L’ erba sintetica negli altri sport

Speciale erba sintetica / 7.
Oltre al calcio, diverse altre discipline fanno uso oggi dell’erba sintetica, in alcuni casi occasionalmente, in altri in modo più diffuso. Ecco una panoramica sullo stato dell’arte.

L’uso dell’ erba sintetica negli altri sport – diversi da calcio e calcetto – è prevalente innanzitutto sui campi da rugby (da noi spesso usati anche come campi da calcio; quindi nell’hockey su prato e nel football americano (disciplina da noi più rara). Meno adoperata, invece, nel baseball. Citiamo infine il tennis (di cui abbiamo parlato ampiamente in altri servizi), insieme con il fratello minore padel, dove in prevalenza il tappeto è a pelo corto e spesso non è neanche di colore verde.

Passiamo in rassegna qualche realizzazione degli ultimi anni.

 

Rugby

Spesso, da noi, i campi da rugby hanno le segnature anche per il calcio, grazie alla compatibilità fra gli standard dimensionali dei due sport. Va da sé che l’erba sintetica per il rugby ha le caratteristiche tal quali quelle del calcio, entrambi sport di contatto che prevedono quindi un’analoga serie di sollecitazioni sul manto. Il pelo sarà preferibilmente alto, e se il campo è dedicato al solo rugby può arrivare anche a 70 mm di spessore.

Un intervento recente è il nuovo campo per il rugby in erba artificiale nel campo secondario del complesso sportivo Padovani a Firenze: qui il servizio completo. Il manto è in erba sintetica da 60 mm con drenaggio verticale e sottotappeto prestazionale da 8 mm, con intaso di stabilizzazione in sabbia e intaso prestazionale da gomma vulcanizzata nobilitata (SBR). Drenaggi e posa dell’erba sintetica sono di Olimpia Costruzioni.

Nella gallery, riportiamo anche l’impianto realizzato a Vicenza da Tagliapietra.

 

Campo in sintetico per rugby e calcio a Orio al Serio (Bergamo)

Questo impianto è stato descritto su tutterba n. 35.

L’intervento, realizzato nel 2014, ha riguardato la realizzazione di un nuovo manto in erba artificiale, garantendo un doppio utilizzo mediante la segnatura sia per il calcio che per la pratica del rugby, offrendo un ottimo standard prestazionale durante tutto l’arco dell’anno.

Il ricorso alla tecnologia avanzata del campo in erba artificiale con drenaggio orizzontale nasce dall’esigenza di unire molteplici fattori: installazione rapida; nessun impatto negativo dal punto di vista ecologico- ambientale; costi di manutenzione ridotti rispetto a quelli di un tradizionale campo in erba naturale; un ottimo sistema che racchiude in sé tutte le caratteristiche positive di un campo da gioco in erba naturale consentendone un uso più intensivo.

Per la realizzazione del sottofondo si è ricorsi ad una soluzione con il metodo di stabilizzazione del terreno. Si è utilizzato un agente stabilizzante in polvere, fibrorinforzato, a base di componenti ad azione idraulica per la stabilizzazione di terreni e aggregati di primo impiego o riciclati, che consente la realizzazione di superfici sportive a drenaggio orizzontale. Quindi la posa di una shock-pad prestazionale e drenante.

Il manto in erba sintetica dello spessore di 60 mm, è realizzato con un filato 100% polietilene di colore verde, con struttura monofilo a sezione diamante evoluto. Il manto è stato quindi intasato per la stabilizzazione con sabbia silicea a spigolo arrotondato, mentre per l’intaso prestazionale è stato utilizzato il granulo di sbr colorato, ecologico.

Il campo vanta contemporaneamente le certificazioni della Figc/Lnd, Fifa 2 star e Irb.

Manto in erba sintetica: Radici Pietro Industries & Brands; consolidante del sottofondo: Mapei; intaso prestazionale: Pentaplast.

 

Tennis

Del tennis non abbiamo bisogno di parlare a lungo, dato che gli abbiamo dedicato uno “speciale” su Tsport 329 (qui gli articoli relativi sul portale sport&impianti).

