Speciale Pubbliche Amministrazioni: Statistiche su acquisti e appalti

Riprendendo il tema degli acquisti in rete e allargando la visuale agli appalti per i lavori pubblici nell’impiantistica sportiva, possiamo tracciare un quadro dell’attività delle stazioni appaltanti nel 2022, con i dati pubblicati dal portale della Consip e dal servizio Costruendo di Sport&Impianti.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 349
(Foto BG/Tsport)

I dati relativi agli acquisti in rete sono tratti dal sito https://dati.consip.it/

I numeri del MePA

Elaborando le informazioni raccolte sistematicamente dall’osservatorio di Sport&Impianti sugli appalti relativi all’impiantistica sportiva e ludica, si può rilevare l’interesse delle stazioni appaltanti per uno strumento quale il MePA.

Su un totale di 832 bandi rilevati in tutto il 2022 (avendo escluse le ripetizioni, le rettifiche, i cambi di scadenza), 133 fanno riferimento al MePA, pari al 16% del totale. Non si creda tuttavia che si tratti di “acquisti”. Analizzando in dettaglio l’oggetto dei bandi 72 (pari al 54%) afferiscono alla categoria dei “lavori”: per lo più di manutenzione straordinaria o efficientamento energetico, ma anche realizzazioni ex novo, specie di aree sportive o ludiche oudoor; altre 5 sono per servizi tecnici (progettazione e/o direzione lavori).

Si osserva peraltro che in tema di forniture adottano lo strumento del MePA soprattutto i Ministeri per le esigenze delle sedi – in prevalenza militari di distaccamenti decentrati: si tratta della fornitura di attrezzature sportive di vario genere. Più di rado si incontrano le richieste di Comuni, per attrezzature outdoor (fitness o giochi): in generale gli enti locali preferiscono affidare i lavori comprensivi di fornitura e posa.

Anche l’entità dei singoli bandi MePA è notevolmente diversa nei due casi: le forniture ammontano a una media di 5.565 euro, mentre per i lavori si sale a 301.100 euro.

I dati Consip

La Consip fornisce una serie di statistiche sull’andamento delle transazioni di e-procurement, che consentono un monitoraggio complessivo dell’attività delle pubbliche amministrazioni.

Gli ultimi aggiornamenti accessibili al momento in cui scriviamo sono riferiti, per l’attività 2022, al periodo gennaio-giugno.

Nei 6 mesi dell’anno, risultano registrati 86.397 ordini effettuati attraverso il MePA. Per contro, le Richieste d’Offerta e Transazioni dirette sono state 11.342, per 2.889.263.934 euro di contratti stipulati, con una media di 254.783 euro per contratto. Per le sole Richieste d’offerta (il 38% del totale) la media sale a 320.392, mentre per le Transazioni dirette scende a 214.093.

La durata media della negoziazione risulta di 63 giorni per le Richieste d’offerta, che scendono a 21 per le trattative dirette. Solo 49 richieste hanno superato un anno di trattative (lo 0,4%), quasi esclusivamente tra le Richieste d’Offerta.

Per quanto riguarda il tipo di Ente che ha realizzato le transazioni di cui sopra, gli Enti Locali (regioni, Province, Comuni, consorzi e unioni di questi) sono promotori del 26,5% delle operazioni. Limitatamente a questa categoria di Enti, il valore medio dei contratti stipulati è di 339.675 euro, e la durata media della negoziazione è di 43 giorni.

La sezione open data della Consip offre inoltre alcune elaborazioni statistiche complessive, riportate nelle tabelle seguenti, che mostrano alcuni altri aspetti interessanti del sistema (cliccare per ingrandire).

Ricordiamo infine il numero dei fornitori iscritti nel MePA: l’ultimo aggiornamento ne registra 156.858.

Fra le 130 aziende che hanno fatto parte nel 2022 del circuito Mappa dei Fornitori e Tsport/Sport&Impianti, operano nel MePA in 75, pari al 58%.

