Strasburgo (Francia): Centro sportivo polivalente “Diritti dell’Uomo”

Non lontano dal Parlamento europeo e della Corte europea dei diritti dell’uomo, a completamento di una scuola destinata alle famiglie dei funzionari esteri è stato realizzato un centro sportivo polivalente aperto anche ad eventi non sportivi.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 326

La scuola europea

Strasburgo ha lo status di capitale europea dal 1948, ed oggi è la sede del Parlamento europeo e della Corte europea dei diritti dell’uomo. Per venire incontro alle esigenze delle famiglie dei funzionari europei e internazionali che lavorano in città, la municipalità ha creato, nel quartiere di Robertsau, a un passo dal Parlamento, una scuola “europea”, sulla base di un modello educativo multiculturale, con un ampio uso di lingue diverse e sull’importanza dell’autonomia dei bambini e del coinvolgimento dei genitori. La scuola copre l’intero excursus dalla materna alla licenza liceale europea, ed ospita un migliaio di alunni.
A completamento dell’offerta scolastica, è stato realizzato recentemente un nucleo sportivo composto da una sala polisportiva e di una sala polivalente in grado di fungere da sede di eventi non sportivi.

I volumi del centro sportivo

L’edificio sportivo è stato pensato in stretto dialogo con la scuola europea, al di là delle sue specifiche caratteristiche architettoniche e funzionali.

A partire dalla logica dei frammenti già adottata per l’edificio scolastico, i volumi delle due sale – quella polisportiva e quella polifunzionale – sono separati e inclinati fra loro, il che permette di collocare la sala più grande in una posizione ottimale: perpendicolare alla strada, sul bordo nord del sito, minimizzandone così l’impatto. Viene infatti utilizzata l’intera profondità dell’area a disposizione, e collocando il lato corto sulla strada, ne viene aumentata la porosità rispetto al paesaggio.
L’atrio d’ingresso è trasparente, permettendo la vista dal piazzale fino al boschetto che si trova sul retro. Gli elementi accessori formano una corona, con gli spogliatoi e gli altri locali che circondano i due padiglioni di attività e offrono una vista sia verso l’esterno che tra di loro.

I materiali e la luce

Abbiamo già visto in questo articolo la qualità della luce generata dall’uso del policarbonato nelle architetture scolastiche e sportive: il policarbonato alveolare è caratterizzato da una sezione con struttura a camere chiuse in grado di garantire un ottimo isolamento termoacustico, bassa riflettenza, e, nella sua versione a pannelli, grande leggerezza, facilità d’uso e di posa, resistenza agli urti e ai carichi. Tali pannelli possono ottenere livelli di alta trasparenza (fino al 78%) ed una buona trasmittanza luminosa. Le loro qualità isolanti sono in grado perfino di determinare un sensibile abbattimento dei costi energetici rispetto ad un’analoga realizzazione in vetro camera.
Il progetto del centro sportivo “Diritti dell’Uomo” utilizza nell’insieme materiali grezzi e durevoli: cemento architettonico, acciaio zincato, vetro e linoleum.

La sala polisportiva gioca delicatamente sui toni di grigio di questi materiali: approfittando dell’allineamento nord/sud, la luce naturale viene opportunamente controllata nell’arco della giornata, filtrandola attraverso le grandi superfici di policarbonato che la diffondono uniformemente senza abbagliare o disturbare gli utenti.
Riguardo all’acustica, le pareti sono rivestite con pannelli in MDF forato colorato fino ad altezza d’uomo, e l’intero soffitto è stato trattato. Il controsoffitto è dato dai pannelli in acciaio zincato posti tra le travi, che proteggono gli elementi tecnologici e delimitano i corpi illuminanti.
La seconda sala, di forma quadrata e destinata alle funzioni più diverse, è disegnata in contrasto con il resto dell’edificio. Il pavimento è in parquet di rovere verniciato, posato a scacchiera; questo si prolunga sulle pareti fino a metà altezza, mentre la parte superiore è rivestita di intonaco acustico. Questa parte delle pareti è di colore verde scuro come tutto il soffitto a cassettoni che richiama il disegno a scacchiera del pavimento, e l’accostamento di colore va ad esaltare il calore della quercia.
All’esterno, con il variare della luce nell’arco del giorno, le tonalità di grigio che caratterizzano il progetto – dal ruvido al trasparente al riflettente – entrano in dialogo dinamico con gli elementi della natura.