Ricordiamo che l’erba sintetica per il tennis corrisponde, in qualche modo a quella di “seconda generazione”, quindi a pelo corto e priva di intaso prestazionale, dato che la palla deve rimbalzare il più possibile come su un campo da tennis tradizionale.

Le superfici per il tennis attuali sono più dure e veloci delle prime, avendo un’erba di mediamente di 15 mm, piuttosto fitta, e un intaso in sabbia di 12/14 kg per metro quadrato. Con i colori disponibili – sia dell’erba che del materiale di intaso – non distinguerete, a distanza, i campi da tennis in erba da quelli in materiale colato o in terra rossa.

 

Hockey su prato

Questo gioco è uno dei primi per i quali è stato autorizzato l’uso dell’erba sintetica. Si sono visti fin dalle Olimpiadi di Monaco del 1972, ma il filo di polipropilene a basso spessore risultava abrasivo in occasione delle cadute dei giocatori.

Si trovò la soluzione allagando il campo, in modo che il giocatore- e la pallina – scivolino agevolmente sulla superficie. Per garantire un campo saturo d’acqua, è necessario d’altra parte prevedere un sottofondo non troppo drenante, ad esempio in asfalto. Questi sono i campi “di prima categoria”, mentre in seguito si è addivenuti a realizzare campi intasati con sabbia, che necessitano solo di una bagnatura e non di essere costantemente allagati: questi sono considerati “di seconda categoria” e non vengono utilizzati in tornei internazionali.

 

Spagna: campi da hockey a Matadepera e a Valencia

Il Comune catalano di Matadepera ha recentemente realizzato un nuovo campo da hockey su prato, accanto a quello già in uso dal team Matadepera 88 Hoquei, che vanta tre decenni di storia. Il club gestisce 19 squadre (5 senior e 14 della scuola di formazione) e il nuovo campo da hockey su prato è diventato una necessità che richiedevano da anni.

Il campo è stato equipaggiato con il sistema in erba sintetica Mondohockey Elite della Mondo, nei colori verde per l’area da gioco e blu per il perimetro. Il prodotto della Mondo ha ottenuto la certificazione della International Hockey Federation FIH Global Category, la categoria più alta secondo i criteri di qualità FIH Quality Program for Turf Hockey ; Matadepera è il quarto campo omologato in Spagna e il primo in Catalogna da quando FIH ha implementato il programma FIH Quality per Turf Hockey.

Il sistema Mondohockey Elite installato a Matadepera si trova anche presso il Campus Tarongers  di Valencia. Il campo recentemente rinnovato, certificato da FIH Global, ha ospitato nel luglio 2019 i Campionati Europei di hockey su prato Junior, e da allora non ha mai smesso di ospitare le partite.

Il manto realizzato con monofilamenti texturizzati a tripla nervatura asimmetrica non necessita di intaso prestazionale e può essere utilizzato irrigando la superficie. Il filo è alto 12 mm. La subbase elastica e ammortizzante, spessa 15 mm, viene realizzata in fase di installazione e permette un assorbimento degli urti e ritorno di energia ideali per i movimenti rotazionali richiesti nei continui cambi di fronte di gioco. Il sistema soddisfa tutti i parametri tecnici richiesti dal FIH Quality Programme ed è certificato come Approved Product nella Global Category (professionisti).

 

Reggio Emilia – Campo da hockey “Balestri/Gambini”

L’impianto è stato descritto su tutterba n. 21.

Il campo da hockey su prato dell’ASD Città del Tricolore è stato fra i primissimi in Italia a dotarsi di tappeto artificiale. Questo è stato rinnovato nel 2011 con un manto polivalente, un misto fra campi in sabbia e in acqua. L’intaso è in sabbia silicea, e questo consente di utilizzarlo anche dalle scuole alla mattina o dal calcio e dal football americano, mentre quando si gioca l’hockey viene bagnato con 8 irrigatori che fanno depositare la sabbia verso il basso scoprendo la parte superiore del pelo del manto (circa 3 mm) dando una elevata scorrevolezza alla pallina e uniformità di rotolamento, simile a un vero e proprio campo in acqua.

