Nuovo Contratto Impianti Sportivi: il punto

È in vigore dallo scorso agosto un nuovo contratto collettivo di lavoro per i dipendenti degli impianti e delle attività sportive, valido fino al 2022. Questi gli aspetti innovativi.

(Il Palayamamay di Busto Arsizio. Foto BG per sport&impianti)

Il Contratto Impianti Sportivi, sottoscritto la scorsa estate dalla FESICA-CONFSAL (Federazione Sindacati Industria, Commercio e Artigianato) come parte sindacale, con ASI, MSA, CNS Libertas, CONLAVORO PMI, Federazione Italiana dello Sport come parti datoriali, “trova applicazione nella gestione dei rapporti di lavoro previsti ed esistenti negli impianti e nelle attività sportive svolte, nel rispetto della normativa vigente e regolamenta su tutto il territorio nazionale i rapporti di lavoro che abbiano come finalità la gestione di atleti e/o l’utilizzo di un impianto o di aree destinate allo svolgimento della pratica sportiva, del fitness e del benessere ed il relativo personale”, come si legge nella premessa del documento (trovi qui il Contratto).

Il nuovo contratto prende il posto di quello sottoscritto (da soggetti sindacali e datoriali diversi) nel 2015 e scaduto a fine 2018, che è in attesa a sua volta di essere rinnovato.

Immagine contratto

Il collaboratore sportivo

Fra le novità di rilievo di questo nuovo Contratto Impianti Sportivi, il riconoscimento, nella classificazione del personale (art. 44), della figura del “collaboratore sportivo”, un soggetto che non risulta dipendente né lavoratore autonomo, ma il cui rapporto di collaborazione rientra nella definizione dell’art. 67, comma 1, lettera m del Testo Unico Imposte sui Redditi (“Redditi diversi”).

Poiché la definizione richiama, nelle mansioni, quelle necessarie per “lo svolgimento delle attività sportivo-dilettantistiche così come regolamentate dalle singole Federazioni”, si deve ritenere che tale ruolo sia applicabile solo all’interno delle attività previste come “sportive” dal Coni.

Viceversa, l’intero contratto si allarga alle figure dei lavoratori (dipendenti) di un’ampia casistica di soggetti, fra cui i centri sportivi in cui sono presenti servizi di cura alla persona  – “trattamenti estetici, massofisioterapia, medicina naturale (shiatsu, riflessologia plantare, ayurveda), sauna, bagno turco, idro massaggio” – e ai centri benessere; inclusi, infine, i soggetti del “terzo settore” che spesso praticano attività di tipo sportivo-dilettantistica.