Speciale PNRR – Torino: lo sport diffuso

Con un orizzonte temporale che guarda al 2025, la Città di Torino sta mettendo in cantiere una serie di interventi capillari e puntuali sul territorio sfruttando i fondi derivanti dal PNRR, e con un’attenzione particolare agli impianti sportivi.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 356
Lo stadio Primo Nebiolo (dal sito torinocambia.it).

Accompagnato da una programmazione che sia anche a medio/lungo termine in fatto di censimento dei luoghi e analisi degli stati di fatto, l’assessorato allo Sport di Torino ha come obiettivo il sensibile miglioramento delle strutture esistenti ma anche una distribuzione più coerente degli impianti sul territorio.

La rete impiantistica sportiva torinese, e il suo utilizzo da parte della cittadinanza, si era in parte frammentata sul contraccolpo del biennio del Covid, producendo alcuni squilibri che ora vanno tamponati e se possibile risolti. E se è vero che un recente sondaggio realizzato dalla Città (su un campione di 5.840 torinesi) ha rivelato che la percentuale di chi fa sport tra gli Under 11 (78%) è superiore alla media nazionale (62%), va messo nel discorso che, allo stesso tempo, circa il 49% dei giovani in età scolastica che non fanno sport a Torino – o hanno smesso di farlo – imputa questa scelta all’assenza di spazi sportivi vicino a casa.

In effetti la città di Torino sembra ancora essere piuttosto disomogenea al suo interno, con alcune Circoscrizioni che sono fornite in modo eccellente da spazi e impianti (e anche da un’ottima rete di trasporti pubblici), al contrario di altre che vivono situazioni opposte. E la ricaduta si ha nello sviluppo di una pratica sportiva ancora molto dipendente dalla residenza, in particolare in età giovanile.

La “prossimità” è proprio uno dei punti-chiave che Torino si è data nel definire l’intero ventaglio di interventi tramite i fondi del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Per esempio, 1,5 milioni di euro saranno destinati alla riqualificazione di aree gioco di quartiere (8-10 già individuate tramite il Piano Strategico dell’Infrastruttura Verde della città di Torino) all’interno di parchi e giardini, migliorandone le prestazioni ricreative e mitigandone la vulnerabilità climatica aumentando la capacità di filtrare l’acqua e di raffrescamento nella stagione estiva con l’uso di materiali ecologici e pavimentazioni drenanti.

E in quest’ambito, è già stato completato l’intervento da 1 milione di euro con l’installazione di attrezzature per il fitness all’aperto (o integrazione e sostituzione di attrezzature già esistenti) su almeno una ventina di aree distribuite fra tutte le 8 Circoscrizioni.

Anche sugli impianti sportivi comunali, poi, la città di Torino sta portando avanti progetti di rilievo, che metteranno mano a strutture che storicamente sono poli sportivi attrattivi per molti cittadini.

La macro-area che comprende lo stadio del baseball di via Passo Buole, la palestra Cecchi, la piscina Colletta e i campi di calcio del parco Ruffini sarà, per esempio, oggetto di intervento per un investimento complessivo di oltre 2,2 milioni di euro.

Con tempi di chiusura previsti a fine 2025, la piscina della Colletta e lo stadio Passo Buole saranno interessati da interventi strutturali e impiantistici. Alla Piscina Colletta, in particolare, saranno messi in opera interventi di riqualificazione su spogliatoi e bagni/docce (maschili e femminili) e di sistemazione dell’impiantistica idraulica, della rete di scarico e dei componenti tecnologici per il trattamento delle acque, con la posa di una nuova vasca di compenso. La piscina interna sarà riammodernata con la sostituzione delle piastrelle della vasca, mentre l’area esterna sarà valorizzata con il rifacimento di parte della spiaggia, della pavimentazione a bordo piscina e il ripristino della recinzione.

