La street art colora i playground

(Speciale “Playground e Paesaggio Urbano”)
Il ponte tra impianto sportivo e paesaggio urbano passa attraverso la street art che, sviluppata in orizzontale anziché sulla verticale dei muri di città, colora quei campi da basket all’aperto che, ricordando i mitici spazi urbani newyorchesi, chiamiamo playground.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 341
Milano, playground di Viale Lazio. Artista Davide Barco (foto fornita da Foot Locker).

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All’inizio ci fu Project Backboard

Project Backboard nasce nel 2014 quando Daniel Peterson, un ex giocatore di basket dei Memphis Grizzlies, ha notato lo stato di abbandono di diversi campi da basket sparsi per la città. Per ravvivare questi spazi, Peterson ha iniziato a ristrutturare i campi con piccoli miglioramenti, riempiendo le crepe o ridipingendo le linee di base necessarie per una partita regolare.

Man mano che Peterson ha iniziato a restaurare i campi di tutta Memphis, il suo interesse si è allargato fino a trovare il modo per generare entusiasmo nei parchi pubblici dei quartieri circostanti. Dopo aver appreso che l’artista locale Anthony Lee stava già progettando un’installazione per un campo vicino, ha collaborato con l’artista per dipingere l’asfalto grigio del campo con disegni blu e rosa. La collaborazione ha segnato l’inizio di Project Backboard, ispirando anche il lavoro di Peterson con artisti locali che erano già impegnati all’interno della comunità.

Iniziative straniere come il Backboard Project hanno fatto scuola, ravvivando aree sportive trascurate e fatiscenti dando loro una nuova identità. Questi nuovi landmark urbani stanno attirando sempre più curiosi, e gli sportivi vengono non solo per praticare il loro sport ma anche per sperimentare la bellezza artistica e unica del campo: noti brand di sportswear hanno cominciato a cavalcare il fenomeno sponsorizzando gli interventi.

Negli anni successivi in USA si sono sviluppate altre iniziative, anche in collaborazione con la NBA, per la personalizzazione di campi da gioco nei parchi pubblici delle grandi città.

Da qui, è stato facile dilagare in tutti gli angoli del mondo, e naturalmente in Europa.

Il fenomeno in Italia

Dopo qualche iniziativa sporadica, si moltiplicano anche in Italia i playground disegnati da artisti e/o sponsorizzati da marchi del fashon style.

Oltre alla genialità degli artisti, ricordiamo che l’estetica dei campi colorati deve molto ai materiali impiegati, considerata la forte usura che è da prevedere sulle superfici. Per garantire la durabilità nel tempo dei colori, è opportuno che venga applicato un rivestimento colorato a base di resina acrilica con una formulazione adeguata, da completare con una specifica finitura trasparente protettiva.

Di seguito, una panoramica su alcuni dei progetti più interessanti realizzati in Italia negli ultimi mesi; in questa gallery alcuni degli artisti coinvolti.

Bergamo e provincia: StreetArtBall Project

StreetArtBall Project è un’idea nata a Bergamo, capoluogo di una provincia tra le più colpite dal Covid-19, per riqualificare cinque playground con alcuni tra i migliori street artist italiani; ognuna delle opere grafiche riportate sulla superficie dei campetti ha un preciso significato.

Il progetto ha visto la collaborazione tra diverse realtà locali che si muovono tra l’ambito sportivo e quello artistico, sociale o culturale: HG80, Pilo Agency / King Of the Pilo, Pianura Urbana, Nuvole in Viaggio. Una campagna di crowfunding ha raccolto oltre 5.000 euro per realizzare le opere, una parte dei quali è andata in beneficenza ad associazioni del territorio.

I playground si trovano al Pilo di Bergamo (autore Paolo Baraldi, in arte Il Baro), Gorle (Fabio Petani), Casnigo (Ale Senso), Mapello, località Valtrighe (Manu Invisible), e Treviglio, campo Horizon (Giulio Vesprini).

Alla serie bergamasca si è aggiunto, da ultimo, il campetto dell’oratorio San Luigi di Garbagnate Milanese, dedicato ad Alessio Allegri, un giovane atleta scomparso due anni fa per un malore mentre giocava; il playground è stato realizzato da Ale Senso.

Buccinasco (Milano): due playground

I due interventi realizzati a Buccinasco fanno parte del Piano Quartieri, un progetto di rigenerazione urbana varato dal Comune. Sono stati realizzati uno al parco del Robarello e uno in via Marsala, da Gummy Gue, un duo artistico formato dai fratelli Marco e Andrea Mangione.

Milano, viale Lazio: come i pavimenti del Duomo

Il playground di viale Lazio è sponsorizzato da Foot Locker Europe, nel quadro del progetto “Raise the Game” che prevede la ristrutturazione di campetti in varie città europee.

Il lavoro è stato realizzato dall’artista Davide Barco, specializzato in iconografia sportiva, che si è ispirato ai pavimenti marmorei della navata centrale del Duomo.

Roma, Scalo San Lorenzo

In occasione del torneo di basket 3×3 Red Bull Half Court, il playground dello Scalo San Lorenzo è stato dipinto da Piskv (Francesco Persichella), che ha inserito la planimetria del Colosseo sopra la gigantografia di un cestista. I materiali impiegati sono Mapecoat TNS Race Track e Mapecoat TNS Protection di Mapei.

Bologna, giardini Graziella Fava

La città di Bologna ha riqualificato di recente diversi playground. Quello dei Giardini fava è stato rimesso a nuovo nell’ambito del Red Bull Half Court con il supporto dei “Regaz dei Fava”, una comunità di circa 80 ragazzi di origini diverse, provenienti da quartieri differenti; il disegno è stato creato dalla Truly Design Crew, uno studio di comunicazione visiva non convenzionale, diretto da tre artisti urbani attivi nella scena dei graffiti dal 1996: Mauro149, Rems 182 e Ninja1. L’immagine riproduce alcuni monumenti della città. Materiali Mapei.

I playground di cui abbiamo già parlato

In queste pagine abbiamo già descritto alcuni degli ultimi interventi realizzati in Italia:

Milano, Mahmood al Gratosoglio

Il lavoro è stato realizzato da Waterproofing con la stesura del manto sintetico Wasport TA (vai alla notizia)

Milano, We Playground Together

È stato uno dei primi campi realizzati, nel 2019, nell’ambito del progetto “We playground together”, voluto da Danilo Gallinari con il patrocinio del Comune di Milano e il supporto di Mapei, Adidas, Garage Italia, Sisal e Fondazione Laureus. Il lavoro, sotto la direzione dell’architetto Giuseppe De Martino, è stato realizzato da Waterproofing con prodotti Mapei; il concept è di Garage Italia (vai alla notizia).

Milano, Playground Stelvio: sport e comunità

Quello dei giardini di viale Stelvio è invece l’ultimo in ordine di tempo, inaugurato lo scorso 12 settembre, riqualificato nell’ambito del progetto “Cura e adotta il verde pubblico”, concepito dal Comune di Milano per sanare le zone verdi della città (vai alla notizia).