Casalmaggiore (Cr): Nuovo palazzetto dello sport

Il palazzetto di Casalmaggiore vuole essere un punto di riferimento sul territorio per manifestazioni sportive, ma non solo. Il progetto prevede due campi da gioco regolamentari con tribune fisse e telescopiche.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 355

Il progetto per la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport del comune di Casalmaggiore, in provincia di Cremona nasce dalla volontà dell’Amministrazione comunale di creare una struttura che possa essere di beneficio per l’intero territorio Casalasco, diventando un punto nevralgico per lo svolgimento di attività sportive e manifestazioni a livello sovracomunale.

In accordo con tale volontà il progetto proposto mira a coniugare fattibilità economica, efficacia ed eccellenza, sia dal punto di vista energetico-impiantistico, che edilizio-architettonico.

Il rapporto con l’argine del palazzetto di Casalmaggiore: planimetria e profilo

L’intervento del palazzetto di Casalmaggiore rientra nell’accordo con Regione Lombardia, il quale recepiva i seguenti presupposti:

– Il Comune di Casalmaggiore, con Delibera di Giunta n. 125 del 12 settembre 2020 ha promosso un Accordo di Programma per la realizzazione di un nuovo palazzetto dello sport, chiedendo a Regione Lombardia di aderire e cofinanziare l’Accordo;

– Regione Lombardia, con Delibera di Giunta n. XI/3592 del 28 settembre 2020 ha aderito all’Accordo promosso dal Comune di Casalmaggiore valutandone la coerenza con gli obiettivi prioritari del Programma Regionale di Sviluppo della XI Legislatura – Missione 6 “Politiche giovanili, sport e tempo libero”, impegnandosi a cofinanziare le opere previste.

All’interno dell’accordo è parte integrante il progetto preliminare, approvato dall’amministrazione Comunale, che esprime le caratteristiche prestazionali e dimensionali dell’intervento da realizzare. La relazione di progetto definisce l’intervento come centro sportivo sovracomunale non solo per attività sportive, ma eventi pubblici in genere, il quale non possiede i requisiti tecnici per ospitare eventi di carattere internazionale.

Dalla fase di analisi del progetto definitivo è emerso che il progetto preliminare del palazzetto di Casalmaggiore necessitava di una sua rivisitazione, in particolare a causa del vincolo paesaggistico che insiste sull’area d’intervento ed il conseguente parere dell’organo di Sovrintendenza.

È stato pertanto rielaborato il progetto preliminare, attraverso un percorso di condivisione con la Sovrintendenza, arrivando ad una soluzione progettuale dove è posta attenzione all’inserimento nel contesto ed al rapporto con le preesistenze.

A seguito di queste necessarie modifiche, si è concordato con l’Amministrazione di migliorare il progetto con l’obiettivo di non aumentare il volume complessivo che era stato progettato, ma di ottimizzarne i contenuti e in particolare per quel che riguarda:

  • suddivisione dei flussi di pubblico;
  • realizzazione di 4 spogliatoi (2 in più di quelli previsti inizialmente) al fine di organizzare ed avere le omologazioni per i campionati di livello nazionale e regionale per la pallacanestro e pallavolo. (Rimane comunque inibita la possibilità di un uso della struttura per manifestazioni internazionali);
  • miglioramento della fruibilità e gestione del “catino” sportivo, rendendolo divisibile durante la fase non agonistica, in due aree idonee per accogliere ognuna un campo da pallavolo regolamentare ed aree per il gioco del basket, permettendo alla struttura in orario scolastico di ospitare due sezioni di scolari per l’utilizzo contemporaneo dell’edificio.

Per ottenere questo risultato la tribuna pubblico spettatori è stata organizzata con due tecnologie: una parte della tribuna è di tipo “fisso” tradizionale e permette di accogliere 400 posti la seconda parte è una tribuna telescopica idonea ad accoglie 300 posti. Il totale dei posti a sedere viene dunque portato a 700.

Il nuovo palazzetto di Casalmaggiore presenterà quindi caratteristiche estetiche semplici ed essenziali, ma contemporanee, che permettono di insediarsi armoniosamente nel contesto, oltre a qualità funzionali che lo rendono flessibile nell’utilizzo e nella gestione.

