Illuminazione e giochi di luce sui campi di calcio: il Mapei Stadium di Reggio Emilia

Speciale Calcio – Lo stadio emiliano è stato anche quest’anno oggetto di interventi di straordinaria manutenzione. In particolare è stato realizzato un nuovo impianto di illuminazione, che consente anche la creazione di giochi di luce colorati e coreografici. Con l’occasione tracciamo un quadro delle prescrizioni dettate in materia dalla FIGC per gli stadi di Serie A e dalla UEFA per le partite europee.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 355
Reggio Emilia, Mapei Stadium (foto Filippo Vinardi).

I criteri infrastrutturali della FIGC per l’illuminazione

I cosiddetti “criteri infrastrutturali” che vengono annualmente deliberati e aggiornati per definire i requisiti cui deve rispondere uno stadio perché vi si possano sostenere le partite ufficiali della serie A (e, analogamente, per la serie B e per l’ex Serie C), contengono delle precise prescrizioni relativamente all’illuminazione, con una particolare attenzione – oltre al comfort visivo degli spettatori e degli atleti – alle esigenze delle riprese televisive. Una ulteriore dimostrazione che il gioco del calcio non è più uno spettacolo eminentemente “dal vivo” ma soprattutto uno spettacolo “televisivo”.

I criteri suddetti, per la serie A, prevedono i seguenti valori:

  • – un illuminamento verticale medio di almeno 1.650 lux e minimo di almeno 1.000 lux In direzione della telecamera principale;
  • – un illuminamento verticale medio di almeno 1.000 lux e minimo di almeno 650 lux da misurarsi sui piani verticali 0°, 90°, 180° e 270°;
  • – un illuminamento orizzontale medio di almeno 1.650 lux e minimo di 1.150 lux.

(Ricordiamo che un lux è pari a un lumen su metro quadrato, laddove il lumen è a sua volta l’unità di misura del flusso luminoso).

Considerato che i criteri per la serie B prevedono valori medi inferiori di circa il 20% si comprende come le squadre che vengono promosse in A si trovino a dover implementare il loro sistema illuminotecnico se non hanno già previsto un suo sovradimensionamento.

Tornando ai criteri previsti per gli stadi di Serie A, l’impianto di illuminazione deve garantire uniformità di illuminamento verticale, sia in direzione della telecamera principale, sia su ogni singolo piano verticale, attestata dal rispetto dei seguenti rapporti:

  • – illuminamento verticale minimo rispetto a massimo almeno 0,5;
  • – illuminamento verticale minimo rispetto a medio almeno 0,6.

Un ulteriore fattore richiesto è l’uniformità di illuminamento orizzontale in ogni zona del campo, nel rispetto dei seguenti rapporti:

  • – illuminamento orizzontale minimo rispetto a massimo almeno 0,5;
  • – illuminamento orizzontale minimo rispetto a medio almeno 0,7.

Sia sul piano orizzontale che su ciascun piano verticale, il rapporto fra i valori rilevati tra due punti adiacenti deve essere superiore a 0.6 “MAUR” (Minimum Adjacent Uniformity Ratio).

Infatti, durante una partita di calcio in rapido movimento, non è realistico aspettarsi che le impostazioni della telecamera vengano modificate con successo quando la telecamera e il soggetto si muovono rapidamente. L’indice MAUR viene utilizzato per garantire una maggiore uniformità nell’esposizione della telecamera e quindi consentire una maggiore libertà di fornire immagini dinamiche. La differenza tra i valori di illuminamento di due punti adiacenti su un determinato piano in qualsiasi direzione non deve essere superiore al livello sopra indicato.

Deve infine essere garantita l’illuminazione delle prime 12 file delle tribune, con valori non inferiori a 200 lux in termini di illuminamento verticale.

I generatori di emergenza devono essere sufficienti a garantire continuità alle trasmissioni televisive e devono produrre i seguenti valori in direzione della telecamera principale: illuminamento verticale medio superiore a 1.100 lux; minimo superiore a 650 lux, ed in generale almeno i 2/3 dei valori di illuminamento sopra indicati, garantendo la massima uniformità possibile e con durata di funzionamento sufficiente a garantire la copertura dell’evento sportivo fino alla sua conclusione.

