Bagno a Ripoli (Firenze): il Viola Park

Speciale Calcio – Il centro sportivo della Fiorentina, ufficialmente inaugurato l’11 ottobre scorso, è oggi il più ampio centro di allenamento dei club calcistici in Italia, con dieci campi regolamentari, due stadi, padiglioni dedicati separatamente alla prima squadra, alla femminile e alle giovanili, con una impostazione architettonica improntata all’efficienza e alla sostenibilità ambientale.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 355
Una parte del Viola Park: da sinistra il padiglione Giovani, la Villa Viola, e i due Stadi; al centro, il lago artificiale (foto Pietro Savorelli e Associati).

La scelta dell’area

Per diversi decenni la Fiorentina, nel susseguirsi delle vicende proprietarie, è andata alla ricerca di un’area dove riunire tutte le attività delle diverse realtà sportive, dalla prima squadra alle giovanili, disperse in vari impianti della città.

Nel giugno del 2019 la società veniva comprata da Rocco Benito Commisso, imprenditore di origine italiana naturalizzato statunitense, che trovava una immediata sinergia con l’amministrazione comunale di Bagno a Ripoli, cittadina di 25.000 abitanti nell’immediata cintura metropolitana di Firenze.

Il Sindaco Francesco Casini, in Municipio dal 2014, vide l’occasione per rigenerare un’area tendenzialmente paludosa, pianeggiante ma da anni trascurata, dove il Piano Regolatore prevedeva in parte una nuova edificazione e in parte una destinazione agricola.

Ritratto della baronessa (dalla copertina del libro: “Fiorella Favard de l’Anglade e le sue ville”, di Francoise Aubert e Franco Borsi, Ed. Kappaesse, Fi 1983).

La proprietà acquistava il 9 ottobre 2019 la cosiddetta Cascina Favard (già centro di formazione dell’Enel) con il relativo parco, nonché un’estensione di 25 ettari di terreni circostanti appartenenti alla famiglia Guicciardini Corsi Salviati. Il nome della cascina – in effetti un edificio agricolo di impianto ottocentesco – è da riferire alla nobildonna Fiorella Favard de l’Anglade, vissuta a Firenze a partire dal 1885, dove fece costruire dall’architetto Giuseppe Poggi un sontuoso villino nel nuovissimo quartiere del Lungarno Vespucci (Villa Favard, attualmente sede della scuola di Fashion Business e Design Polimoda), acquistando poi fattorie e poderi in tutta la Toscana, fra i quali questo di Bagno a Ripoli.

In pieno accordo con il Sindaco, già il 28 novembre veniva presentato il progetto di fattibilità, che presupponeva un piano attuativo in variante al vigente strumento urbanistico.

Il progetto definitivo, a firma dell’architetto Casamonti, veniva presentato il 7 ottobre 2020 e, nonostante i rallentamenti dovuti alla fase dell’epidemia di Covid, i lavori partivano il 5 febbraio 2021.

La fine lavori, dopo 30 mesi, è datata 4 agosto 2023, ma già da diverse settimane si svolgevano le prime attività di preparazione delle squadre sui campi già pronti.

L’inaugurazione ufficiale è avvenuta l’11 ottobre.

La distribuzione

Il masterplan, che potrebbe apparire casuale nella distribuzione dei campi sportivi con diversi orientamenti, nasce invece da precisi riferimenti topografici. La piana, compresa tra i primi rilievi del Chianti e la sponda sinistra dell’Arno, è attraversata dalla Strada Provinciale n.34, che collega Firenze con Pontassieve, e che delimita a sud l’area di proprietà. Questa obbliga l’orientamento del disegno in questa fascia.

Il rinvenimento, nel corso degli scavi che hanno preceduto il cantiere, di 300 metri di strada romana, databile fra l’VIII secolo a.C. e il XIV d.C., che conduceva fino al fiume Arno, ha consentito di ricostruire l’andamento della centuriazione a cui si sono conformati i campi sportivi e le costruzioni più a nord.

