(Speciale “Playground e Paesaggio Urbano”)
Il recupero di un’area dismessa ha portato alla creazione di uno spazio urbano originale, dove la fruizione per il gioco o per il semplice relax è stimolata dal disegno delle pavimentazioni, mentre la scelta dei materiali coinvolge gli aspetti della funzionalità e delle prestazioni.
Muggiò (Monza), il Giardino della Gioia e della Gentilezza
(Dove non diversamente indicato, tutte le foto del servizio sono BG/Tsport)
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L’inaugurazione del Giardino è avvenuta, per desiderio del sindaco di Muggiò Maria Fiorito, nel giorno del 75mo anniversario della Repubblica, volendo “rappresentare la rinascita della comunità dopo la prova della pandemia”.
L’area era occupata da un impianto industriale dismesso – la Fillattice -, e non è stato facile arrivare all’acquisizione da parte della pubblica amministrazione. Il progetto è stato impostato come un giardino polifunzionale di 6.000 metri quadrati, organizzato in aree con varie funzionalità: dalla piazza, al campo da basket, alle sedute, ai giochi, all’area cani.
Le pavimentazioni
Elemento unificatore dell’intervento è l’impiego di un calcestruzzo drenante per tutti i percorsi: un calcestruzzo con alta percentuale di vuoti, che consente all’acqua piovana di penetrare nel terreno. Le aree pedonali principali, che delimitano le aree multifunzione antistanti la piazza con le colonne, così come l’area pedonale dorsale che costeggia il parco “giochi d’altri tempi” e l’area sgambamento cani, sono realizzate in calcestruzzo drenante colorato in stabilimento. Per i sentieri gioco nel verde, è stato utilizzato un pigmento color rosso steso in loco con posa a freddo.
Per la superficie della piazza multifunzione, che potrà ospitare spettacoli e manifestazioni varie, è stato scelto un calcestruzzo architettonico con una buona resistenza agli effetti dei cicli di gelo/disgelo pensato per resistere nel tempo meglio di ogni altra pavimentazione grazie anche all’alta resistenza agli urti e alla fessurazione.
Per le aree sport e giochi è stata realizzata una pavimentazione in calcestruzzo con spolvero al quarzo colorato (6-7 mm), con sottofondazione in misto granulometrico su base di terreno compatto.
Il prodotto utilizzato è un formulato in polvere composto da speciali leganti idraulici, quarzo cristallino nazionale e ossidi minerali colorati per la protezione e la finitura superficiale, con buona resistenza all’abrasione, specifico per la realizzazione di piazzali esterni con traffico medio pesante ed usurante.
Immagini di cantiere (foto della D.L.)
Il materiale viene applicato con il metodo “a spolvero” su calcestruzzo fresco, gettato e staggiato, distribuendo da 3 a 5 mm di prodotto anidro, quindi privo di acqua, in una o più passate.
La finitura si esegue compattando e livellando dopo alcune ore il prodotto indurente depositato, mentre la seconda fase prevede l’elicotteratura con specifiche macchine a pala che rifinisce il pavimento industriale fino ad ottenere una perfetta lisciatura della superficie.
In particolare, questo è il materiale scelto per la pavimentazione del campo da basket; la scelta del colore rosso per l’area sport, delimitata da una fascia verde ombreggiata da alberi che costituiranno il fondale della nuova piazza, rende la stessa ben delimitata ma allo stesso tempo integrata nell’ambiente circostante.
Rendering di progetto.
L’area dei giochi
Per i giochi a terra dell’area “giochi d’altri tempi” si è voluta superare l’impostazione che vede l’infanzia relegata all’interno di spazi convenzionali, dove la qualità delle soluzioni di gioco e la qualità dello spazio stesso viene delegata alle aziende che producono giochi da esterni. in luogo dei manufatti tipici di un parco giochi, è sempre la pavimentazione a giocare un ruolo guida, riportando la fantasia dei bambini all’uso dei tradizionali giochi popolari: una campana, una morra cinese, una pista per le biglie, una scacchiera incastonate nel pavimento.
Per questo spazio è previsto l’utilizzo dello stesso tipo di pavimentazione in calcestruzzo drenante colorato.
Ogni plancia è una creazione a sé, con forme diverse, strutturate per attirare e coinvolgere i bambini nel gioco, realizzata con caselle modulari di pietra Basaltina.
La Morra Saltata è un gioco costituito da 7 caselle, rifinito con tozzetti e fasce di travertino raffigurante soggetti che, opportunamente studiati, costituiscono la griglia su cui adulti e bambini possono giocare al tradizionale gioco della Morra Cinese.
La Pista delle Biglie è composta da 32 caselle, dritte o curve, intagliate su una faccia con forme idonee per realizzare un percorso personalizzato da inserire nella pavimentazione e utilizzare per giocare con le biglie, i tappetti, o altro.
Il Gioco dalla Campana è composto da 8 caselle quadrate e una casella semicircolare di partenza, da posizionare secondo le usanze locali. Tutte le caselle sono incise, bocciardate, levigate, numerate e decorate con figure semplici ma efficaci; rifinito con tozzetti in Travertino.
La Scacchiera è costituita da caselle di 60 cm di lato in travertino, levigate, annegate nella pavimentazione in calcestruzzo.
Gli altri spazi
L’area sgambamento cani è pensata quale momento di incontro e socialità: è racchiusa in uno spazio ellittico con una superficie di circa 350 mq, delimitato da un percorso in calcestruzzo drenante e perfettamente integrato nel verde.
L’area, al suo interno è dotata di presa d’acqua ed è suddivisa in due parti per separare i cani di piccola taglia dagli altri. Sia all’interno che lungo il percorso ellittico, sono collocate una serie di sedute che favoriscono la sosta e l’incontro.
Il giardino è completato con sedute in blocchi di calcestruzzo armato con trattamento superficiale, articolate a labirinto, e altre allineate sotto un gazebo metallico, realizzato in acciaio inox spazzolato.
I percorsi sono dotati di illuminazione notturna incassata nel pavimento con lampade a LED.
La vegetazione, infine, è stata impostata ma dovrà avere il tempo di consolidarsi, e al momento non spicca ancora come protagonista dello spazio se non per i grandi pioppi preesistenti che sono stati conservati.
Come ha sottolineato l’assessore Elisabetta Radaelli, che è stata in prima linea nella realizzazione dell’opera, la nuova area pubblica è concepita per accogliere tutti, con le funzioni più varie, favorendo l’integrazione fra generazioni.