Speciale – Il gioco e l’acqua

Il rapporto tra l’acqua e il parco giochi: come in Italia si afferma la scelta dello spray park come integrazione del centro natatorio.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 348
Abbiategrasso (MI), centro natatorio Aquamore (foto BG/Tsport).

L’acqua in Italia è la grande assente nei parchi gioco. Non sia mai che il bambino possa bagnarsi! Fontanelle e giochi d’acqua potrebbero ben integrare l’arredo urbano dei parchi gioco, se non fosse per la ritrosia a prendersi responsabilità in relazione all’uso che dell’acqua potrebbe fare il piccolo.

Rara eccezione sono i parchi con più esplicita funzione didattica, che hanno la finalità di insegnare il gioco dell’acqua divertendo. Sono collegati, in genere, ad iniziative proprio degli enti gestori delle acque: così per quello che si può trovare presso la diga del Pamperduto sul Ticino, dove le prese d’acqua sono gestite dal Consorzio Villoresi che ne devia i volumi per l’omonimo canale irriguo; o i giochi installati da Brianzacque presso le nuove vasche volano in provincia di Monza.

Come abbiamo analizzato giù nello Speciale di Tsport 338, sono invece proprio i centri acquatici tradizionali che sentono oggi il bisogno di allargare l’offerta pensando ad offrire occasioni più divertenti  ai piccoli utenti, combinando l’acqua con il puro e semplice gioco.

Negli interventi di rigenerazione degli impianti natatori è ormai regola trovare l’inserimento di un’area ludica e in particolare del vero e proprio spray park.

Non si tratta più di inserire scivoli aperti o chiusi, tipici degli aquapark, che possono essere meno adatti a bimbi poco avventurosi o a mamme troppo premurose; lo spray park prevede un pavimento antitrauma ricoperto appena da un velo d’acqua, mentre il divertimento è dato da schizzi e spruzzi prodotti da tubi, anelli, o figure colorate con scarso livello adrenalinico.

Fra gli interventi più importanti realizzati negli ultimi anni, il centro natatorio del Parco Bacchelli a Ferrara, dove lo spray park assume un ruolo significativo nella progettazione dell’area esterna.

Lo spray park si fa strada anche negli interventi privati presso campeggi e centri estivi: un esempio, il Camping Village di Ispra (Varese) o quello presso il Villaggio San Francesco di Caorle (Venezia).

Anche un progetto di riqualificazione urbana come quello di Abbiategrasso ha previsto la sostituzione dei classici scivoli con un moderno spray park.

Lo Speciale di Tsport 348 illustra come lo spray park si inserisce in altri due importanti interventi di riqualificazione di centri natatori: il lido Manazzon di Trento e la piscina Carmen Longo di Sesto San Giovanni (Milano).