Macchine e tecniche per la manutenzione: erba sintetica

Se è vero che il manto in erba sintetica richiede, complessivamente, una manutenzione minore rispetto all’erba naturale, ciò non significa che questa possa essere trascurata; va ricordato anzi che è opportuno tenere sempre in considerazione le istruzioni dettate dal produttore del manto, per garantire una durata di vita maggiore e il mantenimento costante dell’aspetto e delle caratteristiche prestazionali.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 350
(Foto brillenstimmer / Shutterstock)

Sia la FIFA (con il “FIFA Quality Programme for Football Turf”) che la LND (con il “Regolamento per la realizzazione di un campo di calcio in erba artificiale”) raccomandano le azioni da compiere per la manutenzione ordinaria e per quella straordinaria.

I due tipi di manutenzione non differiscono tanto nelle azioni o nelle macchine da usare, quanto nelle tempistiche di esecuzione. Quella ordinaria comprende tutte le operazioni realizzabili in modo semplice dal gestore dell’impianto con mezzi e personale propri. Va fatta costantemente, anche tutti i giorni se il campo viene usato con continuità. Quella straordinaria dovrebbe essere fatta dal produttore o da un’azienda qualificata e accreditata per gli interventi sul tipo specifico di manto.

Rimozione dei rifiuti

Sia i rifiuti organici che quelli inorganici, vanno rimossi subito dopo ogni evento sportivo; inoltre possono essere presenti quotidianamente foglie, erba, deiezioni animali, da rimuovere costantemente.

La spazzolatura

La superficie deve essere spazzolata regolarmente, in funzione della intensità di utilizzo: maggiore è l’utilizzo, maggiore sarà la frequenza di spazzolatura.

La FIFA consiglia di spazzolare la superficie ogni 40 ore di gioco, tenendo conto che sul campo sono presenti 22 giocatori. Se il numero di giocatori in campo è maggiore, occorre moltiplicare le ore di gioco di conseguenza.

L’effetto principale della spazzolatura è quello di livellare l’intaso per garantire l’uniformità della superficie; inoltre, spazzolando il manto in tutte le direzioni si ovvierà alla eventuale tendenza delle fibre sintetica di rimanere inclinate o appiattirsi con l’uso.

Le spazzole più utilizzate sono quelle a trascinamento, agganciate alla parte posteriore dei trattori: sono particolarmente efficaci per livellare l’intaso nella superficie. Vengono utilizzate anche le spazzole rotanti, che di solito sono fissate alla parte anteriore del trattore. Possono ruotare in avanti o in retromarcia: la rotazione in avanti è particolarmente efficace per rimuovere il materiale dalla superficie, mentre entrambe le modalità di rotazione sono adatte a sollevare il vello del tappeto.

Con l’avvento degli intasi di origine vegetale va ricordato che su manti con questo tipo di intaso la classica spazzolatrice può non essere sufficiente, essendo necessario decompattare i granuli con una leggera erpicatura.

La rimozione della neve

Di per sé sia la neve che il ghiaccio non sono dannosi per l’erba artificiale: la soluzione migliore sarebbe pertanto quella di attenderne il naturale scioglimento.

Dovendo procedere alla rimozione in vista di un evento programmato, andrà usata una spazzatrice rotante avendo cura di non penetrare con le spazzole al di sotto della superficie della fibra. Se la neve è umida si potrà usare una pala con lamina in gomma, da applicare sul davanti di un trattore; anche in questo caso la lama dovrà evitare di toccar il filo della fibra artificiale.

Per rimuovere invece il ghiaccio si dovrà passare un rullo sulla superficie per “romperlo”; in caso di accumuli importanti andrebbe fatto sciogliere con l’uso di prodotti chimici, ma dovranno essere specificamente autorizzati dal produttore del manto sintetico affinché non danneggino le fibre.

L’innaffiatura del campo

I materiali di cui è composto il manto sintetico accumulano calore molto più dell’erba naturale sotto l’irraggiamento solare. Il surriscaldamento è tanto maggiore quando l’intaso è in gomma nera, mentre è decisamente più contenuto nel caso degli intasi di origine vegetale.

Prima dell’utilizzo, dunque, il manto sintetico va irrigato per ridurne la temperatura, evitando però di allagarlo o saturarlo di umidità per non alterare le prestazioni sportive.

La regolare irrigazione contribuisce inoltre a mantenere pulita la superficie.

Decompattazione dell’intaso

La necessità di rimediare alla naturale compattazione dei granuli che costituiscono l’intaso prestazionale si presenta in tempi più o meno lunghi a seconda dell’intensità d’uso del campo, e può essere maggiore nelle aree più calpestate, alterando il regolare comportamento biomeccanico della superficie in modo oltretutto non omogeneo su tutta la superficie.

Pur essendo in genere considerata nel quadro della manutenzione straordinaria, la decompattazione potrebbe quindi essere operazione necessaria con una certa frequenza. L’operazione viene fatta con una spazzola a punte metalliche che penetrano nell’intaso separando i granuli e arieggiando l’intaso.

Riempimento dell’intaso

Le azioni di gioco, ma anche le condizioni atmosferiche, tendono a spostare i granuli dell’intaso, creando accumuli in determinate zone e svuotamenti in altre. Aree particolarmente soggette sono tipicamente quelle dell’area di rigore e dei calci d’angolo.

Qui l’intaso va regolarmente reintegrato, o a mano o con attrezzature leggere, fino a ristabilire le condizioni originali. Le zone integrate vanno poi spazzolate per stabilizzare l’intaso.

Annualmente la verifica del livello di intaso andrà fatta sull’intera superficie del campo perché corrisponda alle caratteristiche prestazionali originarie.

Le riparazioni

In generale a fine stagione sportiva, nel quadro della manutenzione straordinaria concordata con il produttore o con un manutentore qualificato, andrà controllata l’integrità del sistema manto, con particolare attenzione alle giunzioni e alle linee bianche, dove possono più facilmente essersi verificati strappi o sollevamenti.

Piccole riparazioni (tagli di pochi centimetri) possono essere effettuate facilmente e tempestivamente perché non si aggravino. Se necessario, si provvederà alla sostituzione delle parti in cattivo stato.

La disinfezione del campo

Infine va tenuto conto che il sudore, le ferite, o altri liquidi organici, e la stessa suola delle scarpe dei giocatori possono rilasciare sul terreno microorganismi potenzialmente pericolosi; è opportuna quindi una disinfezione, con cadenza mensile, mediante prodotti specifici e approvati. Il prodotto da utilizzarsi deve essere conforme a quanto indicato nel Decreto 22 gennaio 2014.

Le istruzioni della LND

In appendice al Regolamento per la realizzazione di campi da calcio in erba artificiale, la LND formula delle indicazioni per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei campi; si tenga conto che i costi indicati sono relativi all’edizione pubblicata nel 2018.

Vai al Regolamento LND.

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