Inquadramento urbanistico e territoriale dell’impianto sportivo

Per quanto concerne la localizzazione dell’area, il nuovo palazzetto dello sport sorgerà nell’area a nord-ovest del centro comunale di Casalmaggiore in prossimità del plesso scolastico, in zona Baslenga. L’ambito è costituito dalla valle del Po e da una piccola porzione del paesaggio agricolo cremonese-casalasco, che in questa zona è caratterizzato da una parcellizzazione evidente ed omogenea dovuta alle bonifiche che sono avvenute agli inizi del secolo.

Nelle immediate vicinanze sono presenti impianti sportivi dedicati alle discipline di atletica leggera, calcio, pallavolo e basket, una scuola primaria e una scuola d’infanzia.

Nello specifico l’area d’intervento confina a nord-est con la scuola primaria e dell’infanzia G. Marconi, a sud-est con il tessuto urbano, a nord con la scuola del traffico per bambini e a sud-ovest, con il parco della Golena del Po.

L’inserimento paesaggistico

Da un punto di vista planimetrico, il progetto della nuova palestra è paragonabile per dimensioni all’estensione della cascina tipica del territorio della bassa lombarda. Nell’impostazione della pianta si è fatto quindi riferimento allo schema distributivo e alle proporzioni della tipologia storica della cascina: con i corpi edilizi disposti a corte attorno ad un ampio spazio centrale.

Trasposto nel progetto della palestra, lo spazio vuoto della corte è idealmente rappresentato dal catino di gioco, con gli ambienti di servizio disposti lungo i lati sud ed est.

Da un punto di vista volumetrico, compatibilmente con le esigenze normative e funzionali del nuovo impianto sportivo, il volume del catino riprende la tipologia tipica dei fabbricati delle corti rurali, con un’ampia copertura a falda inclinata.

Come nell’impianto storico il volume del nuovo palazzetto di Casalmaggiore risulta dalla giustapposizione di elementi contigui con differenti altezze, attraverso la realizzazione di un basamento continuo che riprende la cortina perimetrale della cascina storica.

L’edificio si sviluppa prevalentemente su un solo piano con l’eccezione del volume collocato al di sopra del campo da gioco e delle tribune, necessario per lo svolgimento dell’attività sportiva e per ospitare parte del pubblico.

Lo schema tipologico del basamento oltre a contenere le funzioni di servizio (spogliatoi, depositi, locali impianti, ecc.) riporta la presenza volumetrica dell’edificio ad una scala a misura d’uomo, riducendo l’impatto visivo della costruzione sul paesaggio circostante.

La realizzazione di una struttura come quella oggetto d’intervento impone infatti la necessità di altezze interne adeguate all’attività sportiva che vi si svolge ed ai relativi livelli di omologazione, determinandone così le caratteristiche dimensionali.

Il tema dell’inserimento paesaggistico e del dialogo con le preesistenze ha richiesto uno studio accurato del contesto naturale e delle presenze testimoniali. Il nuovo palazzetto è stato messo in relazione alle preesistenze, attraverso il disegno di un profilo longitudinale all’area d’intervento, che ha mostrato come l’impatto della nuova costruzione risulti contenuto. Esso si inserisce infatti nello skyline circostante, senza evadere dalle linee disegnate dalle preesistenze: avrà un’altezza inferiore rispetto alla chiesa di S. Maria dell’Argine (che si trova ad una quota superiore a quella del palazzetto) e leggermente superiore al complesso scolastico adiacente.

La chiarezza compositiva dell’intervento è data dalla razionalizzazione delle bucature e dalla sintesi degli elementi formali e materici. Il basamento ed il volume emergente, infatti, si configurano come elementi monolitici “svuotati” puntualmente da grandi nicchie svasate che identificano gli ingressi e le aperture principali.

Il fronte di ingresso e quello contrapposto, si connotano nelle loro proporzioni per una marcata componente orizzontale, che ne favorisce l’inserimento nel paesaggio circostante, dialogando, allo stesso tempo, con l’edificio scolastico che si sviluppa linearmente sul lato sud-est.

Il dialogo con la chiesa di S. Maria dell’Argine è favorito dal carattere “muto” dei volumi, dall’uso del rivestimento faccia a vista e dell’intonaco rigato con tinte “terrose”, che nel complesso creano un edificio essenziale, connotato da una spiccata espressività materica, che evita elementi di tensione tra il nuovo e l’esistente.

La copertura è valorizzata da una lamiera aggraffata in tonalità testa di moro, che caratterizzerà il piano di falda, parzialmente visibile dalla strada che percorre l’argine.

