è previsto di forma tonda, con pavimentazione in autobloccanti in continuità con la strada di collegamento al parcheggio.
La chiusura di facciata è stata risolta per metà con un rivestimento a doghe di legno per esterni in corrispondenza dello spazio deposito e dei locali, e per la restante parte con una vetrata isolata continua, con elementi modulari fissi di 175 cm alternati a elementi apribili con serramenti di alluminio.
Particolare attenzione è stata posta nella gestione e definizione della gronda in aggetto di 2 metri e lunga 60 metri, che ripara l’intera facciata, posta ad un’altezza dal piano pavimento di 3 metri.

La gronda è progettata con struttura portante tubolare in acciaio fissata ai pilastri in c.a. con sovrastante copertura inclinata in lamiera, utile a posizionare una fila continua di 58 moduli ibridi fotovoltaici e solari; è stata inserita una fioriera in lamiera di acciaio inox piegata utile alla crescita del rampicante sempreverde di mascheramento del muro; a chiusura frontale della pensilina è prevista una fascia continua in lamiera di alluminio di altezza 35 cm, che nasconde il canale di raccolta acque piovane.
Si prevede di dotare gli spazi del Centro Nautico con i necessari impianti elettrico e termo idraulico; in particolare l’impianto termico è previsto con corpi radianti costituiti da ventilconvettori posti nel controsoffitto per i locali degli spogliatoi e della palestra.
Particolare attenzione è stata posta nello sfruttamento delle risorse rinnovabili, costituite dalla falda solare ibrida della pensilina.
Tramite i 58 pannelli solari si calcola di poter sfruttare un impianto fotovoltaico con potenza di picco di circa 14 Kw, e considerando di posizionare il modulo ibrido solare termico in 30 pannelli, di poter ricavare una potenza termica di picco superiore a 20 Kw.
La centrale termica è progettata composta da un bollitore di accumulo atto a ricevere il calore dei pannelli solari, un bollitore per A.C.S. e una semplice caldaia a condensazione per l’integrazione.
Si considera che l’impianto così dimensionato permetta di sopperire integralmente ai consumi estivi anche dell’edificio esistente adiacente, necessitando di integrazioni solamente per il riscaldamento invernale; a corredo è previsto l’inserimento di un sistema di monitoraggio consumi sia elettrici che termici.