Efficientamento e restyling del palazzetto dello sport a Cinisello Balsamo (Mi)

Il progetto di restyling ed efficientamento energetico del palazzetto dello sport di Cinisello Balsamo, in provincia di Milano punta a trasformare la struttura vetusta e poco efficiente in un edificio non solo sostenibile ma anche riconoscibile, con funzioni di aggregazione e rappresentanza.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 353
palazzetto dello sport Cinisello Balsamo

A pochi passi dalla sede di Tsport, il Comune di Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, ha avviato la trasformazione del palazzetto dello sport da edificio energivoro e anonimo a edificio sostenibile e simbolo della collettività, sportiva e cittadina.

L’edificio sportivo oggetto di intervento è collocato in pieno centro cittadino, in posizione baricentrica tra la piazza Gramsci a sud e i palazzi comunali di rappresentanza delle funzioni pubbliche amministrativo/ culturali all’immediato nord, comprendenti lo storico Palazzo Comunale arricchito, in adiacenza, dalla recente realizzazione del Polo Culturale “Il Pertini” con Biblioteca, Auditorium e punto ristoro.

Non si può altresì non citare il complesso monumentale di Villa Ghirlanda Silva e del relativo parco storico, di proprietà pubblica, in posizione est rispetto all’edificio oggetto di intervento.

All’interno di tale contesto “centrale” per la vita cittadina e per la qualità urbana, l’edificio costituisce un elemento di oggettiva criticità paesaggistica e morfologica, caratterizzato da connotazioni architettoniche vetuste e prive di pregio, tanto che il Piano urbanistico comunale vigente segnala “l’accostamento incoerente di differenti tipologie edilizie e di configurazioni volumetriche (tra cui il grande contenitore del palazzetto dello sport)”.

In effetti l’edificio, con accorgimenti innovativi per il tempo in cui fu costruito (fine anni ’60 del secolo scorso), risulta essere più simile in termini percettivi ad un anonimo capannone industriale che ad un edificio pubblico di aggregazione e rappresentanza.

La riqualificazione dell’edificio costituisce dunque non solo riqualificazione urbana, morfologica e paesaggistica ma anche, e almeno altrettanto, occasione per la ri-valorizzazione della funzione sportiva quale motore aggregativo e di riconoscimento collettivo della comunità cittadina.

Ancor più attraverso un progetto facente parte del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR: Missione 5 | Componente C 2.3 | Investimento 3.1 Sport e inclusione sociale), che caratterizza fortemente la visione comunitaria dell’intero Sistema Paese.

Palazzetto dello sport di Cinisello Balsamo: l’edificio allo stato attuale

L’edificio occupa una superficie coperta di 2.232 mq circa, ha dimensioni massime in pianta di metri 63,15 x 45,3 mq ed altezza al colmo di metri 12,25.

Ospita un piano interrato con funzioni di servizio, un piano seminterrato comprendente due palestre e – sotto le tribune del campo principale da basket – spogliatoi a servizio delle palestre, locali ufficio e ulteriore palestra di allenamento.

A piano terra trova posto il campo principale di basket, servito da tribune ai due lati principali (per circa 1.000 posti a sedere), coperto da due ampie falde a capanna.

Attualmente vengono svolte al suo interno diverse attività sportive (pallavolo, judo, ginnastica, basket per disabili) anche a carattere agonistico, tra cui basket e boxe, che contano – all’interno del territorio comunale – atleti di eccellenza nazionale. Nei locali ad uso ufficio trova sede una delle sezioni locali dell’AIA (Associazione italiana arbitri).

L’edificio è realizzato con setti portanti trasversali e campate di copertura in travature reticolari in calcestruzzo armato, con tamponamenti perimetrali parte in calcestruzzo armato e parte in blocchi di laterizi e cls.

La copertura è realizzata con un sandwich in lamiera metallica debolmente isolato. Sul lato est sono presenti serramenti – monovetro non isolati – in parte apribili ed in parte fissi (questi ultimi in U-glass) in evidente stato di cattiva manutenzione. Le strutture in calcestruzzo armato evidenziano stati di parziale compromissione del copriferro in più punti e a diverso stadio, per i quali risulta necessario intervenire.