Le parti vetrate, concentrate in poche e grandi partizioni, saranno realizzate con una scansione ordinata dei serramenti e dall’uso di tinte sul “testa di moro” anche per quest’ultimi, in modo da dissimularne la presenza nel contesto.

Le simulazioni realizzate con render fotorealistici, mostrano come l’edificio si inserisca silenziosamente nel contesto e come la sua presenza non distolga l’attenzione dalle preesistenze storiche e verso il paesaggio naturale.

Gli aspetti funzionali del palazzetto di Casalmaggiore

L’edificio si svilupperà principalmente su un piano al fine di rendere la fruibilità della struttura semplice ed intuitiva; il piano primo, in corrispondenza dell’area di gioco, ospita solamente le tribune fisse.

Gli ambienti principali presenteranno regolarità distributiva e modularità per garantire la massima flessibilità degli spazi e, a tal fine, la realizzazione di una pavimentazione interna continua, le aperture regolari, l’utilizzo di spazi modulari comunicanti e l’utilizzo di tribune mobili impacchettabili concorreranno a questo obiettivo.

L’edificio è definito da due volumi: il primo volume ha un’altezza lorda di circa 4 m, mentre il volume che ospita il campo da gioco ha un profilo inclinato e presenta un’altezza media di circa 11 m. I due volumi sono volutamente distinti dal punto di vista compositivo: la piastra dei servizi si definisce come una scatola autonoma con la funzione di mediatore tra lo spazio sportivo e l’esterno.

Gli accessi all’impianto sono disposti su fronti differenti del volume: l’accesso principale del pubblico è collocato sul fronte sud, sul fronte est è previsto il collegamento con la scuola primaria, sul fronte nord l’accesso atleti ed infine sul fronte ovest l’accesso dall’esterno al locale deposito.

Tutti gli ingressi del palazzetto di Casalmaggiore sono protetti da uno spazio coperto: l’ingresso dalla scuola prevede un passaggio esterno diretto, gli altri tre ingressi invece presentano uno spazio esterno porticato. In facciata i punti di ingresso e le principali aperture sono evidenziate da un gioco di sfondati, che crea un’alternanza di pieni e vuoti e indica chiaramente i punti di accesso alla struttura.

In corrispondenza dell’ingresso al pubblico è collocato l’ufficio per il personale dirigente e di gestione, che grazie alla partizione vetrata verso l’ingresso permette il monitoraggio degli ingressi da parte dello staff.

L’atrio d’accesso si configura come punto di controllo, ma anche come spazio di accoglienza e di filtro. Questo spazio è caratterizzato da una grande vetrata che individua l’ingresso e amplifica il rapporto con l’esterno.

Sul lato est, in collegamento diretto con l’atrio, sono collocati i servizi igienici per il pubblico, distinti per uomini e donne, dotati ciascuno di un wc per disabili.

All’atrio è collegata anche l’area atleti che si organizza in un blocco funzionale posto lungo il lato nord-est dell’edificio. Un corridoio di spina collega tutte le funzioni di servizio che comprendono: 2 spogliatoi per gli arbitri-istruttori, l’infermeria atleti, il locale antidoping e 4 spogliatoi per gli atleti. Ogni spogliatoio si configura con una modularità composta da zona cambio, antibagno, docce e servizi igienici. La zona atleti è direttamente accessibile dalla scuola primaria grazie a un passaggio esterno che unisce i due edifici.

Attraversando il corridoio gli atleti accedono direttamente all’area di gioco che accoglie 2 campi da gioco regolamentari (basket, da minibasket/allenamento e pallavolo), secondo un sistema di combinazioni e flessibilità dell’area.

I campi da gioco del basket e della pallavolo sono sovrapposti e presentano rispettivamente le dimensioni di 28x15m e 18x9m escluse le rispettive fasce di rispetto. Il catino è organizzato in modo da poter ampliare l’area di gioco, grazie all’impacchettamento delle tribune telescopiche previste al piano terra, permettendo di ricavare due campi da pallavolo e due per allenamento basket separabili per mezzo di una tenda motorizzata.

Gli spazi per il pubblico sono disposti su una tribuna fissa posizionata al piano primo, e due tribune telescopiche al piano terra dove sono presenti i posti per utenti disabili. La tribuna fissa è organizzata su 6 gradoni con 2 aree per lo spazio telecamere/giornalisti, mentre le 2 tribune telescopiche presentano 6 gradoni con 2 nicchie ciascuna per i disabili in carrozzina.

