XXX Universiade 2019 – Parte 1: L’evento

Napoli e le province campane ospitano, dal 3 al 14 luglio, la trentesima edizione dell’Universiade estiva. Ripercorriamo le fasi che hanno portato all’assegnazione: in una seconda parte vedremo una panoramica sugli impianti sportivi interessati, che per l’occasione hanno potuto affrontare lavori di adeguamento funzionale.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 327

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L’Universiade estiva è una manifestazione sportiva multidisciplinare, a cadenza biennale, alternata all’edizione invernale, che vede protagonisti atleti universitari di tutto il mondo.

Quella che è diventata la manifestazione più importante dopo le Olimpiadi, quanto a numero di partecipanti, ha le sue origini in Italia, essendo ideata dal nostro Primo Nebiolo, che organizzò la prima edizione moderna a Torino nel 1959; da allora altre 10 edizioni, tra estive e invernali, compresa questa, sono state assegnate all’Italia.

 

L’assegnazione a Napoli

Avventurosa la vicenda dell’assegnazione di questa trentesima edizione.

Fin dal giugno 2012 il Brasile, escluso dalla 29ma edizione (assegnata a Taipei), aveva manifestato l’intenzione di ricandidarsi per quella del 2019 con la città di Brasilia.

Successivamente, si faceva avanti l’Azerbaigian, proponendo la capitale Baku, seguito nel febbraio 2013 dall’Ungheria con Budapest.

La candidatura ufficiale, quindi, resa nota dalla FISU (Federazione Internazionale Sport Universitari) nell’aprile 2013, era per queste tre città, fra le quali si sarebbe dovuta scegliere la sede del 2019.

Tuttavia, nell’ottobre dello stesso anno Baku, a causa degli impegni presi per ospitare numerosi altri eventi sportivi nel periodo successivo, rinunciava alla candidatura; e contemporaneamente anche Baku rinunciava a causa dei costi eccessivi da affrontare,

La XXX Universiade veniva così assegnata al Brasile con decisione resa nota il 9 novembre 2013.

Se non che, dopo appena un anno la crisi economica che investiva il Brasile imponeva la rinuncia anche da parte di Brasilia, riaprendo così la necessità di trovare una candidatura.

A questo punto, con il sostegno del Governo nazionale e la collaborazione con le Università italiane e campane, il CUSI (Centro Universitario Sportivo Italiano) e il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), la Regione Campania proponeva la candidatura della città di Napoli, unica in lizza alla data limite del gennaio 2016.

Dopo la visita degli ispettori FISU per accertare le caratteristiche degli impianti sportivi, delle infrastrutture, e dei progetti proposti, il 5 marzo 2016 Napoli otteneva l’assegnazione ufficiale.

 

L’ARU e il Commissario

In seguito all’assegnazione, l’Agenzia Regionale Universiadi (ARU) è stata istituita il 5 aprile 2016 tramite l’art. 18 della Legge regionale della Campania n.6 “per definire, coordinare e realizzare le attività necessarie per le Universiadi 2019″. L’ARU 2019 è competente a porre in essere tutte le attività gestionali, operative ed organizzative, anche in attuazione del contratto di assegnazione per lo svolgimento della manifestazione Universiadi 2019, fatte salve le competenze esclusive del Comitato Universitario Sportivo Italiano (CUSI) nei rapporti con la Federazione Internazionale Sport Universitari (FISU) e la gestione tecnica degli eventi sportivi.

Ma come spesso accade da noi, occorre accelerare le procedure: ecco quindi in arrivo, con la Legge di bilancio 2018, le “Misure urgenti per la realizzazione a Napoli della Universiade 2019” (art. 40-bis), e con esse il Commissario Straordinario, figura costante nei grandi eventi italiani.

Il commissario straordinario sarà scelto tra i prefetti da collocare fuori ruolo e opererà in via esclusiva con il compito di provvedere ad attuare il piano di interventi finalizzati a progettare e realizzare lavori e ad acquisire beni e servizi, non solo per la manifestazione sportiva bensì anche per eventi strettamente legati ad essa” (comma 1).