È presente un impianto centralizzato di riscaldamento. Assenti impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.

Il progetto di restyling ed efficientamento del palazzetto dello sport di Cinisello Balsamo (Mi)

Il progetto costituisce un primo lotto di intervento, che ha come obiettivo di:

1) ridurre i consumi intervenendo sull’involucro del fabbricato, a partire dalle parti maggiormente disperdenti (in primis la copertura, per stato di isolamento e superficie coinvolta), introducendo altresì sistemi di produzione di energia pulita, aumentando nel contempo la qualità indoor;

2) rilanciare l’immagine dell’edificio, fucina di associazioni sportive molto attive sul territorio e impegnate nella rigenerazione sociale della città e della sua comunità, oltre che la sua conformazione tipologico/architettonica e la sua percezione urbana.

Gli obiettivi del progetto del palazzetto dello sport di Cinisello Balsamo (Mi)

Il progetto punta a raggiungere gli obiettivi anzidetti mediante un insieme sistematico di interventi.

a) Efficientamento energetico e qualità indoor:

– isolamento termico della frontiera superiore dell’edificio, la copertura opaca e trasparente, individuata quale maggior elemento energeticamente disperdente (per superficie e pregressa coibentazione) dall’analisi energetica effettuata;

– sostituzione della componente trasparente della facciata inferiore est, con aumento della superficie aeroilluminante naturale e, nel contempo, riduzione della superficie trasparente, a tutto vantaggio del maggior isolamento delle pareti perimetrali di riferimento. Con il risultato di aumentare tanto l’efficienza energetica quanto la qualità indoor degli ambienti est posti al livello seminterrato, sotto la relativa gradinata (uffici e palestra di allenamento);

– schermatura parziale del nastro di serramenti superiori, posti in posizione est tra le due falde di copertura, inferiore e superiore, a mezzo di controfacciata posta sopra la copertura inferiore est, a riduzione della insolazione estiva del principale volume interno (campo da basket a piano terra);

– posizionamento in lato ovest di impianto fotovoltaico per una potenza di oltre 39 kw di potenza di picco dell’impianto, con una produzione di energia annuale stimata in 43.000 Kwh, ad assorbire quota parte prevalente del consumo elettrico istantaneo dell’edificio. Tale impianto, allo scopo di massimizzarne l’esposizione solare, è stato posto su un piano inclinato in grigliato Keller, appositamente realizzato sopra la “navata” laterale ovest del palazzetto. Ciò anche in ragione dell’impossibilità, per limiti strutturali della copertura superiore, di collocare tale impianto sulle falde superiori di copertura.

b) Riqualificazione morfologico-architettonica e paesaggistica dell’edificio

In relazione alle limitate risorse economiche a disposizione e alle finalità enunciate, il progetto del palazzetto di Cinisello Balsamo si è concentrato sui lati maggiormente visibili e dunque “percepiti” dell’edificio, i lati nord ed est, ampiamente fruiti visivamente dai cittadini transitanti gli spazi aperti e gli edifici pubblici del centro città.

Il linguaggio architettonico dell’intervento progettato enfatizza volutamente l’oggetto architettonico, da un lato mascherandone le attuali forme, dall’altro proponendone di nuove e – si ritiene – più contemporanee, attraverso la realizzazione di un doppio registro linguistico:

– da un lato – a piano terra – la conferma degli allineamenti esistenti, del parallelismo con la direzione principale della viabilità storica (sostanzialmente nord-sud) e di un volume sostanzialmente verticale e statico;

– dall’altro – al piano superiore – la negazione di tali allineamenti a favore di un volume “altro”, ruotato rispetto all’inferiore tanto in pianta quanto in prospetto, così da generare un solido parallelepipedo che induce al movimento e al dinamismo (tipico dell’attività sportiva).

