Le piste natalizie e l’Ice Rink by the Sea

Speciale Ghiaccio 2020: 2 – Una pista temporanea realizzata con una particolare attenzione all’intorno urbano in cui si colloca è quella che è stata installata nella scorsa stagione invernale a San Pietroburgo.

L’Ice Rink by the Sea realizzata a San Pietroburgo nel 2019 (tutte le foto sono di Grigoriy Sokolinsky).

Se da noi la pista di pattinaggio sul ghiaccio nelle piazze cittadine è diventata un allestimento imprescindibile sotto Natale solo negli ultimi anni, all’estero – soprattutto nei Paesi più freddi – le piste natalizie sono quasi una tradizione, a cominciare dall’Ice Rink di Central Park a New York.

La pista di ghiaccio temporanea comporta un allestimento molto semplice, purché si disponga di una superficie piana e livellata: su questa si dispone una rete di tubi attraverso i quali sarà pompato il liquido di raffreddamento – che congelerà l’acqua irrorata su di esso a più riprese, fino a formare uno strato di almeno 6-8 cm. Dello schema di funzionamento abbiamo parlato  nel numero 319 di Tsport.

L’Ice Rink by the Sea

San Pietroburgo è una città portuale della Russia, affacciata sul Mar Baltico (nota fino al 1991 come Leningrado), centro di notevole rilevanza storica e culturale.

La pista di pattinaggio affacciata sul mare è un piccolo progetto temporaneo stagionale nell’ambito della trasformazione su larga scala del territorio della storica manifattura Sevkabel (Siemens & Halske), situata sull’isola Vasilyevsky. La struttura della pista di pattinaggio scaturisce sia dalla posizione sul mare che dal contesto industriale. La superficie di ghiaccio quasi rettangolare si inserisce perfettamente tra la recinzione e l’edificio industriale esistente, occupando circa 2.000 mq. Al centro della pista di pattinaggio, gli alberi conservati formano una piccola isola rotonda, che divide naturalmente il ghiaccio in diverse zone. A livello terra, il campo di ghiaccio è collegato con l’edificio esistente, dove si trovano l’affitto dei pattini e gli spogliatoi.

Per mantenere l’accesso alla banchina dall’interno del complesso, è stato realizzato un ponte sul percorso di accesso alla pista, che non solo collega diverse zone dell’ex area Sevkabel, ma serve anche come piattaforma panoramica per l’osservazione della pista di pattinaggio e del panorama sul mare (anch’esso, solitamente, ghiacciato…). I materiali e le costruzioni sono semplici ma efficaci: per il rivestimento delle strutture esterne sono state utilizzate assi in legno di pino, mentre l’interno del padiglione per l’affitto (una parte dell’ex capannone della fabbrica) è per lo più in ferro zincato ondulato e conserva la struttura originale dell’officina. L’insegna al neon luminoso contrasta con la sobrietà dell’architettura della pista di pattinaggio.

 

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1 – Andar sul ghiaccio (in Italia, e oltre)

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4 – Non solo ghiaccio: gli impianti di risalita nelle Dolomiti trentine

5 – Da Torino 2006 a Milano-Cortina 2026: vent’anni di Winter Olympics

6 – Torino 2006

7 – Vancouver 2010

8 – Sochi 2014 e PyeongChang 2018

9 – Pechino 2022

10 – Milano-Cortina 2026