In questo articolo affrontiamo i lavori di riqualificazione del centro Giuriati che riguardano i blocchi “storici” dell’impianto: l’edificio di ingresso, il campo da rugby e le piste per le attività di atletica leggera.
Il cuore del Giuriati: atletica e rugby
(Foto del servizio: Tomaso Grillini / TSPORT – Riproduzione vietata)
La palazzina storica
L’accesso al Centro Giuriati avviene ancora oggi attraverso la palazzina, costruita tra il 1928 e il 1933, che si appoggia al lato lungo del campo fungendo anche da tribuna per il pubblico.
L’edificio è composto da tre corpi di fabbrica, uno centrale e due laterali simmetrici. Il corpo centrale si sviluppa su tre livelli, l’ultimo dei quali ospita una gradonata in c.a., sotto la quale si trovano gli impianti per l’areazione degli ambienti. La tribuna è ombreggiata da una tettoia inclinata in lamiera. Sulla tribuna sono state installate nuove sedute, che nella foto sotto non erano ancora in opera.
Al piano terra, che si sviluppa a sua volta su due livelli, è presente la reception oltre a sale mediche, spogliatoi e una palestra che dopo l’intervento è stata spostata nei nuovi edifici.
Al posto della palestra, è stato realizzato un locale che comprende l’ingresso, l’info-point, il merchandising delle attività , la gestione e controllo degli accessi.
La pista di atletica
Dall’origine fino al 1995, l’impianto di atletica del Centro Sportivo Giuriati aveva un fondo di pirite e la pista sviluppava una lunghezza alla corda di 476 metri: dimensioni anomale che dagli anni Sessanta in poi, con i nuovi regolamenti internazionali di atletica, hanno impedito l’uso della pista per competizioni ufficiali.
Con il totale rifacimento del 1995 la pista è stata adeguata ai nuovi standard, ridisegnandola con una lunghezza di 400 metri e raggio di curvatura 36,50 m, e con l’aumento delle corsie da 6 a 8, dotandola di una pavimentazione sintetica con finitura in resina poliuretanica.
La pista inoltre accoglie il necessario equipaggiamento per il salto in alto, il salto con l’asta, un doppio percorso per il salto in lungo dotato di una vasca di sabbia di 3 x 8 m con profondità 50 cm. A completare l’assetto dell’attrezzatura di atletica leggera sono presenti le piattaforme in cemento armato del lancio del peso e del giavellotto, quest’ultima completata da una gabbia metallica e da una rete in fibra sintetica, collocate ad est del campo da rugby.
Il rifacimento della superficie sportiva completato nel 2020 è stato realizzato con la pavimentazione Regupol PD/IS da 13 mm.
Il manto preesistente è stato asportato, e il sottostante strato in conglomerato bituminoso è stato fresato prima di accogliere il nuovo strato base. Questo consiste in una pavimentazione in conglomerato bituminoso caldo realizzata in base agli standard FIDAL/IAAF, in due strati. Lo strato di livello inferiore ha uno spessore di 40 mm ed è poroso. Lo strato di usura ha uno spessore di 30 mm ed è impermeabile. La pavimentazione in asfalto è realizzata con un macchinario a guida laser, rullato e livellato secondo le pendenze di progetto. Sullo strato bituminoso è steso un primer poliuretanico formulato in modo specifico.
Dettaglio della pista di atletica. Canalina di scolo e griglia raccogli sabbia. Dettaglio della pista di atletica.
Lo strato successivo, di circa 11 mm di spessore, viene eseguito con granuli di gomma SBR nera (copolimero stirene-butadiene), miscelati in modo proporzionale in mescolatori a turbolenza ad alta velocità , uniti da un legante poliuretanico mono componente testato e approvato.
Infine lo strato di finitura superficiale è costituito da un liquido poliuretanico applicato a spruzzo, resistente ai chiodi e senza giunte, costituito da due mani di composto spray-coating poliuretanico monocomponente, miscelato con granuli di gomma EPDM colorata, per uno spessore di 2 mm.
Le caratteristiche di elasticità e resistenza sono adeguate a un impianto aperto a diversi livelli di utenza, da quello amatoriale all’allenamento.
Il campo da rugby
L’impiego intensivo del campo centrale del Giuriati, con il tempo ha comportato la perdita delle caratteristiche inizialmente previste talché in presenza di periodi di pioggia si presentava con un terreno fangoso pressoché privo di manto erboso.
Il campo in erba naturale ha dimensioni di 64 x 100 metri, e veniva utilizzato dagli atleti del rugby, mentre non viene più utilizzato come campo da calcio dal 2003.
Vista del campo dal lato delle tribune. Vista del campo dal lato delle panchine.
Il nuovo manto è stato realizzato riqualificando il terreno già esistente.
Dopo aver eliminato il vecchio cotico erboso, è stato creato il nuovo sottofondo con formazione delle pendenze di progetto.
È stato realizzato un nuovo impianto di irrigazione secondo il modello a 35 irrigatori, con aggiunta di ulteriori irrigatori perimetrali. L’alimentazione avviene da una cisterna di accumulo interrata nella zona della lunetta, dotata di pompa di rilancio e di sistema automatizzato per il reintegro dell’acqua proveniente dall’acquedotto.
Pianta campo con schema irrigazione. Pianta campo con schema drenaggio.
Il nuovo impianto di drenaggio è stato realizzato secondo lo schema a reticolo incrociato tradizionale, che consiste in un collettore primario laterale collegato con l’uscita per lo scarico delle acque raccolte; dei drenaggi profondi secondari, trasversali al campo da gioco collegati con il collettore con tubazione drenante; e infine dei drenaggi superficiali terziari longitudinali, collegati con i drenaggi profondi riempiti con pietrisco e sabbia silicea nello strato superficiale.
Il top soil superficiale è stato preparato con uno strato di sabbia silicea ammendata.
Sono state quindi fornite nuove zolle di tappeto erboso in formato big roll, composte da Bermudagrass Tifway 419 traseminata con Lolium perenne, coltivate su sabbia silicea certificata.
Sono state inoltre installate le nuove attrezzature sportive: porte da rugby certificate, panchine squadre e staff tecnico.
Porta da rugby. Panchine a bordo campo.