Le passerelle di Faedo e Albosaggia

SPECIALE OUTDOOR – Capitolo 6
Una delle prime infrastrutture realizzate a margine del Sentiero, risalente a 18 anni fa, è la passerella ciclopedonale di Faedo, che sovrappassa l’Adda con un balzo di 90 metri in corrispondenza della Riserva naturale del Bosco dei Bordighi, e la cui struttura oggi è duplicata nel nuovo sovrappasso in corrispondenza del punto di attraversamento di Albosaggia.

Sopra, la passerella di Albosaggia (ph. Shutterstock)

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Non è facile decidere di intervenire con un manufatto ingegneristico all’interno di un ambiente naturale. Tra la mimetizzazione e la visibilità, i progettisti hanno scelto felicemente quest’ultima soluzione, lasciando che le stesse forze in gioco determinassero, geometricamente, le forme del manufatto. Il risultato è un segno elegante che attraversa il fiume, da un bosco all’altro, senza creare disturbo nonostante la dimensione di travi, piloni e tiranti.

Lo schema strutturale del manufatto è costituito da 3 cavi contrapposti che si distaccano dal vertice e dai piedi di due alti cavalletti, in tubolare di acciaio del diametro di 406 mm, a forma di V rovesciato con angolo superiore di 30°; questi sono collegati tra loro da una serie di intercollegamenti in barre di acciaio (pendini) del diametro di 20 mm. e sottoposti ad una specifica trazione (pretensione).

I cavi e le barre di acciaio da 20 formano in tal modo una specie di “ragnatela” a sezione triangolare variabile, nell’ambito della quale è “imprigionata” la passerella vera e propria costituita da un graticcio di profili metallici che sostengono l’impalcato in tavole di legno trattato 5×5 cm.

Il secondo ponte differisce dal primo per il numero di tiranti e per gli accessori dell’impalcato, come i parapetti che qui sono di forma più fluida.

la passerella di Faedo in un'immagine del 2012
La passerella di Faedo in un’immagine del 2002