Fra le due impostazioni topografiche, una cerniera triangolare definisce un “nodo” che trova conforto nella consuetudine delle partizioni agrarie romane, di adattarsi all’andamento altimetrico in prossimità dei rilievi del terreno.

Tracciate le prime due linee di orientamento, il disegno dell’area veniva a crearsi intorno a questi due “focus”: il nodo triangolare e la cascina Favard, conservata quest’ultima e anzi restaurata ancor prima di iniziare il cantiere del centro sportivo.

Legenda: 1 – Villa Viola; 2 – Uffici e Media Center; 3 – Stadio Curva Fiesole; 4 – Stadio Davide Astori; 5 – Padiglione Women; 6 – Prima Squadra; 7 – Padiglione Giovani; 8 – Padiglione Eventi; 9 – Manutentori; 10 – Lago Artificiale; 11 – Campi liberi; 12 – Allenamento portieri; 13 – Campetti Scuola Calcio.

L’organizzazione degli spazi nei 25 ettari a disposizione è legata all’organizzazione funzionale delle attività sportive.

Intorno alla Cascina Favard, ridenominata Villa Viola, sono collocati gli uffici e il media center, in due padiglioni distinti. Villa Viola diventa la sede sociale dell’ACF Fiorentina, con cinque uffici, un auditorium e una conference room; i due padiglioni comprendono 27 uffici amministrativi e, nel media center, un auditorium multimediale con sala stampa e hospitality.

A nord di questo nucleo di servizi sono disposti due stadi adiacenti, con due padiglioni che fungono anche da tribune per il pubblico. Nella parte superiore, oltre le gradinate, si trovano i box per le riprese televisive e per la regia dei giochi di luce. La tribuna centrale che si affaccia su entrambi gli stadi, ospita al piano terra due bar per visitatori e tifosi: il Giglio, con schermi disposti su una struttura cilindrica circolare appesa al soffitto, sopra il bancone del bar, la cui disposizione è ispirata a quella della borsa di New York, e il Maglia Viola, che espone alcune maglie storiche che faranno parte di un futuro museo della Fiorentina.

L’altra tribuna ospita il Fiorentina Store e altri spazi commerciali non ancora assegnati.

Gli altri spazi del centro sportivo sono distribuiti nelle tre aree dedicate rispettivamente alle squadre giovanili, alla prima squadra e alla femminile, ognuna delle quali dispone di volumi propri da cui si accede direttamente ai rispettivi campi di allenamento.

La prima squadra femminile dispone del Padiglione Women, con una foresteria di 13 camere, 8 uffici, palestra e tre spogliatoi

Il Padiglione Giovani è destinato alle squadre giovanili maschili e femminili, suddiviso in due parti, e comprende una foresteria di 24 camere, 11 uffici, palestra e 5 spogliatoi.

Per la Prima Squadra maschile sono presenti due padiglioni adiacenti. All’interno la dotazione comprende una foresteria da 29 camere, 19 uffici, palestra, due spogliatoi, un’area sanitaria con centro di fisioterapia e sale per le risonanze magnetiche, la crioterapia, il dentista e la podologia.

Tra le attrezzature mediche è presente l’Hydroworx, un macchinario che simula l’assenza di gravità ed è dotato di tapis roulant subacqueo per evitare contatti diretti con la pianta del piede, nonché una “green room” dotata di sensori e sonde per prevenire potenziali infortuni.

Infine, un’area wellness con piscina olimpionica, bagno turco, sauna, sala massaggi, barbiere, parrucchiere, centro estetico.

Negli stessi padiglioni è collocato lo studio televisivo del canale ufficiale del club, con tecnologie innovative per gli effetti visivi, tra i quali la “Zero Density”.

L’altro focus dell’area è costituito dal “nodo” triangolare su cui convergono i campi sportivi delle tre zone dedicate, e che è occupato dal Padiglione Eventi, uno spazio in comune dove si possono incontrare le prime squadre, le giovanili e i dipendenti, composto da una ampia sala da pranzo e servizi accessori, che può ospitare fino a 500 persone. Abbinata a questa è la cappella cattolica dedicata a Santa Caterina da Siena.