I due differenti caratteri linguistici sono altresì evidenziati dalle diverse colorazioni delle pareti perimetrali e dalle stesse finiture dei materiali utilizzati: lisci e ad andamento orizzontale a piano superiore, particolarmente “materici”, “ruvidi” e verticali a piano terra.

c) La componente vetrata

Conclude l’intervento in lato est la sostituzione dei serramenti al piano terra, serramenti di aeroilluminazione dei locali (uffici e palestra) a piano seminterrato.

I serramenti esistenti, fortemente ammalorati e “datati” (a monovetro e con telaio in carpenteria metallica), vengono sostituiti da una “cornice” vetrata che si muove “a cursore” in direzione verticale tra i setti murari in cls esistenti, a “cercare” la posizione verticale maggiormente performante dal punto di vista dei rapporti aeroilluminanti, considerato l’antistante ingombro della scala esterna in cls armato. Il risultato è un significativo incremento dei rapporti aeroilluminanti dei locali serviti dai serramenti, che aumenta sensibilmente – raggiungendo di fatto il rapporto di aeroilluminazione naturale completo di 1/8 – per gli spazi adibiti ad ufficio.

Sul lato ovest del palazzetto di Cinisello Balsamo, lato meno nobile dal punto di vista della percezione dell’edificio, visibile solo da uno stretto passaggio pedonale tra l’edificio sportivo e il muro di recinzione di edifici privati, l’intervento (per limiti di budget), prevede solo la collocazione sopra la copertura inferiore (quella cioè delle gradinate) di un piano inclinato (della stessa inclinazione del volume superiore) e permeabile all’acqua, in grigliato strutturale su carpenteria metallica, dove vengono posati i pannelli fotovoltaici, esposti così in direzione ovest ed inclinati a meglio raccogliere le radiazioni solari, oltre che a ridurre la manutenzione della superficie dei pannelli stessi per effetto del naturale scorrimento dell’acqua meteorica.

Al fine di garantire la sicurezza in quota degli interventi manutentivi sull’impianto fotovoltaico, la parete inclinata viene attrezzata con un percorso orizzontale sul retro della stessa, utile anche per la manutenzione della copertura e del nastro di serramenti prospicienti; in lato ovest del piano inclinato, più esposto, il piano di lavoro inclinato viene protetto con parapetto di protezione fisso, integrando in tal modo un dispositivo di protezione collettiva (e non individuale) nel disegno architettonico complessivo.

In lato nord, la parete inclinata “superiore” prevede una apertura alla quota della copertura piana accessibile sopra l’avancorpo nord, per ispezioni e manutenzione tanto della facciata superiore quanto delle stesse coperture.

Allo scopo di alleggerire la carpenteria di sostegno della controfacciata superiore, a beneficio di aspetti economici ma anche di riduzione del carico sui portali trasversali, la stessa è “tirantata” con cavi da ambo i fronti della facciata in lato est.

d) La copertura

Stante il limite di sovraccarico della stessa e le valutazioni effettuate dalla progettista strutturale, si è optato per una soluzione di isolamento “leggera”, così da non gravare in maniera eccessiva il carico permanente sorretto dalla struttura di copertura e, al contempo, da evitare la produzione di eccessivo materiale di rifiuto, a favore di una maggiore sostenibilità dell’intervento, secondo le indicazioni dei CAM Edilizia, recentemente modificati.

Pertanto la stratigrafia di copertura (sopra il pannello sandwich esistente) di progetto risulta così composta:

– barriera al vapore;

– doppio strato di lana di vetro in rotoli per altezza complessiva 20 cm;

– membrana traspirante;

– lamiera grecata di finitura, sostituita, in corrispondenza dei lucernari esistenti, da pannello in policarbonato a celle chiuse, di medesimo profilo grecato trasversale della lamiera.

Il necessario ripristino, in lato est, dei copriferri delle strutture di armatura (di portali trasversali, travi e pilastri in cls armato), che versano in condizioni di precaria manutenzione, precede i suddetti interventi.

Medesimo intervento, di demolizione di copriferro ammalorato, spazzolatura superfici e ferri e passivazione con malta a base di geolite, oltre che di successiva stesa di prodotto impermeabilizzante specifico, viene effettuato sulle rampe in “béton brut” delle scale esterne.