Gli appalti in generale

Estendendo l’analisi dei bandi pubblicati nel corso del 2022, è possibile fare qualche altra considerazione.

Ricordiamo che sul totale dei bandi pubblicati in Italia Sport&Impianti applica un filtro per individuare quelli che riguardano l’impiantistica sportiva e le attrezzature ludiche: non sempre però l’oggetto è chiaro, e pertanto può capitare che sfuggano notizie di lavori in cui l’impianto sportivo non è esplicitamente menzionato (capita, ad esempio, per gli edifici scolastici comprensivi di palestra). I dati devono essere quindi considerati con un minimo di approssimazione.

Un primo fatto di rilievo è l’andamento delle gare di mese in mese: dal grafico qui a lato è evidente l’accelerazione impressa dall’avvio dei bandi collegati con il PNRR, che dopo l’estate sono decisamente aumentate fino a quadruplicarsi in dicembre rispetto ai primi mesi dell’anno.

Il valore complessivo degli 832 interventi messi a gara nel 2022 ammonta a oltre 1.764 milioni di euro (1.764.143.304,40), con una media (esclusi i 41 bandi che per vari motivi non riportano la cifra) di 2.230.269,66 per bando.

L’entità delle singole gare è la più varia. Il bando di maggior valore è quello pubblicato dal Comune di Firenze per l’affidamento congiunto della progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori per la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi di Pierluigi Nervi: un intervento molto particolare, messo a gara per 171.504.886 euro.

Segue il bando multiplo (in 11 lotti) di Sport e Salute per l’appalto integrato di impianti sportivi in diverse località: se pure in tutto ammonta a oltre 100 milioni, di fatto ciascun lotto ha un valore compreso fra i 450.000 e gli 11.500.000 euro.

Sopra, i tre bandi più cospicui citati nel testo: Firenze, Milano, Venezia

Più importanti sono i bandi del Comune di Venezia per la realizzazione del cosiddetto “Bosco dello Sport”, uno dei Piani Urbanistici Integrati finanziati dal PNRR: l’affidamento congiunto per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’Arena ammonta a 92.555.388 euro, ma se sommiamo gli altri bandi che afferiscono allo stesso progetto (comprendente, lo Stadio, le urbanizzazioni e le opere a verde) si superano i 300 milioni.

La cifra di 90 milioni viene superata anche dal Comune di Milano, ma questa volta si tratta di un’operazione di Partenariato Pubblico Privato, per la realizzazione e gestione del Centro natatorio di via del Cardellino. È doveroso precisare, tuttavia, che l’ultimo giorno dell’anno è stato pubblicato un nuovo bando per l’appalto integrato degli stessi lavori: l’importo – comprensivo di progettazione e realizzazione ma non, come nel PPP, della gestione – ammonta a euro 25.194.84, di cui 11 milioni a carico del PNRR.

In totale, i bandi che superano la soglia europea per i lavori pubblici (fissata dal 1° luglio scorso in 5.382.000 euro) sono 65, pari al 7,9% del totale. Al livello più basso, al di sotto della soglia comunitaria per i servizi (215.000 euro) sono collocati 248 bandi (il 30,1% del totale), oltre ai 41 che non indicano la cifra (in quanto si tratta di avvisi di indagine di mercato, interventi emergenziali di cui non è noto in anticipo il costo, proposte di project financing, concorsi di progettazione, o per pura omissione).

Di tutti i bandi pubblicati, quelli che fanno riferimento, nell’oggetto, al PNRR sono 56 (il 6,7%).

Gli incarichi di progettazione sono contenuti in 151 bandi (il 18,1%): di questi, 47 fanno parte di proposte di affidamento congiunto del progetto esecutivo e realizzazione lavori (appalto integrato); altre 29 sono incluse nelle proposte di project financing, che comprende in genere progetto, realizzazione, e gestione dell’impianto.

Infine, i bandi relativi ai parchi gioco (realizzazione o fornitura dei giochi) sono stati 40, pari al 4,8%.

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