Un ultimo padiglione, dietro quello femminile, è dedicato ai magazzini per la manutenzione.

Gli impianti sportivi

I 26 ettari di superficie sono dimensionati per accogliere l’attività delle 20 squadre di ACF Fiorentina. I campi regolamentari, tutti di dimensione 105×65 m, sono 10, più due aree “libere” della stessa misura. Sono presenti inoltre due mini campi per la scuola calcio e un campo allenamento portieri.

Complessivamente, 5 campi, più i 2 campi liberi e quello per i portieri, sono in erba naturale, mentre 5 campi sono ibridi.

Il manto ibrido è realizzato con una matrice sintetica con stelo da 50 mm intasata con fibre naturali, a base prevalentemente di sughero e cocco, poi seminata con l’erba naturale; questa soluzione consente di poter avere un uso intensivo dei campi sui quali giocano 8-10 squadre al giorno.

In dettaglio, questa è la distribuzione dei campi nelle varie aree.

Il primo stadio, denominato “Curva Fiesole”, è dotato di un manto in erba naturale e, con la doppia tribuna, dispone di 3.000 posti per il pubblico. Questo stadio è omologabile come Categoria UEFA 2, e vi giocano gli incontri ufficiali casalinghi la prima squadra femminile e la primavera maschile, compagini che potrebbero in un prossimo futuro aspirare a entrare nelle coppe UEFA.

Il secondo stadio, il “Davide Astori”, con la tribuna da un solo lato (1.500 posti) ha un manto ibrido e vi giocano le altre formazioni giovanili.

La prima squadra maschile dispone di due campi di allenamento in erba naturale; questo sono recintati in modo da mantenere nel riserbo le strategie di gioco.

Di fronte al padiglione Women sono collocati tre campi; i primi due, destinati alla prima squadra femminile, sono in erba naturale; il terzo campo, ibrido, è per le giovanili femminili.

Le 8 squadre giovanili maschili hanno a disposizione tre campi ibridi.

Il quadro delle dotazioni sportive si completa con le palestre presenti in ciascuno dei padiglioni delle squadre (prima squadra, women e giovani) oltre alla palestra riabilitativa, e comprendono oltre 130 postazioni fitness.

Il centro medico e wellness, infine, nel padiglione della prima squadra, è dotato di una piscina semiolimpionica da 25 metri e due piscine vascolari.

L’architettura

I tre concetti chiave che hanno guidato la progettazione del Viola Park sono stati paesaggio, rispetto ambientale e valorizzazione del contesto.

Oltre alla restaurata villa poderale – cui sono stati aggiunti nuovi padiglioni a vetri – ognuno dei nuovi edifici ha una parte seminterrata consentendo così di limitare l’altezza massima, che per motivi di rispetto paesaggistico non doveva superare quella del top della villa.

Nei padiglioni della prima squadra, tale livello ospita centro medico, piscine e centro benessere, mentre palestra e spogliatoi si trovano al piano terra. Ai primi livelli si collocano, secondo la destinazione dei diversi padiglioni, spazi per uffici o le camere per i giocatori.

Il Padiglione Giovani contiene al piano terra la palestra e gli ambienti per lo sport indoor, aule tecniche e sale video per visionare le tattiche di gioco; al piano seminterrato sono collocati i servizi, gli spogliatoi, le zone mediche.

La realizzazione ha utilizzato materiali naturali e improntati al minimo impatto ambientale possibile, cercando di conferire leggerezza alla struttura. Ogni padiglione, fatta eccezione per la Villa Viola, è caratterizzato da strutture metalliche a vista in acciaio corten; le campiture vetrate permettono una comunicazione aperta tra interni ed esterni e le coperture con pannelli fotovoltaici in verde raccolgono l’acqua piovana e possono soddisfare il bisogno energetico dell’intero centro sportivo.

