Oltre alle superfici sportive delle piste di atletica, è italiana anche una parte dei lavori relativi alle strutture di supporto all’antistadio, in quanto la progettazione del loro adeguamento è stata effettuata dall’architetto Andrea Grifò.
Paris 2024: lavori all’Antistade de France -Intervista ad Andrea Grifò
Le strutture di supporto tra lo Stade de France e l’Antistadio.
L’antistadio è stato costruito contemporaneamente allo Stade de France per i Mondiali del 1998. L’edificio che si affaccia sulla pista esterna è collegato allo Stadio mediante un tunnel, e ai fini della sicurezza antincendio è considerato tutt’uno con esso,
Nel quadro della ristrutturazione delle aree dell’antistadio identificate come necessarie per l’organizzazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024, le relative opere devono risultare coerenti con la visione di Paris 2024 sia per quanto riguarda i requisiti operativi dello Stade de France e dell’antistadio durante i Giochi Olimpici e Paralimpici, che per il lascito a Giochi terminati.
Il progetto ha riguardato sostanzialmente il rinnovamento dei locali interni con nuovi pavimenti, pareti e soffitti, ristrutturazione dei servizi igienici e degli spogliatoi, rendendoli accessibili secondo gli standard di accesso per i disabili, adeguamento degli infissi.
L’architetto Andrea Grifò di AG2 si è occupato del progetto della riqualificazione dei locali del campo annesso allo Stade de France. Gli abbiamo chiesto com’è andata l’esperienza francese.
“Avendo origini in parte francesi ho sempre voluto lavorare con la Francia e in Francia: il mio futuro lo vedo condiviso tra i due Paesi. Per questo da aprile di quest’anno ho aperto una mia sede a Parigi (una società Spa semplificata) e sono iscritto all’Ordine degli Architetti dell’Ile de France. Mi dà molte soddisfazioni lavorare come progettista in Francia, perché in questo Paese sono molti i concorsi di progettazione cui partecipare, a differenza di quanto succede in Italia, dove perlopiù si lavora con assegnazione diretta”.
“Per poter partecipare al progetto di riqualificazione a Saint Denis ho dovuto associarmi con uno studio di architettura con sede in Francia, Agence Ville Espace et Architecture (non avevo ancora aperto la mia sede francese). La riqualificazione dell’Antistade de France è stata voluta per accogliere nel migliore dei modi i grandi atleti attesi a Parigi 2024, con una visione coerente con quella dell’evento e funzionale al successivo utilizzo degli spazi. Da qui la scelta della tonalità di viola per gli spazi comuni, i servizi e gli spogliatoi, che concorda con il nuovo colore della pista di atletica e quella di adornare le pareti con i pittogrammi delle diverse discipline olimpiche, che rimarranno come “héritage” dell’evento alla città di Saint-Denis. La sfida più grande in questo lavoro è stata sicuramente quella di adattare l’esistente alle disposizioni in tema di barriere architettoniche e accessibilità, accogliendo completamente le richieste del Comitato Paralimpico”.