Sotto il manto è presente un materassino elastico colato in opera, composto da granuli di gomma SBR e resina poliuretanica speciale; il manto, posato sul materassino elastico con tecnica di cucitura in loco, è di colore verde, realizzato in polietilene con fibra monofilo singolo estruso di altezza totale 25 mm su supporto primario in polipropilene.

Il manto è fornito da Polytan, e posato da Vaneton.

 

Roma – Campo da hockey in via Avignone

L’impianto è stato descritto su tutterba n. 27.

Risale al 2013 la trasformazione, da parte della FIH, di un campo di calcio in campo da hockey. La pavimentazione è in erba sintetica non intasata, per poter giocare con il campo allagato.

Sul sottofondo bituminoso è posato uno shock pad elastico, e su di esso il manto. omologato e conforme ai requisiti di prima categoria A1 stabiliti dalla Federazione Italiana Hockey su prato, in erba sintetica tipo monofilo, altezza totale 17mm, di colore blu (con le fasce di rispetto in viola).

Il drenaggio deve garantire il necessario smaltimento delle acque meteoriche garantendo nel contempo, la permeanza di uno strato superficiale di acqua omogenea su tutto il campo.

L’impianto di innaffiamento consente un apporto di acqua sul campo di 2 litri/mq in un’ora, Inoltre, è stato realizzato un sistema di accumulo e di pompaggio idonei, per un utilizzo medio di circa 30.000 litri.  È necessario infatti effettuare l’irrigazione del campo in 8 minuti durante ogni intervallo della durata di 10 minuti. Per ogni gara sono necessari circa 8 metri cubi d’acqua.

L’intervento è stato realizzato da Reco Sport.

 

Baseball

L’uso dell’erba artificiale nel baseball presenta problematiche particolari, considerate le caratteristiche del gioco. Mentre inizialmente il sintetico era applicabile solo al “diamante”, con le formulazioni più recenti del filato è diventato possibile estendere l’erba artificiale anche al campo esterno, dove il gioco è più dinamico, mentre sono rimaste in terra rossa le ”strisce” che collegano le quattro basi.

L’erba per il baseball è comunque diversa da quella per il calcio. Pur con le medesime fibre e la stessa altezza del filo, il primario è molto più robusto, di spessore doppio e non i rotoli non sono incollati con bande ma sono cuciti fra loro in opera.

L’intaso stabilizzante è in sabbia quarzifera, mentre quello prestazionale è costituito da un granulo in gomma “non marking”, prodotto specificamente per questo sport, dato che non deve in alcun modo macchiare la pallina.

Il costo elevato di un campo sintetico per il baseball è dato, oltre che dalle caratteristiche sopra dette, anche dalla forma geometrica particolare, che comporta sfridi pari a circa il 16% della superficie installata.

Benché l’uso dell’erba sintetica in Nordamerica sia diffuso, soprattutto negli stadi da baseball universitari, gli unici due stadi della Major League (MLB) in erba artificiale sono il Tropicana Field di St. Petersburg (Florida) e il Rogers Centre di Toronto (il Canada partecipa alla Lega americana con una squadra).

Maggiore l’impiego sui campi di American Football: su 31 stadi della National Football League (NFL), 17 sono in erba artificiale.

In Italia i campi da baseball sono quasi tutti in erba naturale. A Parma il “Diamante” del campo centrale è stato dotato di erba naturale rinforzata (manto “ibrido”). L’unico esempio di baseball su sintetico ci risulta essere quello dei Rookies di Genova, che nel 2014 hanno realizzato – accanto allo Stadio Carlini dedicato al rugby – un campo categoria ragazzi completamente in erba artificiale, intasata con sabbia, comprese le fasce “rosse”. Si tratta di un caso isolato, e l’iniziativa è stata supportata economicamente dalle famiglie stesse dei giocatori e da un finanziamento di Banca Prossima.