Ciascun edificio è concepito con struttura in acciaio, un innovativo sistema di facciata con montanti e traversi in legno lamellare impiallicciato rovere e chiusure in alluminio e vetro. La copertura, anch’essa in acciaio, realizza un grande compluvio che oltre a porre in ombra le vetrate sottostanti, permette la raccolta e il riutilizzo delle acque piovane per l’irrigazione dei campi. Tutti gli edifici sono in classe energetica A, e i materiali di costruzione sono interamente riciclabili.

Per le cromie generali sono sati utilizzati i toni bruni e verdi che si confondono con la natura.

Si diversifica il Padiglione Eventi, che è realizzato come una struttura ipogea che riprende la linea curva delle colline ed è coperto da un solettone di 70 cm di spessore che costituisce un tetto verde. Il padiglione è “forato” al centro, per dare luce a un olivo secolare, qui trapiantato (offerto da un vivaio pistoiese) a simboleggiare la simbiosi con la natura (foto piccola sopra a destra).

L’illuminazione

I corpi illuminanti scelti per la quasi totalità degli ambienti interni, al fine di potersi adattare all’ordito delle strutture lignee che scandiscono il controsoffitto sono stati immaginati e realizzati come cilindri di altezza coerente alle dimensioni dei travetti.

Realizzati con la stampa 3D in policarbonato 100% vegetale, i corpi illuminanti presentano una superficie rigata ad effetto metallico simile all’ottone. Oltre a risolvere il problema della riflessione acustica rimanendo all’interno della superficie orizzontale del controsoffitto, il corpo illuminante ospita la sorgente luminosa in posizione arretrata riducendo al massimo l’abbagliamento in ogni ambiente, consentendo una corretta gradazione luminosa e una temperatura colore (3000°K) bilanciata sulle cromie calde degli elementi in rovere utilizzati per i rivestimenti.

All’esterno, per il parco sono state utilizzate coppie di faretti poste sotto ogni albero sempreverde, valendosi delle foglie come elementi riflettenti.

Per i campi da gioco e le aree sportive sono stati utilizzati proiettori LED asimmetrici che, grazie ad ottiche particolari, evitano l’effetto “bolla” luminosa concentrando la luce unicamente sul campo, anche per non dare disturbo alle proprietà confinanti.

Per ridurre le dimensioni in altezza delle strutture di sostegno in conformità a quanto concordato con la Soprintendenza, queste sono realizzate con scatolari ad alto spessore, esili ma stabili.

Un sistema Wireless all’avanguardia ha contribuito alla classificazione dello Stadio Curva Fiesole in categoria UEFA 2.

Paesaggio e verde

Le opere di giardinaggio hanno previsto la messa a dimora di 795 nuove piante, fra cui 186 ulivi e 47 alberi da frutto oltre a lecci, sughere, canfore; 800 grandi arbusti (mirto, corbezzolo, alloro); 3,6 km di siepi, 45.000 piante erbacee e tappezzanti.

Gli aspetti ambientali del progetto sono resi evidenti dalla creazione del lago artificiale, al centro dell’area, che svolge una funzione ambientale costituendo un corridoio ecologico, concordato con la Regione Toscana, insieme con un canale che drena le acque in eccesso conducendole in Arno; lo stesso bacino concorre alla funzione di recupero e riutilizzo delle acque piovane e irrigue insieme col sistema di raccolta meteorica proveniente dalle coperture dei padiglioni. Il fabbisogno estivo ammonta a 1.000 mc al giorno, ed è soddisfatto da 13 pozzi interni cui si sommano le acque di recupero.

Va ricordato inoltre che gli scavi archeologici eseguiti prima di iniziare i lavori, oltre al tracciato di epoca romana ricordato sopra, hanno portato alla luce oltre 170 tombe di epoca etrusca e romana: la necessità di preservare questi ritrovamenti ha portato ad alcune modifiche planivolumetriche, fra cui le aperture che alcuni padiglioni presentano nella pianta.

Infine, all’interno della struttura la circolazione è permessa soltanto ai veicoli elettrici a sei posti, forniti dalla società, oltre a due furgoncini elettrici coperti, di colore viola, che serviranno da mini-negozi itineranti lungo il centro sportivo.

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