I requisiti illuminotecnici della UEFA

La UEFA (Unione delle Federazioni Calcistiche Europee) pubblica alcune guide per la realizzazione degli stadi dove si intendano svolgere campionati di livello europeo.

In particolare, la “UEFA Stadium Lighting Guide 2023” fornisce informazioni tecniche dettagliate e indicazioni relative all’illuminazione dei campi di gioco.

Nell’ambito del progetto di un nuovo sistema di illuminazione del campo, i valori di illuminamento riportati dalla Guida sono i valori minimi raccomandati da applicare a ciascuna categoria di stadio. Laddove possibile, i valori di illuminamento dovrebbero essere superiori ad essi, tenendo conto delle ulteriori disposizioni contenute nei regolamenti e nei manuali delle singole competizioni.

La UEFA detta una serie di precise raccomandazioni per la progettazione di un sistema di illuminazione, ma è comunque essenziale che il comfort e le prestazioni dei giocatori non siano ostacolati dall’impianto di illuminazione del campo, così come questo non deve ostacolare la capacità degli ufficiali di gara di operare in modo efficace.

Gli spettatori devono essere in grado di guardare e godersi la partita senza subire alcun disagio causato dall’impianto di illuminazione del campo.

Si raccomanda inoltre che il sistema di illuminazione del campo costituisca una soluzione a lungo termine che sia efficiente, economica, ed ecologica.

La guida UEFA prevede livelli di illuminamento differenziati in 5 categorie (Elite A, A, B, C, D), in funzione del tipo di partita che vi si gioca (la massima categoria, “Elite level A”, è prevista per le finali dei campionati EURO, UCL, UEL, UECL).

I valori prescritti differiscono leggermente da quelli indicati dalla FIGC nei “criteri infrastrutturali” per la Serie A: grosso modo questi ultimi si collocano tra il massimo livello (Elite A) e il livello A della UEFA. Uno stadio di Serie A che aspiri ad ospitare partite di Champions o Europa Ligue terrà quindi conto dei parametri UEFA.

Il Mapei Stadium

Il “Mapei Stadium – Città del Tricolore” ospita, a partire dalla stagione 2013/14, le partite casalinghe del Sassuolo Calcio. Realizzato alla periferia nord di Reggio nell’Emilia nel 1994, e completato l’anno successivo, si presentava all’epoca come uno stadio all’avanguardia nel panorama italiano. Infatti ricalcava il modello inglese di stadio disegnato per garantire al pubblico un’ottima visibilità da tutti i settori.

Una serie di importanti lavori di miglioramento dell’intero impianto erano già stati realizzati nel 2022; fra questi, i più rilevanti hanno riguardato la riqualificazione strutturale delle coperture delle due tribune est e ovest, e il rinnovamento del campo di gioco, con la totale sostituzione del substrato sabbioso, dell’impianto di riscaldamento e dello strato finale in manto erba naturale mista con sintetico cucito.

Nel 2023 lo stadio è stato oggetto di nuove migliorie. I nuovi lavori hanno riguardato fra l’altro la manutenzione di tutte le facciate, l’insegna, il tunnel di accesso e la pavimentazione della passerella.

È stata inoltre posizionata all’entrata l’opera grafica di gande dimensione realizzata dall’artista Olimpia Zagnoli, intitolata “All together now”. Attraverso linee curva e intrecci di colori a contrasto rappresenta lo stadio come luogo di condivisione, divertimento e socialità inclusiva. L’inserimento di quest’opera, che avvalora l’identità visiva dello stadio, contribuisce a rendere la struttura un luogo di patrimonio culturale per il territorio.

Per la sua realizzazione, Olimpia Zagnoli si è ispirata a un video in bianco e nero del 1964 nel quale i tifosi della squadra del Liverpool cantano all’unisono “She loves you” dei Beatles dalle tribune dello stadio di Anfield, in Inghilterra.