La tribuna “telescopica” al piano terra è di tipo mobile o impachettabile e in caso di utilizzo contemporaneo di più attività nel campo di gioco, può essere ritratta e nascosta al di sotto del corsello di distribuzione della tribuna fissa. In tal modo si ha un’estensione del campo variabile, con la possibilità di ricavare, oltre ai campi omologati per le competizioni ufficiali, spazi per l’allenamento e le attività scolastiche.

I posti in tribuna mobile sono 300 (di cui 4 per disabili) mentre in tribuna fissa si hanno 400 posti. Il totale dei posti previsti è di 700.

Tale scelta permette a tutti di avere una buona visibilità dell’area di gioco e di gestire agilmente i percorsi di emergenza e le vie di fuga. Si garantisce la curva di visibilità nelle tribune, secondo le prescrizioni in normativa CONI.

Sul lato est, a fianco dell’ingresso scolastico, è prevista una sottocentrale impianti accessibile dall’esterno. Il locale si sviluppa al piano superiore, ed è accessibile da una scala interna dedicata al solo personale addetto. Si precisa che la sotto centrale sarà collegata alla centrale termica esistente, collocata nella parte nord del lotto, che oggi serve l’istituto scolastico.

Dalla parte opposta all’ala spogliatoi, si trova un deposito attrezzature facilmente raggiungibile sia dal campo di gioco che dall’esterno. Per garantire un comodo utilizzo delle attrezzatture sportive, specialmente per i canestri di pallacanestro, che per le categorie A1 e A2 devono essere mobili, è stata ricavata una nicchia sul fronte nord, completamente aperta verso l’area gioco.

Adiacente al deposito e in collegamento diretto con l’esterno è collocato il locale UPS.

Al piano primo è prevista, oltre al locale impianti, una zona esterna per il posizionamento dei macchinari e delle UTA (area sopra spogliatoi). Entrambi sono schermati da una struttura a secco che, in continuità con il catino di gioco, completa il volume superiore dell’edificio, annullando di fatto la percezione dall’esterno dell’area impianti.

Dal punto di vista della praticabilità sportiva, il campo basket ha dimensioni 28×15 ed è omologabile per la pratica sportiva con presenza di pubblico compresa tra 201 e 1000 spettatori (Livello Silver 1). Il campo per la pallavolo ha dimensioni 18×9 ed è omologabile fino alla Serie A2 maschile.

I prospetti esterni del palazzetto di Casalmaggiore

Come anticipato nei precedenti paragrafi, l’edificio all’esterno si caratterizza per una semplicità compositiva ed una sintesi calibrata delle scelte formali, al fine di instaurare un dialogo coerente con le preesistenze storiche e con il paesaggio. I quattro prospetti sono connotati da una continuità nei materiali e nelle scelte compositive.

Nel dettaglio, il prospetto sud è caratterizzato da un’ampia vetrata al piano terra che contiene le porte d’ingresso e dà accesso all’atrio principale. Al piano primo è presente una seconda specchiatura che si sviluppa lungo il lato maggiore della tribuna, fornendo luce naturale all’area sportiva e alla zona spettatori.

Il prospetto ovest presenta al piano terra l’accesso al deposito e le porte vetrate che fungono da via di fuga rispettivamente per parte del pubblico e atleti. La parte sovrastante del fronte presenta un carattere di chiusura non volendo introdurre elementi architettonici che potessero richiamare eccessivamente l’attenzione sul nuovo edificio a discapito delle presenze storiche. Unico elemento caratterizzante in questo fronte è la scritta “Casalmaggiore”, leggibile grazie ad una diversa finitura dell’intonaco.

Il prospetto nord è caratterizzato da una scansione regolare di aperture che illuminano in modo indiretto l’area sportiva (l’incidenza della luce naturale non interseca i campi di gioco). La parte superiore è connotata da una vetrata continua che, contrapposta a quella presente sul prospetto d’ingresso, crea un’efficace illuminazione e aerazione naturali del catino di gioco.

Il prospetto est, verso la scuola primaria, ospitando esclusivamente funzioni di servizio è l’unico che non presenta una parte in sfondato al piano terra. Qui le aperture a nastro definiscono le aree spogliatoi e un collegamento esterno che unisce la nuova struttura alla scuola esistente. Nella parte superiore la zona impianti / area UTA è schermata da una struttura a secco che segue il profilo del catino e verrà trattata con la stessa finitura di quest’ultimo.