Parchi gioco: le norme UNI

SPECIALE OUTDOOR – Capitolo 17
Dal 1998 le norme europee EN1176 (attrezzature per aree da gioco) e EN1177 (rivestimenti di superfici di aree da gioco) regolamentano le caratteristiche tecniche delle attrezzature e la norma UNI 11123:2004 la progettazione dei parchi e aree da gioco all’aperto.

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La norma UNI 11123:2004 “Guida alla progettazione dei parchi e delle aree da gioco all’aperto” (acquistabile attraverso l’e-commerce dell’UNI – Ente italiano di normazione) fornisce indicazioni per la progettazione e l’allestimento di parchi e aree da gioco, sia di nuova costruzione sia destinati a modifiche, miglioramenti o ricostruzioni.

Obiettivo principale della norma è proprio quello di definire criteri di progettazione e di costruzione di aree da gioco sicure, di dimensioni adeguate, facilmente accessibili dalle zone abitative. In particolare la norma stabilisce i seguenti criteri:

. accessibilità (i bambini devono poter accedere in modo sicuro alle aree da gioco anche non accompagnati);

. abbattimento delle barriere architettoniche (gli accessi e i vialetti interni non devono presentare ostacoli per portatori di handicap o mamme con carrozzine);

. dimensionamento, posizionamento ed orientamento dell’area gioco (che deve offrire zone soleggiate, zone ombreggiate e zone protette dal vento e dalla pioggia;

. aree o spazi per lo sviluppo dei sensi e della motricità (la norma prevede infatti l’utilizzo di materiali come sabbia, argilla, sassi, ghiaia, legno, piante…);

. aree o spazi di mobilità per adolescenti (ad esempio attrezzature ed aree per pattinaggio, pallacanestro, pallavolo, tennis da tavolo…);

. sicurezza generale del parco giochi (un aspetto che deve essere considerato in ogni fase, dalla progettazione alla realizzazione e manutenzione dell’area).

Parallelamente a livello europeo sono state pubblicate le nuove edizioni delle norme tecniche della serie EN 1176 e EN 1177 sulle attrezzature per aree da gioco, che forniscono specifici requisiti di sicurezza per scivoli, altalene, castelli, giochi oscillanti, funivie, giostre, reti d’arrampicata tridimensionali, ecc.

Le norme di sicurezza EN-1176:2018 sono entrate definitivamente in vigore nell’ottobre scorso, e naturalmente non sono retroattive: pertanto il gestore dell’area giochi (che spesso è l’ente pubblico) non è obbligato ad adeguare immediatamente le proprie strutture alle norme in vigore, potendone pianificare la sostituzione nel tempo, a cominciare dalle strutture più vecchie.

Tutte le nuove realizzazioni, a partire dall’ottobre 2018, devono invece essere conformi alle norme aggiornate.

Nella norma vengono considerate le protezioni contro le cadute (l’altezza dei corrimano deve essere fissata tra 60 e 85 cm; i corrimano, i parapetti e le balaustre devono sempre iniziare dal punto più basso delle rampe), le finiture delle attrezzature (non vi devono essere componenti sporgenti appuntiti o taglienti, le saldature devono essere levigate, i bulloni all’interno di qualsiasi parte accessibile devono sempre essere coperti), le protezioni contro l’intrappolamento di parti o di tutto il corpo o degli abiti. Le attrezzature da gioco, infine, devono essere progettate in modo da consentire agli adulti di assistere e di intervenire nel momento in cui i bambini si dovessero trovare in difficoltà.

Ecco, in particolare, quali sono le principali modifiche rispetto alla versione 2008 della norma.

Sono stati aggiunti alcuni termini e definizioni, in particolare quelli riguardanti le ispezioni post-installazione dei parchi gioco.

È stata implementata la protezione laterale (balaustre e parapetti) nelle scalette e nelle rampe di salita a torri e castelli.

Sono stati aggiornati i requisiti di sicurezza per evitare l’intrappolamento del corpo, dei piedi e delle dita dei bambini; è stata in particolare definita la tolleranza delle fessure naturali del legno.

Nuove norme – comprensive dei parametri di sicurezza per fabbricazione e manutenzione – riguardano le attrezzature che consentono di volare in aria saltando (trampolini e tappeti elastici), con suddivisione tra trampolini piccoli e grandi.

Per le pavimentazioni antitrauma è stato unificato lo spessore dei granuli di sabbia e ghiaia da utilizzare, da 0,25 a 8 mm.

Per le rampe più ripide sono stati inseriti dispositivi di sicurezza e sono state definite le priorità di facilità di accesso nei vari dispositivi di salita a torri e castelli di gioco.

Sono ridefinite le tolleranze ammissibili nell’ispezione delle catene delle altalene soggette ad usura.

È stata inserita la pianificazione di ispezione e manutenzione delle fondazioni delle strutture, ove previste, con la rimozione della pavimentazione di sicurezza in gomma ed il successivo ripristino.

Riguardo alle superfici antitrauma, è stata inserita la necessità di confermare il livello adeguato di attenuazione dell’impatto dopo l’installazione mediante un’apposita ispezione.

Sono state inserite migliorie sulle istruzioni che i fornitori di parchi gioco pubblici devono dare agli acquirenti in merito all’installazione, all’ispezione ed alla manutenzione sia degli attrezzi che delle pavimentazioni anti trauma, compresi i relativi tempi di attuazione.

Infine, sono stati modificati alcuni parametri per la definizione degli spazi di sicurezza ed area di impatto per altalene, scivoli e dispositivi oscillanti.

 

Manutenzione

In tema di manutenzione la norma UNI EN 1176-7 fa una distinzione tra manutenzione ordinaria e manutenzione correttiva.

La prima dovrebbe tenere conto delle condizioni locali e delle istruzioni del fabbricante che possono influire sulla frequenza di ispezione necessaria. Tra le misure preventive che la norma suggerisce di adottare sono importanti in particolare: il serraggio degli elementi di fissaggio; la riverniciatura e il ritrattamento delle superfici; la manutenzione di eventuali pavimentazioni ad assorbimento di impatto; la lubrificazione dei giunti; la pulizia; la rimozione di vetri rotti e altri detriti o contaminanti; l’aggiunta di materiali di riporto sfusi sino al livello corretto; la manutenzione delle aree libere.

La manutenzione correttiva dovrebbe invece comprendere misure per correggere i difetti o per ristabilire i necessari livelli di sicurezza delle attrezzature e delle pavimentazioni. Tali misure dovrebbero includere la sostituzione degli elementi di fissaggio, la saldatura o la risaldatura, la sostituzione delle parti usurate o difettose e la sostituzione dei componenti strutturali difettosi.

(Commento redatto con il contributo di Legnolandia)

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