Il revamping del Mapei Stadium

Infine, tra i lavori completati in vista della stagione 2023/24, quelli relativi al rinnovamento dell’impianto di illuminazione dello stadio, comprensivo dei sistemi per la creazione di giochi di luce scenografici e di intrattenimento.

Ai fini dell’illuminazione del campo di gioco, il progetto ha tenuto conto sia dei requisiti illuminotecnici previsti dai “criteri infrastrutturali” per la Serie A, richiamati all’inizio di questo articolo, sia di quelli previsti dalla Guida UEFA, che, come abbiamo anticipato, sono leggermente superiori se facciamo riferimento al massimo livello (Elite Level A).

La resa calcolata a progetto supera largamente tutti i requisiti di partenza (vedi tabella). Il risultato è stato ottenuto con la posa di 196 punti luce per una potenza impegnata totale di 301 KW.

Sulle quattro torri faro, ad un’altezza di 37 metri, il progetto ha previsto il posizionamento di 38 apparecchi (torri T1 e T2) o 34 apparechi (torri T3 e T4); sotto le coperture delle due tribune, a 25,5 metri di quota, sono stati previsti 26 proiettori ciascuno.

La tipologia dei corpi che il progetto ha previsto sulle torri faro è il modello Altis 432 L della Thorn, azienda del gruppo Zumtobel. Si tratta di un proiettore ad alta potenza a LED con fascio stretto da 432 LED. Funziona a basso flicker (<1%), idoneo quindi per riprese televisive ad alta definizione. I LED hanno temperatura colore di 5700K con Indice di resa cromatica superiore a 80.

L’Entertainment Lighting

L’impianto di illuminazione artificiale può essere utilizzato anche per creare effetti luminosi per gli eventi dello stadio e per gli effetti luminosi pre/post partita.

La “UEFA Stadium Entertainment Lighting Guide”, edizione 2023, contiene una serie di raccomandazioni che sono state elaborate per fornire consigli pratici e tecnici dettagliati ai fini dell’utilizzo del sistema di illuminazione dei campi da gioco per creare effetti coreografici.

In passato la sorgente luminosa tradizionale del sistema di illuminazione era una lampada HID (High Intensity Discharge), un tipo di sorgente luminosa che non consente il controllo istantaneo necessario per produrre uno spettacolo di luci all’interno di uno stadio. Gli apparecchi a LED, invece, consentono un controllo completo che permette di progettare spettacoli di luce efficaci, garantendo al contempo che le condizioni di illuminazione della partita non vengano compromesse.

Secondo le prescrizioni dettate dalla UEFA, lo spettacolo di luci prima del riscaldamento dei giocatori può essere utilizzato fino a poco prima dell’inizio del riscaldamento stesso; non appena un giocatore (compresi i portieri) entra in campo, i riflettori devono essere in condizioni di gara.

Lo spettacolo di luci post-riscaldamento può essere effettuato in qualsiasi momento dalla fine del riscaldamento dei giocatori all’uscita dal campo, ma deve essere completato immediatamente prima che i giocatori escano dal tunnel per prepararsi allo schieramento. Le luci devono attenuarsi fino a raggiungere le condizioni di gara a partire da 10 secondi prima dell’uscita dei giocatori dal tunnel. Ciò significa che quando i giocatori escono dal tunnel, lo spettacolo di luci deve essere terminato e le condizioni di illuminazione della partita devono essere ripristinate al 100%.

Dopo l’uscita dei giocatori l’impianto di illuminazione del campo deve funzionare ininterrottamente con le condizioni di illuminazione della partita e non può cambiare in nessuna fase della partita (ad esempio durante la celebrazione di un gol, la sostituzione, ecc.). Le condizioni di illuminazione del campo non possono essere modificate neanche durante l’intervallo.

Il sistema installato presso il Mapei Stadium consente la creazione di una grande varietà di spettacoli coreografici, dei quali diamo alcune esemplificazioni nel video e nella gallery precedente..

La gestione dell’impianto avviene attraverso la console “grandMA3 compact XT”, che comprende di base 8.192 parametri di controllo, implementabili fino a 250.000 parametri con l’uso di unità addizionali.

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