Il commissario subentrerà ai soggetti giù istituiti in funzione dell’Universiade, tra cui l’ARU (Agenzia Regionale Universiadi) la quale, previa intesa, potrà svolgere attività di supporto tecnico al commissario, al fine di definire, coordinare e realizzare le attività necessarie per l’evento” (comma 2).

Il comma 5 assegna al commissario straordinario le funzioni di stazione appaltante, per la realizzazione degli interventi di sua competenza, subentrando agli Enti inizialmente individuati, e in tale qualità può agire in deroga a diversi limiti posti dal Codice dei Contratti pubblici in materia di appalti, ponendo comunque il prefetto di Napoli a presidio di “tutte le attività finalizzate alla prevenzione e al contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’affidamento e nell’esecuzione dei contratti pubblici”.

La prima nomina va a Luisa Latella, insediata il 6 febbraio 2018, rimasta in carica fino al 26 luglio; le succede l’ing. Gianluca Basile, già Direttore Generale dell’Agenzia Regionale Universiadi.

 

 

Il villaggio sulle navi

Novità rispetto alla classica olimpiade, è l’accoglienza prevista per gli atleti e delegati, che saranno ospitati a bordo di due navi da crociera, approdate nel porto di Napoli il 28 giugno.

La MSC Lirica accoglie 2.114 ospiti provenienti da 61 paesi, mentre sulla Costa Victoria ne alloggiano 1.888, provenienti da 38 paesi.

Entrambe le navi dispongono di tutte le attrezzature utili per allenarsi: su MSC Lirica una palestra panoramica attrezzata con macchine di ultima generazione, una sezione cardiovascolare, una sezione pesi, una sezione per l’aerobica; su Costa Victoria, una palestra e spazi esterni per l’allenamento, tra cui anche un campo sportivo. Entrambe le navi prevedono un percorso jogging all’aperto e un’area Spa.

 

Universiadi a rifiuti zero

Da simbolo del degrado ambientale a sede dell’Universiade ecosostenibile, la Campania tenta il salto di qualità. La firma di un protocollo tra Universiade Napoli 2019 e l’associazione Zero Waste Italy aiuterà la struttura commissariale in tutti gli aspetti connessi con la gestione dei rifiuti.

Oltre all’azione informativa con momenti d’incontro e distribuzione di opuscoli in tutti i luoghi dell’Universiade, sarà messa in atto una politica di “prevenzione del rifiuto”, con l’obiettivo di un’Universiade “plastic free”: i pasti saranno serviti unicamente con meal boxes e stoviglie compostabili, mentre per contrastare lo spreco alimentare le aziende che si occuperanno del catering dovranno gestire le eventuali eccedenze alimentari dei pasti preparati per gli atleti e lo staff in accordo con le associazioni di volontariato attive sul territorio.

Una risposta significativa al tema della “crisi dei rifiuti” che ha attanagliato la Campania dal 1994 al 2012. Lo stato di emergenza relativo allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani venne ufficializzato con l’emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio Ciampi l’11 febbraio 1994, il quale, preso atto della saturazione delle discariche campane, assegnava al Prefetto di Napoli i poteri di Commissario Straordinario (rieccolo…).

Non è questa la sede per esaminare le cause e le conseguenze della “crisi dei rifiuti” in Campania; l’emergenza vera e propria si concludeva comunque nel 2012 soprattutto con l’esportazione dei rifiuti verso altre Regioni o Paesi europei. Ne resta emblematica l’immagine del Palazzetto di Aversa, risalente al settembre 2011.

 

Ricordiamo qui che lo scorso 10 maggio è stato sottoscritto il nuovo “Contratto di Servizio” tra il Comune di Napoli e ASIA Napoli Spa, quale unico soggetto attuatore per la realizzazione del ciclo integrato dei rifiuti e la gestione dei servizi di igiene urbana sul territorio cittadino per i prossimi 15 anni.

 

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