Anche al Passo Buole (Stadio Comunale Gianfranco Paschetto), casa dei Grizzlies Torino 48 di baseball che militano nel campionato nazionale di A1 anche per la stagione 2024), gli interventi saranno soprattutto di tipo impiantistico, su quello che è uno stadio realizzato all’inizio degli anni ‘70 e solo nei primi anni 2000 interessato da un importante intervento di ristrutturazione, con la sostituzione della vecchia copertura in cemento con una nuova in legno. Qui si opererà alla riqualificazione degli spogliatoi e dei bagni/docce e alla sistemazione dell’impiantistica idraulica e della rete di scarico. In aggiunta, si interverrà sul migliorare le aree esterne al campo, in particolare con nuove pavimentazioni e la messa a nuovo di tutte le recinzioni.

Al Parco Ruffini, uno degli storici polmoni verdi cittadini, meta di svago e sport per molti residenti e luogo che ospita anche due impianti celebri per Torino (lo Stadio per l’atletica intitolato a Primo Nebiolo e il palazzetto indoor PalaRuffini), l’obiettivo saranno i campi all’aperto che storicamente sono a disposizione della cittadinanza sul lato ovest del parco. I due campi da calcio a 5 attualmente esistenti saranno oggetto di manutenzione straordinaria con un focus sui materiali, riqualificando i manti di gioco e la tracciatura di linee laterali e aree-panchine con una nuova pavimentazione in gomma riciclata.

E rimanendo all’interno del Ruffini, proprio sullo Stadio Primo Nebiolo, luogo di atletica per eccellenza della città, è previsto un progetto ad hoc che vada a potenziarne l’utilizzo, migliorando sensibilmente strutture e servizi.

Inaugurato nel 1959, oggi comprende 1 pista per atletica leggera a otto corsie (lunga 400 metri, ribassata rispetto al piano strada e utilizzata per allenamenti e manifestazioni internazionali), 1 campo in erba per calcio/rugby, 1 pista per atletica indoor a tre corsie (lunga 80 metri) e una corsia con fossa per salto in lungo e salto triplo, usata soprattutto per gli allenamenti e per l’attività delle scuole.

Il Nebiolo è da sempre luogo principale dell’attività di allenamento per gli agonisti e gli amatori dell’atletica (aperto al pubblico quasi tutti i giorni dell’anno) e ospita l’annuale meeting internazionale di Torino. Riqualificato a più riprese negli anni, nel 2004 vide in particolare l’importante ricostruzione del rettilineo di tribuna diventato coperto (con una struttura a falde curve in legno lamellare poggiante su plinti in cemento e pilastri in acciaio) per 1.200 posti.

Qui, con i fondi del PNRR, la città di Torino punta a interventi per un costo di quasi 1,9 milioni di euro sulla pista di atletica e sul campo da calcio (ricostruzione della superficie sintetica della pista più ripristino dell’impianto idrico e di irrigazione del campo di gioco). Inoltre si procederà al rifacimento del blocco servizi e spogliatoi a cui verrà aggiunto un bagno disabili, l’adeguamento delle torri faro e del sistema di illuminazione dello stadio e la realizzazione di percorsi per ipovedenti e mappe tattili.

Intanto, l’approccio della Città di Torino, e della sua Area Sport e Tempo Libero, sta convergendo anche sulla creazione di un vero e proprio Piano Regolatore Sportivo Entro, implementato con l’inizio del 2024 e che punta a essere una sorta di censimento organizzato di impianti e aree sportive presenti sul territorio. Declinato su base specifica per Circoscrizione, permetterà di avere un quadro chiaro della situazione attuale, ricapitolando in forma sintetica lo stato di fatto e di utilizzo di ogni impianto e area sportiva e gli eventuali interventi straordinari da programmare caso per caso, in modo da consentirne il mantenimento dell’efficienza strutturale o il necessario potenziamento anche in ottica di sostenibilità energetica e di materiali.

Le immagini e i disegni sono fornito dal Comune di Torino. Si ringrazia in particolare l’ing. Gennaro Savarese del Servizio Infrastrutture per il Commercio e lo Sport.

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